Si è calcolato che confrontando votazioni senza tener conto di eventuali franchi tiratori la maggioranza avrebbe perso ben 5098 volte tali suffragi,considerando pure il fatto che l'assenteismo colpisce pesantemente pure i rappresentanti della maggioranza.
Ciononostante il regime al potere è stato battuto decine di volte e guardando al recente passato,ovvero alla legislatura appena trascorsa dove erano bastate nemmeno una manciata di votazioni perse per mandare a casa il centrosinistra,l'attuale dvce al comando è sempre saldo sulla sua poltrona anche se gli scossoni continuino ad arrivare anche e soprattutto dagli alleati,pronti a sbranarsi per prenderne il posto.
Un rapporto rivela: “L’opposizione ha salvato 5098 volte la maggioranza”.
I dati vengono dall'analisi dell'associazione Openpolis. Tra i deputati della Camera, quello che ha favorito più volte il governo Berlusconi non presentandosi in aula, è il segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani.
Dall’inizio della legislatura, il governo è stato battuto almeno un centinaio di volte. Ma se si contano le restanti, tutti i deputati e i senatori dell’opposizione hanno contribuito almeno una volta a salvare la maggioranza, non partecipando al voto. Una scelta che ha influito e consegnato la vittoria al governo per il 35% delle votazioni. In Senato al primo posto, proprio per avere favorito la maggioranza, c’è la radicale Emma Bonino (1.331 volte), seguita da Sergio Zavoli, Franco Marini con 890 voti e Felice Belisario dell’Italia dei Valori (872 votazioni).
I dati sulle assenze sono stati calcolati dall’associazione Openpolisnel rapporto “L’opposizione che salva la maggioranza”, che ha esaminato l’attività parlamentare dall’aprile 2008 a settembre 2011. Per 5.098 volte la maggioranza poteva essere battuta (scarica il pdf). Questo non significa ovviamente che il risultato avrebbe potuto essere automaticamente raggiunto, con la presenza dei membri dell’opposizione. Perché, di norma, quando tra i banchi della maggioranza si fa largo il timore di “andare sotto”, immediatamente vengono richiamati ministri, sottosegretari con doppio incarico e parlamentari “semplici”, per votare in soccorso della propria parte politica.
Alla Camera, il deputato che più ha aiutato Berlusconi è il segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani (2306 volte), seguito da Antonio Gallione (che dal Pd è passato al gruppo misto) e Antonio Di Pietro (2019 voti). In realtà, più spesso di quanto si immagini, anche i parlamentari della maggioranza sono assenti, sia perché impegnati con gli incarichi di governo (54 componenti dell’esecutivo su 64 sono anche parlamentari), sia perché semplicemente assenti. In tutti questi casi si aprirebbe la possibilità per l’opposizione di “battere la maggioranza” e, di conseguenza, di bloccare una legge o di rinviare i tempi della sua approvazione. Provvedimenti come il salvataggio di Alitalia nel 2008 o la riforma Brunetta sulla Pubblica amministrazione del 2009 potevano andare diversamente. Eppure queste occasioni non vengono sfruttate, soprattutto a causa dell’assenteismo.
Leggi il rapportotratto da Il Fatto Quotidiano del 3 ottobre 2011
2 commenti:
Emma! Emma! non puoi farmi queste cose! Sei tanto brava ed impegnata, ma quando si tratta di fare il TUO lavoro, non puoi tirarti indietro! è come se io decidessi di andare a far volontariato negli orari di lavoro!
Se vuoi fare la Maria Teresa di Calcutta, molla il parlamento! Mi è presa una tristezza quando l'ho letto sul Fatto.. in lei ci credevo.. ora comincio ad avere sempre più dubbi in merito..
Ultimamente la Emma si sta Marcegaglizzando sempre di più,favorendo il regime alla faccia del popolo.
Grazie per la tua presenza!)
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