martedì 1 settembre 2020

SEMPRE PIU' MORTI NELLE STRADE USA

Mancano poche ore per la visita del presidente delinquente Trump a Kenosha dove il ferimento dell'afroamericano Jacob Black(vedi:madn la-nba-ferma-per-la-violenza-poliziesca contro gli afroamericani )ha ulteriormente aggravato la difficile situazione razziale negli Usa e che da più di tre mesi in diverse città ha provocato sommosse popolari,e l'intervento del numero uno dei repubblicani potrebbe gettare altra benzina sul fuoco.
Il primo articolo odierno(contropiano un-sistema-fallito-sprofonda-nella-guerra-civile )come già anticipato parla dell'uccisione di due manifestanti avvenuta sempre nella cittadina del Wisconsin da parte del diciassettenne Kyle Rittenhouse che ripreso da videocamere e protetto dalla polizia che lo ha lasciato andare via era già sconfinato nel vicino Illinois dov'è stato fermato successivamente.
Ovviamente chiara la storia di questo ragazzone infarcito di slogan sulla legge e l'ordine,riempito da ideologie sulla supremazia bianca,bombardato da una società dove le armi possono essere vendute a chiunque e in quantità illimitate.
Nel secondo contributo invece un'inchiesta dove si evince che la polizia americana come quella di tutto il mondo è composta in grandi quantità da razzisti e miliziani,di amanti delle ideologie nazifasciste e che come altrove godono di impunità e di favoritismi che difficilmente ne possono scalfire l'operato e la professione,e soprattutto limitarne la libertà(www.ecn.org/antifa stati-uniti-un-rapporto-interno-denuncia-linfiltrazione-di-suprematisti-bianchi-e-milizie-nella-polizia ).
Negli Usa il clima è sempre più caldo,le proteste sempre maggiori e le repressioni aumentano con esse,Trump chiede l'intervento della guardia nazionale e dei riservisti e se non la guerra civile ci si avvicina ad un periodo dove le fazioni in lotta scendono in strada armati,e fortunatamente anche i nemici del popolo etichettati dal presidente(antifa,radicali di sinistra)non scherzano e stanno lì a prenderle(vedi:infoaut a-portland-colpito-e-ucciso-estremista-di-destra ).

Un sistema fallito sprofonda nella guerra civile.

di  Giorgio Cremaschi (Potere al Popolo)  

Si chiama Kyle è bianco, ha diciassette anni e con il suo fucile mitragliatore ha ucciso due manifestanti che protestavano per il tentato assassinio di Jacob Blake da parte della polizia. 

Questo ragazzo, con la faccia ancora più da bambino dell’età, è anch’esso vittima di un sistema fallito, la società di mercato più ricca, più ingiusta, più violenta, più razzista al mondo: gli Stati Uniti d’America. 

Un paese dove la vendita ed il possesso di armi da guerra è libera e difesa dalla potente lobby delle armi, che finanzia metà del Congresso. 

Un paese dove la polizia è oramai un corpo di mercenari assassini. 

Un paese dove i poveri muoiono di Covid (e di tutto il resto…)  semplicemente perché non esiste un sistema sanitario pubblico e né Biden, né tantomeno Trump sognano di instaurarlo. 

Un paese dove la Borsa ha registrato i massimi guadagni mentre quaranta milioni di persone perdevano il lavoro. 

Un paese dove le persone vengono scartate a milioni , ma che continua ad imbrogliare l’umanità con il suo “sogno”: quello per cui chiunque si dia da fare, ha la possibilità di diventare ricco. 

Il “sogno americano” è una truffa, ma in tanti ci cascano, finché il massacro della polizia verso molti di loro fa risvegliare la rabbia accumulata da chi ha perso in un gioco truccato in partenza. 

Le rivolte sono il solo modo con cui la maggioranza di esclusi riesce a farsi sentire, perché, come ha detto la sorella di Blake, non sono più dispiaciuti e addolorati, ma arrabbiati. 

Gli Stati Uniti sono un paese dove ingiustizia sociale e razzismo si riproducono assieme. Per questo il giovane bianco Kyle – magari dopo aver visto in tv le foto coi mitragliatori di due coniugi di mezza età, invitati come star alla convention di Trump – ha pensato di sparare. 

