lunedì 4 luglio 2011

ANCORA MERDA SUI MANIFESTANTI NO TAV

Gli scontri di ieri in Val di Susa per la difesa del proprio territorio da parte di residenti e solidali hanno fatto emergere almeno da quello riportato dai mass media un quadro allarmante di delinquenti e massacratori,che vedendo dai loro commenti non sono gli sbirri ma i manifestanti stessi.
Dovremmo ricordarci in futuro di chi difende l'operato sbirresco che a forza di lacrimogeni e manganelli e torture ha macchiato di sangue l'intera valle,e sono tutte le forze politiche presenti a Roma,proprio tutte compreso Napolitano che si sente sdegnato per la violenza degli accadimenti.
Io provo ribrezzo e schifo verso questi mercenari in divisa che massacrano chi vuole combattere una lotta giusta,se non vogliono prendersi sassate possono stare a casa o cambiare mestiere,ma si sa che la disoccupazione è una brutta bestia soprattutto per queste merde dello Stato.
Sicuro che la lotta andrà avanti non posso che augurarmi che la gente capisca bene quello che sta accadendo in Italia e che agisca nel bene di questo paese martoriato in mano ad un manipolo di fascisti che con le botte vuol far abbassare la testa al popolo.
Ultima nota a margine è la spettacolarizzazione che Beppe Grillo con la sua presenza propone per vendere se stesso a dei disperati,perchè è questo ciò che i residenti della Val di Susa stanno diventanto,e seguendo quello che penso sempre più un cattivo maestro di sicuro non migliorano la loro posizione.
Con le manifestazioni pacifiche non si ottiene nulla,bisogna usare il pugno di ferro contro il sistema ed il regime,non è più il tempo dei fiori nei cannoni ma di prendere a randellate chi si para davanti al nostro futuro e ai nostri sogni.
Il contributo tratto da Indymedia Lombardia è un piccolo bollettino di guerra di ciò che alla televisione non si dice,gente torturata in maniera continua,una vergognosa usanza che le forze del disordine compiono in Italia da sempre con impunità totale.

No TAV: Lettera-denuncia: botte e violenze sui fermati.

Chi ha guardato il telegiornali (tutti, nessuno escluso) della straordinaria giornata di lotta in val Susa non ha potuto sapere nulla. Se non la versione dei comandi dei carabinieri, della finanza, della polizia.
Chi ha visto i tg non ha saputo che tre nostri fratelli sono stati tra i molti aggrediti, picchiati, feriti gravemente e sottoposti a torture. Jacopo, studente veneziano di 19 anni, è tuttora in ospedale con traumi gravissimi ed in condizioni molto serie. Il poliziotto che gli ha sparato con una granata lacrimogena da guerra lanciata ad alzo zero lo ha fatto volontariamente e sapendo di poter uccidere.
Fabiano, del Centro sociale TPO ed attivista per la giustizia ambientale e sociale -non "un pregiudicato" come riportato dai lanci di agenzia- è stato ferito gravemente riportando traumi lacero-contusi al capo, il setto nasale fratturato ed ha una mano spaccata.
Fabiano è stato picchiato per ore, anche con un tubo di metallo, e sottoposto a torture dopo il suo fermo, fino a rendere necessario il suo trasporto d'urgenza con elicottero in ospedale. Gianluca, attivista del Centro sociale Rivolta è stato fermato e trasportato in ospedale per le botte ricevute.
Agli arrestati è stato riservato un trattamento violento con botte e con privazione delle cure mediche. Chi lo ha fatto è un torturatore in concorso con altri, che vestono la stessa divisa. A distanza di 10 anni da Bolzaneto, le pratiche dei reparti mobili italiani non sono cambiate per nulla.
Noi stiamo con Fabiano, con Iacopo, con Gianluca e staremo con loro per denunciare quello che hanno subito, per ottenere giustizia e facciamo appello ai giornalisti che non hanno smesso di pensare affinchè diano spazio e visibilità a questa altra verità che il can can mediatico di queste ore occulta completamente.
Chi si dissocia da "comportamenti violenti" si rivolga al Ministro Maroni e reclami le sue dimissioni, invece di confondersi nel gioco di distinzione tra manifestanti buoni e cattivi. Ribellarsi ha significato costruire una giornata di indignazione generale, enorme e non ignorabile, con un assedio di massa di decine di migliaia di persone che hanno bloccato i cantieri accogliendo l'appello dei comitati no tav.
Noi eravamo a Chiomonte ed in Val Susa. E siamo felici di esserci stati. Perchè né Cota né Fassino possono fermare il vento che è cambiato.
Tutti liberi! Liberi tutti! i compagni e le compagne del RIVOLTA e del TPO
http://www.padpad.eu

1 commento:

Anonimo ha detto...

ieri ho ascoltato dal tg 2 (che ho guardato solo per curiosità su come avrebbe presentato la sua versione sulla questione notav) inorridito queste parole: "questi violenti vengono da lontano e non sanno nulla di queste valli, vengon fin qui solo per menar le mani".
Questo "vengon fin qui solo per menar le mani" detto da una giornalista in diretta... mi è sembrato così "istituto luce" made in mussolini!
Siamo all'assurdo, è giusto ribellarsi, anche in modo forte e deciso.