lunedì 24 settembre 2012

I TAGLI A SCUOLA E SANITA' VISTI DA CREMA

Il denominatore comune di questo post sta nel fatto che si parli della città di Crema e che siano protagonisti i famigerati tagli che il governo ha fatto in materia di istruzione e di sanità,due cardini che in un paese che si ritiene democratico non si dovrebbero non solo toccare ma incentivare con investimenti e risorse.
Il primo articolo parla del caso ormai diventato nazionale del taglio delle bottigliette dell'acqua negli ospedali di Rivolta d'Adda e di Crema,con l'aggiunta della sospensione della distribuzione gratuita di yogurt,fette biscottate e marmellate,i condimenti monodose oltre che il cibo per i lavoratori dei turni notturni.
Il direttore generale Ablondi con la scusa dei tagli ha drasticamente ridotto le forniture ai degenti,che essendo ricoverati dovrebbero essere curati per bene e non lasciati alla mercè di questa gente che non hanno a cuore il bene del malato ma il loro portafoglio:vi ricordate i milioni di Euro stanziati per il San Raffaele e per la clinica Maugeri solo grazie alla mafia ciellina?
Il secondo articolo parla invece delle direttive della provincia di Cremona ai presidi di tutto il territorio di ridurre drasticamente le spese per luce,acqua e gas mentre la stessa provincia e la regione Lombardia foraggia le scuole private(ecomostro di cielle a Crema)con valangate di denaro pubblico.
I due contributi sono dei comunicati nell'ordine dell'Usb(Unione Sindacale di Base)e di Sel.
 
ABLONDI - DIRETTORE GENERALE
CON LA SCUSA
DELLA SPENDING REVIEW,
TOGLIE L’ACQUA AI PAZIENTI.
PROSSIMAMENTE I MALATI DOVRANNO PORTARSI
LA “SCHISCETTA” DA CASA

Ablondi ha iniziato a “ridurre i costi” partendo dall’ospedale di Rivolta d’Adda, annunciando la sospensione, a far tempo dal 10 settembre, della distribuzione dell’acqua minerale ai pasti.
E già questo doveva fare inviperire pazienti, fami...
gliari e cittadini, anche perché l’acqua, per i malati è fondamentale.
Successivamente, con nota del 13 settembre, ha esteso i tagli all’ospedale di Crema e ha deciso di togliere lo yogurt, le fette biscottate e la marmellata a colazione, di non fornire più bottigliette d’acqua, i condimenti monodose (formaggio, olio e aceto) e di eliminare il sacchetto con alimenti per i dipendenti in servizio notturno.
Inoltre è stato ridotto radicalmente il servizio di pulizia di uffici e reparti.
Tutto questo è inaccettabile.
Ablondi deve annullare questi provvedimenti. Gli sprechi son ben altri: inizi a tagliare sulle consulenze d’oro elargite a medici e dirigenti in pensione.
L’acqua è un bene fondamentale.
I lavoratori che lavorano nel turno di notte hanno diritto al sacchetto di cibo.
La vergogna è sapere che la Regione Lombardia ha “regalato” centinaia di milioni di euro al San Raffaele e alla Maugeri e ora si arriva ad attaccare le condizioni di vita dei pazienti.
Invitiamo pertanto i cittadini e le cittadine, le associazioni che difendono la sanità come bene pubblico, i lavoratori a sostenere e sviluppare le iniziative finalizzate a mantenere la qualità dell’assistenza nell’azienda ospedaliera di Crema.

Non è accettabile il ricatto di Ablondi:”o questi tagli, oppure quattro licenziamenti”!

Unione Sindacale di Base

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Salini e Orini senza ritegno.

L'Amministrazione Provinciale ha scritto recentemente una lettera a tutti i Presidi degli istituti superiori della Provincia di Cremona, chiedendo di ridurre le spese di luce, gas e acqua a seguito dei tagli ai trasferimenti di oltre 3 milioni di euro dallo Stato centrale alla nostra Provincia. Se chiedere di razionalizzare le spese è assolutamente legittimo e opportuno, bisogna ammettere che qui si cerca di fare gli struzzi e nascondere la testa sotto la sabbia. La Provincia sa perfettamente che le scuole già da anni cercano di realizzare risparmi, dato che sono in stato di costante sottofinanziamento rispetto alle esigenze reali ed è cosa risaputa che la la Provincia di Cremona spesso non svolge gli interventi di manutenzione ordinari che sarebbe suo dovere fare, costringendo le scuole a sobbarcarsi direttamente i costi per riparazioni e per l'acquisto di arredi. Tutto questo che già di per se non è corretto, potrebbe essere tollerato se effettivamente si fosse già raschiato il fondo del barile facendo tutto il possibile per reperire in altri capitoli di spesa le risorse per garantire il diritto allo studio in ambienti idonei e sicuri ai nostri studenti. Quando però a scrivere è la Provincia di Cremona, che ha deciso di investire 24 milioni di euro per la costruzione di una nuova faraonica sede, gli inviti al risparmio mossi alle nostre già scalcinate scuole, suonano come una arrogante farsa. Siamo in crisi economica e l'unico modo di uscirne è puntare sul settore dell'istruzione e della formazione, il Presidente della Provincia Salini e l'Assessore all'Istruzione Orini ne prendano atto e reperiscano le risorse necessarie al funzionamento delle nostre scuole.
Gabriele Piazzoni
Coordinatore Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà

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