lunedì 11 luglio 2011

AL PROSSIMO STRATAGEMMA

A meno di altri clamorosi sviluppi che equivalerebbero ad una bella discesa nelle piazze italiane di carriarmati stile golpe il presidente del consiglio nonchè boss della Fininvest e di qualche altra chissà quante holding,Berluscojoni dovrà pagare alla Cir di De Benedetti i 560 milioni di Euro che gli spettano poichè il premier truffatore ha per l'appunto barato sulla successione della Mondadori,vicenda cominciata più di vent'anni fa(per maggiori info:http://it.wikipedia.org/wiki/Lodo_Mondadori ).
Non che l'ultimo citato sia uno stinco di santo,anzi...ma fatto sta che l'enorme somma da versare possa far paura pure ad un magnate della mafia come il premier pagliaccio,che tra l'altro vede diminuire di qualche punto percentuale la sua ricchezza e che dovrà a malincuore lasciare qualche quota di qualcuno dei suoi possedimenti.
L'articolo tratto da Senza Soste fornisce qualche numero sulle capacità economiche spropositate di Fininvest,non tutta farina del sacco di Berlusconi ma ovviamente lì dentro per innumerevoli motivi c'è dentro pure qualcosa delle nostre tasche e dei nostri sforzi:chissà che cosa s'inventerà Berlusconi visto che per il momento sembra aver accusato il colpo,ma sono sicuro che qualche stratagemma"ad personam"possa essere estratto ancora dal cilindro del premier giullare.

Fininvest, problemi ben oltre i 560 milioni di risarcimento.

La sentenza del processo di appello emessa dal tribunale di Milano, in merito alla causa civile sul lodo Cir-Mondadori, per Fininvest è naturalmente un problema in sè. Nessun gruppo è felice di rimborsare oltre mille miliardi delle vecchie lire al proprio principale avversario. Anche perchè 560 milioni di euro rappresentano, per il gruppo Fininvest, due o tre anni di utili a seconda dalle stime. Sicuramente, come si nota dalla scheda in fondo, la holding Berlusconi è comunque in grado di far fronte a un risarcimento del genere. Persino senza licenziare una persona.
I problemi per Fininvest sono di prospettiva: la raccolta pubblicitària, storico polmone del gruppo, è calata significativamente dall'inizio della crisi, il titolo Mediaset ha perso un quinto del valore nell'ultimo anno, il mercato mediale sta cambiando in modo da mettere in difficoltà le nuove offerte del gruppo e il controllo del governo non è affatto saldo. Inoltre, lo storico concorrente De Benedetti è in grado di rafforzarsi proprio con i 560 milioni di risarcimento decretato dal tribunale di Milano. E si sta esaurendo la stagione del controllo di una importante partecipata del gruppo Fininvest che potrebbe tornale in area De Benedetti: il governo della Repubblica.
La guerra dei trent'anni tra i gruppi Berlusconi e De Benedetti, che condiziona i governi dalla metà degli anni '80, ha quindi tutte le caratteristiche per continuare senza esclusione di colpi. (red) 10 luglio 2011

Una scheda del patrimonio Fininvest secondo Ansa.it

MILANO - Fininvest è la holding che raggruppa le proprietà della famiglia Berlusconi, ha un patrimonio di 2,5 miliardi e ha registrato utili nel 2010 per 87,1 milioni decidendo però di non versare alcun dividendo ai soci. Solo l'anno prima aveva distribuito cedole per 200 milioni di euro e così la decisione è stata collegata dagli osservatori all'imminente decisione sul Lodo Mondadori: anche dieci giorni fa, approvando i dati di bilancio, la finanziaria aveva però ribadito la convinzione che non ci fosse proprio alcun danno da risarcire, decidendo di non accantonare alcuna cifra per la vicenda. L'intero gruppo che fa capo a Fininvest conta su ricavi per ben 5,8 miliardi e utili per 160,1 milioni. A fine anno aveva un indebitamento netto di 1,3 miliardi. La holding controlla il 39% di Mediaset, il 50% di Mondadori, il 36% di Mediolanum, oltre al Milan (100%) e al Teatro Manzoni (100%). Fa capo alla finanziaria anche la quota del 2% di Mediobanca, il 'salotto buono' della finanza milanese: l'1% è conferito al patto di sindacato, e per la famiglia partecipa il presidente Fininvest Marina Berlusconi, consigliere anche dell'istituto di Piazzetta Cuccia.

Fininvest ha poi una quasi il 24% di Molmed, lo spin off quotato del San Raffaele attivo nella ricerca oncologica, e il 2,06% di Aedes. La famiglia Berlusconi controlla Fininvest tramite otto finanziarie, denominate tutte Holding Italiana, ma con diversa numerazione. Inizialmente queste 'scatole' erano ben 22, ridotte a otto dopo l'ultimo riassetto del 2004. Il controllo fa sempre capo a Berlusconi con il 63% del capitale (tramite la Holding Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava). I figli del primo matrimonio Marina (é anche presidente Mondadori) e Piersilvio (vice presidente Mediaset) hanno una quota del 7,65% a testa (rispettivamente attraverso le holding Quarta e Quinta). Nell'estate del 2005 anche i figli di secondo letto, Barbara, Eleonora e Luigi, hanno ricevuto una quota del patrimonio e hanno attualmente il 21,4% di Fininvest (attraverso la holding Quattordicesima). Tra le vicende famigliari, resta intanto ancora aperta la causa di separazione tra Berlusconi e Veronica Lario, e con essa ogni eventuale impatto sul patrimonio di famiglia. Nella vicenda del Lodo Mondadori, Fininvest ha ottenuto di congelare il risarcimento alla Cir di Carlo De Benedetti, almeno fino all'esito del processo d'appello, presentando nel dicembre 2009 una fideiussione per 806 milioni di euro garantita da Intesa Sanpaolo e controgarantita da Unicredit, Mps e Popolare di Sondrio. Tecnicamente la fideiussione scadeva in aprile ma nel frattempo è stata rinnovata in attesa della sentenza. Nel bilancio 2009 Fininvest spiegava di non aver presentato alcuna garanzia o pegno per la fideiussione, "anche in considerazione del valore del patrimonio netto contabile della capogruppo, del valore economico dello stesso ed infine del merito di credito conosciuto".

Nessun commento: