venerdì 1 luglio 2011

INQUIETANTI ACCADIMENTI ATTORNO ALLA VAL DI SUSA

A margine dell'inferno che si sta creando in Val di Susa cito alcuni esempi di come tutta la polizia di merda italiana appoggiata da tutti i gruppi politici presenti in Parlamento stia commettendo evidenti e gravissimi abusi nei confronti della popolazione residente e di chi sta lottando per far sì che il cantiere dell'alta velocità non venga aperto definitivamente.
Partendo dalla battaglia vera e propria del presidio della Maddalena arrivando alla devastazione dell'accampamento dei dimostranti(vedihttp://senzasoste.it/politica/no-tav-domenica-mattina-manifestazione-nazionale-in-val-di-susa-le-immagini-degli-sfregi-della-polizia-nel-presidio-della-maddalena)ecco due articoli che pur su livelli differenti di gravità e intenzionalità ho deciso di proporre in data odierna.
Il primo riguarda l'assurda vicenda che è capitata al gruppo dei Punkreas in un hotel a Nichelino di ritorno da un concerto tenuto presso la cittadina torinese dove tre membri della loro crew sono stati aggrediti e quasi asfissiati dai reparti della celere presenti nello stesso alloggio e dove un rapper è stato picchiato a sangue.
Il secondo parla di una pensionata che è stata travolta ed uccisa da un blindato dei carabinieri a Venaria in quel che è la prima vittima ufficiale della guerra della Val di Susa visto che il regime ha confermato che si tratta di un'operazione militare.
Lo sdegno verso le merde in divisa raggiunge livelli altissimi e continuando così l'andazzo non resta che agire di conseguenza:se vogliono la guerra che guerra sia,non devono sentirsi al sicuro in nessun posto queste merde,devono sentirsi come durante la Resistenza come i fascisti che si vedevano piombare addosso i Partigiani ovunque,comunque e senza preavviso.
Solidarietà massima agli amici Punkreas e ai familiari della donna ammazzata(certo che lo sbirro alla guida non sia stato sottoposto ad alcun accertamento tossicologico):il comunicato dei Punkreas è tratto dal sito Troublezine mentre il secondo contributo da notav.info.
Infine tratta da YouTube c'è la video intervista a Paletta membro del gruppo di San Lorenzo di Parabiago sull'aggressione subita la notte tra il 29 ed il 30 giugno.
Comunicato dai Punkreas

A cura di , 1 luglio 2011

Stendiamo il presente comunicato per rendere pubblica la gravissima situazione che ci ha visto involontari protagonisti nella notte tra il 29 e il 30 giugno 2011 presso l’Euro Hotel di Nichelino, alle porte di Torino.

Dopo il concerto dei Punkreas tenutosi presso il Free Music Festival di Nichelino, ci dirigiamo verso l’albergo insieme alla crew e ai rapper Anti L’Onesto e Dj Noko che hanno chiuso la serata e che viaggiano con noi.
Arrivati sul posto, attorno alle ore 02:00 constatiamo la presenza di militari in divisa – carabinieri – che presidiano l’entrata e immediatamente ci si approcciano con modi poco amichevoli.

Veniamo inoltre a conoscenza del fatto che l’albergo ospita un alto numero di carabinieri (70-100), presumibilmente destinati a servizio di O.P. in Val di Susa, dove il giorno precedente si sono avuti duri scontri con ampio uso di lacrimogeni contro i manifestanti.

Alcuni di noi, come da consolidata tradizione, si ritrovano nella camera di Paletta per parlare del concerto appena effettuato e fare gli ultimi saluti prima di raggiungere le rispettive stanze.
Dopo circa un’ora, il gruppetto si scioglie e restano nella stanza solo Paletta, Gagno e il fonico Gianluca Amen, che continuano a chiaccherare.

Quando sono circa le 03:30, senza aver avuto peraltro alcun avviso o richiamo né dalla direzione né dagli ospiti delle stanze confinanti, i 3 sentono dapprima bussare violentemente alla porta e subito dopo cominciano ad avvertire difficoltà respiratorie che in breve diventano sempre più pronunciate, unitamente a bruciore intensissimo a gola e occhi.