Il fascismo americano non è solo nel potere e nella polizia, è nella società discriminante, nell’individualisno estremo, nei suprematisti bianchi, nei ragazzi vittime in famiglia della mala educazione razzista, che poi vanno alle manifestazioni credendo di partecipare ad un videogioco di sopravvivenza. 

Il sistema americano è fallito perché ancora vuol credere e fa credere che tutto questo siano casi ed eccezioni e non la sua feroce normalità. E quel sistema non riesce a cambiare nulla, guardate oggi i film sul razzismo di sessant’anni anni fa, è tutto come allora.

Per questo suonano vuote e deboli le parole dei democratici contro il fasciorazzismo di Trump, che semplicemente rivendica tutto il peggio del sistema e mette il fucile in mano al ragazzino Kyle. Sono parole deboli perché presentano il presidente repubblicano come una sorta di corpo estraneo ad un paese che, liberandosene, tornerà al bene di prima. 

No. Trump è un prodotto “puro” del sistema e non può essere sconfitto se non si mette in discussione il sistema che l’ha prodotto. 

Per un secolo gli Stati Uniti sono stati il modello del capitalismo per il mondo, ora sono la sua manifestazione fallimentare. Non ingannino il potere di Wall Street, dei supermiliardari, delle multinazionali. Quel potere affonda nella catastrofe sociale e le fiamme di Kenosha, Wisconsin, cominciano a lambirlo. 

Il sistema non cambia e alla fine sprofonda nella guerra civile, ultima manifestazione della competizione estrema alla quale ogni cittadino viene indirizzato sin dalla nascita.

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Stati Uniti: un rapporto interno denuncia l'infiltrazione di Suprematisti bianchi e milizie nella polizia. · 
Un ex agente dell'FBI ha documentato collegamenti tra ufficiali in servizio e attività militanti razziste in più di una dozzina di stati

 27 agosto 2020 
Negli ultimi due decenni gruppi della supremazia bianca si sono infiltrati nelle forze dell'ordine statunitensi in ogni regione del paese, questo secondo un nuovo rapporto sui legami tra polizia e gruppi di vigilantes di estrema destra.

In una recente analisi, Michael German, ex agente speciale dell'FBI, ha descritto approfonditamente il modo in cui le forze dell'ordine statunitensi non sono riuscite a rispondere alle minacce terroristiche interne di estrema destra, osservando che le forze dell'ordine statunitensi dal 2000 in più di una dozzina di stati sono state legate ad attività militanti razziste e centinaia di agenti di polizia sono stati sorpresi a pubblicare contenuti sui social media razzisti e cristiano-fondamentalisti.
Il rapporto rileva che nel corso degli anni sono stati scoperti collegamenti della polizia con milizie e gruppi suprematisti in molti stati tra cui Alabama, California, Connecticut, Florida, Illinois, Louisiana, Michigan, Nebraska, Oklahoma, Oregon, Texas, Virginia, Washington e West Virginia .

La polizia di Sacramento, in California, nel 2018 ha lavorato con i neonazisti per costruire le accuse contro attivisti antirazzisti, inclusi alcuni che, secondo la documentazione, erano stati accoltellati.

E proprio quest'estate, scrive German, il vice dello sceriffo della contea di Orange e un poliziotto di Chicago sono stati sorpresi a portare i loghi della milizia di estrema destra; un ufficiale di Olympia, Washington, è stato fotografato in posa con un gruppo di miliziani; e gli agenti di polizia di Filadelfia sono stati filmati mentre con, gruppi armati attaccavano manifestanti e giornalisti.

La scala esatta dei legami tra forze dell'ordine e milizie è difficile da determinare, ha detto German al Guardian. "Nessuno sta raccogliendo i dati e nessuno sta attivamente cercando questi agenti nelle forze dell'ordine".

