venerdì 21 ottobre 2011

EL ALAMEIN E LE SPESE MILITARI

Si terrà domani pomeriggio a Livorno la contromanifestazione in occasione della disfatta italiana che avvenne nel 1942 ad El Alamein in Egitto,dove l'asse nazifascista italo-tedesco tentò di perpetrare l'aggressione e l'occupazione coloniale in Africa cominciata nel primo decennio del secolo scorso(da parte italiana).
Essa non solo è stata organizzata per protestare a fronte dei nostalgici fascisti e folgoratti che sfileranno per la città labronica,ma vuole pur essere un megafono per alzare la voce della gente che protesta giustamente contro lo sperpero enorme di pubblico denaro investito in spese militari che in Italia arriva a parecchi milioni di Euro senza contare i miliardi consumati dagli eserciti degli Stati di tutto il mondo.
Il contributo odierno tratto da Senza Soste spiega meglio i perché di tale manifestazione.

Basta spese militari. Stop El Alamein: sabato 22 manifestazione ore 16.30 piazza Garibaldi.
CONTRO LA CRISI
Basta spese militari. Stop El Alamein
Sabato 22 ottobre ci sarà come ogni anno a Livorno la parata militare dei nostalgici di El Alamein, con l'occupazione mattutina dello stadio e pomeridiana della Rotonda d'Ardenza per il solito sfoggio di armi e strumenti di morte.
Nell'ottobre del 2010 una grande manifestazione unitaria, per la prima volta in quella occasione, portò in piazza l'opposizione al militarismo, alla guerra, alle spese militari, ai tagli e ad ogni nostalgia fascista, contro gli attacchi alla scuola pubblica ed ai lavoratori. Rispetto allo scorso anno la situazione per le fasce più deboli e più povere della popolazione si è solo aggravata. La concertazione e le manovre finanziarie del governo affondano sempre più le mani nelle tasche dei lavoratori e delle lavoratrici. Con il ricatto del debito si impone a chi già è sfruttato di pagare sulla propria pelle il mantenimento dei privilegi della classe politica, di Confindustria e dei padroni, dell'esercito e dei settori militari.
Le spese per gli armamenti nel 2010 hanno raggiunto i 23 miliardi e mezzo di euro, 29 miliardi sono stati investiti per acquistare aerei caccia, caccia bombardieri F-35 ed elicotteri da guerra. Questa primavera la guerra imperialista alla Libia combattuta anche dalle forze armate italiane, ha portato con le bombe morte e devastazione in Libia e devastazione sociale in Italia con montagne di euro spese per finanziare la “missione”.
In questo contesto non possiamo non rimarcare le responsabilità di questa amministrazione sempre servile nei confronti della Folgore, oltre che ambigua e doppiogiochista nei confronti delle guerre di aggressione che si ripetono di volta in volta.
Quindi la necessità di scendere in piazza il prossimo 22 ottobre è ancora più forte, in quanto ci troviamo di fronte ad un duro attacco agli strati popolari, ai lavoratori, ai precari, agli studenti, ai disoccupati, ai pensionati, ai migranti. E vogliamo farlo costruendo una manifestazione che si inserisca nel più generale percorso di lotta contro la crisi imposta dai governi e dai padroni.
Alla luce delirio mediatico che si è scatenato dopo la giornata del 15 ottobre a Roma, riteniamo che questa manifestazione sia ancora più importante per dimostrare che la reazione dal basso contro questa crisi non potrà certo essere arrestata dalla nuova Legge Reale invocata da Di Pietro, dalle minacce di Maroni o dal linciaggio mediatico di Repubblica.
Sabato 22 ottobre Manifestazione con concentramento P.zza Garibaldi ore 16.30
Comitato promotore 22 ottobre
Adesioni: Centro Politico 1921, Collettivo Anarchico-Libertario, Confederazione Cobas Coordinamento studentesco livornese, Csa Godzilla, Federazione Anarchica Livornese, Federazione della Sinistra, Libera Università Popolare “Alfredo Bicchierini”, Medicina Democratica, Partito Comunista dei Lavoratori, Sinistra Critica, Teatrofficina Refugio, Unicobas, Unione Inquilini, Unione sindacale di Base, Vertenza Livorno
Ha annunciato con un comunicato la partecipazione al corteo: Sinistra Ecologia e Libertà

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