In breve, si rendono conto che qualcuno sta pompando gas urticante da sotto la soglia della porta della camera. Sentendo rumori e grida di sfida e di scherno dall’esterno, e nonostante la situazione sia resa anche più grave dall’impossibilità di aprire completamente la finestra della camera , i 3 decidono di non uscire, per timore di aggressioni fisiche.

Si chiudono momentaneamente nel bagno, sperando così – e con l’ausilio degli asciugamani bagnati – di limitare i danni e resistere a quello che sembra un vero e proprio assalto. Immaginatevi 3 persone chiuse in una camera satura di gas iniettato dall’esterno da un numero indefinito ma alto di militari che gridano di volersi vendicare di un tono di voce – a loro detta – troppo alto.

Nel frattempo qualcuno nelle stanze vicine sente qualcosa. Il primo ad affacciarsi è Anti, che subito si trova la strada sbarrata da tre militari in borghese, muniti di manganello .Il rapper viene schiaffeggiato, malmenato e spinto nel bagno. Gli viene intimato di non uscire dalla stanza e di “farsi i cazzi suoi”.

A questo punto si sveglia il band manager Ruvido che si rende subito conto della gravità della situazione e chiama immediatamente ambulanza e carabinieri di Nichelino.
Nel frattempo band e crew si compattano per affrontare la situazione.
Solo a quel punto, rendendosi conto di avere a che fare con persone che potrebbero godere di attenzione mediatica, i militari cambiano repentinamente atteggiamento tentando di minimizzare l’accaduto.

Appaiono graduati che si offrono insistentemente di trovarci dapprima delle nuove camere,
poi addirittura un nuovo hotel.
Ovviamente rifiutiamo, raccogliamo i nostri bagagli e ripartiamo da Torino con destinazione casa.

Abbiamo deciso di rendere noto l’accaduto non solo perché di per sé vergognoso e meritevole di suscitare indignazione, ma anche perché abbiamo avuto la netta sensazione che le cose sarebbero precipitate ulteriormente se non avessimo dato velocemente l’impressione di avere immediati e sufficientemente influenti contatti esterni (agenzia, ufficio stampa, avvocato).

Per una lunghissima mezz’ora noi, e in particolare i 3 chiusi in camera ci siamo sentiti come devono essersi sentiti Uva, Cucchi, Aldrovrandi, e tanti, tantissimi, troppi altri finiti senza possibilità di difendersi nella mani di chi abusa del suo potere per scopi che nulla hanno a che vedere con l’ordine pubblico.

Punkreas & Crew
PRIMO MORTO DELL’OPERAZIONE “TALPA” BLINDATO DEI CC INVESTE PENSIONATA

Ieri pomeriggio 29 giugno un mezzo blindato antisommossa dei Carabinieri diretto a Chiomonte ha investito e ucciso una pensionata a Venaria, Anna Reccia e aveva 65 anni. Ci sentiamo di sottolineare da queste pagine quanto accaduto. E’ un’operazione militare a tutti gli effetti per la quantità di numeri e mazzi impiegata e nelle operazioni militari si sa ci stanno anche i morti. Dalle prime notizie l’autista dichiara di essersi fermato a fare rifornimento e poi essere ripartito per fermarsi dopo decine di metri al semaforo. Solo lì dice di essersi accorto di un corpo accasciato a terra dagli specchi retrovisori. Questi mezzi corazzati usati a Chiomonte sono mezzi da guerra dati in mano a dei criminali. Come a Genova ancora una volta l’arroganza e la guerra uccidono sotto gli pneumatici dei mezzi dei carabinieri. Fino a quando ancora? Questa morte è responsabilità della lobby si tav.
Il media mainstream dirà che questa è una forzatura strumentale dei notav. Non è così! In questi giorni decine e decine di mezzi incolonnati fanno su e giù per la valle. La realizzazione dell’opera prevede centinaia di tir – oltre ai mezzi delle forze dell’ordine – ch efaanno su e giù per decenni… Perché i giornali non scrivono che il mezzo che ha investito l’anziana signora era diretto al cntiere della MAddalena? Quando diciamo che il Tav è un’opera dannosa, nociva,necrogena intendiamo proprio questo: un costo sociale, umano e ambientale senza misura con i presunti “vantaggi”. Alla famiglia il nostro pensiero…

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