Le attività razziste degli ufficiali sono spesso note all'interno dei loro dipartimenti e generalmente si traducono in punizioni o licenziamenti a seguito di scandali pubblici, osserva il rapporto. Poche agenzie di polizia hanno politiche esplicite contro l'affiliazione a gruppi della supremazia bianca. Se gli agenti di polizia vengono sanzionati, le misure spesso portano a contenziosi prolungati.
Le preoccupazioni sulle presunte relazioni tra gruppi di estrema destra e forze dell'ordine negli Stati Uniti si sono intensificate dall'inizio del movimento di protesta innescato dall'uccisione di George Floyd da parte della polizia. Secondo il rapporto, la polizia di stati come California, Oregon, Illinois e Washington sta ora affrontando indagini per la loro presunta affinità con i gruppi di estrema destra che si oppongono a Black Lives Matter.

Questa settimana, la polizia di Kenosha, nel Wisconsin, ha affrontato un intenso controllo sulla risposta ai White-man armati e ai gruppi di miliziani riuniti in città durante le dimostrazioni degli attivisti di Black Lives Matter e di altri per il ferimento di Jacob Blake , un padre nero di tre figli che era è rimasto paralizzato dopo essere stato colpito alla schiena da un poliziotto. Mercoledì scorso, Kyle Rittenhouse, un diciassettenne che sembrava considerarsi un membro della milizia e aveva pubblicato contenuti di "blue lives matter", è stato arrestato con l'accusa di omicidio dopo la sparatoria e l'uccisione di due manifestanti.

Gli attivisti di Kenosha affermano che la polizia ha risposto in modo aggressivo e violento ai manifestanti di Black Lives Matter, facendo poco per fermare i vigilantes bianchi armati. A sostegno delle loro affermazioni c'è almeno un video girato prima della sparatoria che mostrava la polizia che lanciava acqua in bottiglia a quelli che sembravano essere civili armati, incluso uno che sembrava essere il tiratore, ha osservato l'AP : "Apprezziamo che tu sia qui", ha detto un ufficiale sull'altoparlante.
Secondo quanto riferito, la polizia ha anche lasciato passare l'uomo armato con un fucile, mentre, secondo testimoni e registrazioni video delle agenzie di stampa, la folla urlava che fosse arrestato perché aveva sparato alle persone.
Lo sceriffo di Kenosha, David Beth ha sostenuto che l'incidente è stato caotico e stressante.

Mercoledì German ha dichiarato al Guardian: "Ai militanti di estrema destra è permesso compiere atti di violenza e andarsene mentre i manifestanti sono affrontati con azioni violente della polizia". Questa “risposta negligente”, ha aggiunto, autorizza i gruppi violenti in modi pericolosi e potenzialmente letali: “Gli elementi più violenti all'interno di questi gruppi militanti di estrema destra credono che la loro condotta sia tollerata dal governo. E quindi sono molto più disposti a fare coming out e impegnarsi in atti di violenza contro i manifestanti ".
C'è una crescente consapevolezza in alcune parti del governo sulla crescente minaccia del suprematismo. L'FBI e il Department of Homeland Security (DHS) hanno identificato direttamente i suprematisti bianchi come la minaccia terroristica domestica più letale nel paese. Secondo il rapporto di German, i documenti interni dell'FBI hanno direttamente avvertito che i gruppi di miliziani su cui l'agenzia sta indagando hanno spesso "collegamenti attivi" con le forze dell'ordine.

Eppure le agenzie statunitensi non hanno una strategia nazionale per identificare la polizia suprematista bianca e sradicare questo problema, ha avvertito German. Nel frattempo, gli sforzi di riforma della polizia per affrontare il "pregiudizio implicito" non hanno fatto nulla per affrontare il razzismo esplicito.
L'FBI non ha risposto alla una richiesta di commentare.
Poiché negli ultimi mesi sono aumentate le richieste di togliere fondi alla polizia , l'allineamento delle forze dell'ordine con gruppi violenti e razzisti aggiunge solo ulteriore carburante al movimento, ha detto German. "In un momento in cui lo sforzo di limitare i finanziamenti alla polizia sta ottenendo una certa importanza, la polizia si sta comportando in modo tale da giustificare tale argomento."

https://www.theguardian.com/us-news/2020/aug/27/white-supremacists-militias-infiltrate-us-police-report

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