mercoledì 10 dicembre 2008

NON CERCATE LA GRECIA SU "LIBERAZIONE"

"Senza soste",associazione culturale dei compagni livornesi che ha spazi in internet e uno cartaceo con un giornalino-fanzine che tratta anche del mondo ultrà amaranto(oltre ad essere promotore di eventi e molto altro),ha pubblicato un interessante articolo on-line caratterizzato dall'eco che i fatti accaduti in Grecia nell'ultima settimana ha auto sui media italiani,soprattutto quelli di pseudo-sinistra.
Non vi è dubbio che se questo fosse accaduto in Italia(ma attenzione potrebbe accadere e fra non molto,il 12 dicembre in Italia gli antifascisti non dimenticano!)la pseudo-opposizione inesistente avrebbe certamente leccato il culo alla maggioranza approvando la linea dura-tolleranza zero della polizia oltre che condannando i disordini ed ogni tipo di violenza.
Forse,ma dico forse,almeno in Grecia gli assassini sono stati individuati ed arrestati,e forse forse pagheranno,mentre da noi tali bestie sono state elevate su di un piedistallo,i loro metodi da Gestapo approvati pienamente oltre al fatto di aver pure cercato la carriera politica in partitelli neofascisti,una vergogna!
Invece l'opposizione greca,sarà perchè forse hanno solo più coglioni della nostra,è scesa in campo chiedendo le dimissioni dell'attuale governo e coinvolgendo studenti e sindacati nella protesta.
La nostra opposizione,sia quella dentro il governo(scialba,squallida)che quella esterna(rapanelli rossi fuori e bianchi dentro,che hanno voluto togliere la falce ed il martello dal loro simbolo!)tace o addirittura approva la carneficina...ma abbiate il coraggio di ritirarvi dalla scena politica!
Qui da noi dovremmo seguire l'esempio greco,tutti uniti,compagni,anarchici,studenti e classe operaia,il tempo delle parole sta finendo e tra un pò sarà il momento di usare la forza!
Qui sotto l'articolo della redazione di "Senza soste":(scusate la doppia foto)

ps. Oggi martedì 9 finalmente Liberazione si accorge della Grecia. Complice il giorno di pausa nelle edicole, dal punto di vista giornalistico, un tempo biblico. E lo fa sparando in prima pagina sulla morte del "Carlo Giuliani greco". Ecco Sansonetti, fai proprio come con Carlo Giuliani, morto sulle barricate e trasfigurato sul tuo giornale in una icona nonviolenta e paraistituzionale. Si vede che la notte ha portato, si fa per dire, consiglio (red).

Confessiamo un certo stupore. Non per aver visto il tg3 che parla, mentre racconta le sommosse in Grecia, di "gruppi anarchici che fanno il gioco del centrodestra". Del resto il mondo dei media in mano al PD ha una visione ristrettissima della realtà: chiunque non faccia le primarie e non tifi per le primarie altrui è oggettivamente un fascista. Lo stupore è invece per non aver trovato, nell'edizione di Liberazione di domenica, neanche una riga dedicata alla Grecia. E questo quando già la rivolta era esplosa nella sua gravità da almeno un giorno e mezzo. Ma si sa l'isola di Corfù, la rivolta è arrivata persino lì, non è l'isola dei Famosi: probabilmente l'inarrivabile Sansonetti deve aver pensato questo. Inoltre si tratta della realtà non del reality: non si vede quindi come la domenica, giorno dedicato alla riflessione sulla carta stampata, ci si debba dedicare a questo dettaglio fenomenologico.Il punto è proprio questo dettaglio fastidioso della realtà che proprio si ostina ad emergere tramite i movimenti. La polizia ammazza un ragazzo di 15 anni e i giovani greci, invece di una petizione all'Onu o ai fraticelli di Assisi, cosa fanno? Una rivolta. E questi partiti di sinistra greci invece di processare i "violenti" e di condannarli davanti all'opinione pubblica cosa ti fanno? Organizzano scioperi di solidarietà con i giovani e contro il governo. E cosa dire dei professori universitari greci? Invece di condannare ogni sospiro, anch'esso potenzialmente violento, di politicizzazione dei loro studenti cosa combinano? 3 giorni di sciopero di solidarietà.Veramente un mondo alla rovescia, deve aver pensato Sansonetti. Peccato sia la realtà. Meglio farla sparire e mettere in prima pagina l'imprescindibile servizio sulle dimissioni di Nanni Moretti da direttore del festival del cinema di Torino. Quanto alla Grecia, qualcosa si inventerà. Magari se Bertinotti riesce a inventarsi qualche sermone pacifista.08/12/2008 (red)

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