mercoledì 17 dicembre 2008

BOLOGNA LA ROSSA???

Bologna la città rossa per eccellenza d'Italia nell'ultimo decennio sta cambiando progressivamente colore diventando sempre più nera,grazie pure al sindaco(di pseudosinistra) Cofferati che non vieta manifestazioni chiaramente nazifasciste,continue aggessioni a danni di compagni,anarchici e omsessuali,l'apertura di una CasaPound e amenità del genere.
L'articolo dettagliato e molto interessante che ripropongo qui sotto tratta del caso della presentazione di un libro che parla di PierLuigi Concutelli,terrorista nero e pluriergastolano ora in semilibertà.Uccise il sostituto procuratore romano Vittorio Occorsio che stava indagando sul gruppo Ordine Nuovo,e successivamente in carcere (con l'aiuto di Mario Tuti)gli ex-terroristi neri Buzzi e Palladino a suo dire traditori della loro merdosa causa.
Le istituzioni di Bologna,città medaglia d'oro per la resistenza antifascista e teatro della più grande strage fascista del dopoguerra,non solo tace ma attraverso rappresentanti del PD appoggia addirittura questa presentazione invocando la libertà d'espressione per un figlio di troia stragista nostalgico de ventennio nero.
Casa Pound divulga nelle sue quattro mura del cazzo le idee nazifasciste quali la supremazia della razza ariana e non solo il culto dell'odio ma anche l'eleminazione di ciò che è diverso.
Il PD è nato male e prosegue sempre peggio,in Abruzzo altra batosta...semplicemente le solite facce di merda riciclate...ma che prendano coscienza di stasene a casa loro!
(Le foto presenti sono state scritte sui muri di Bologna negli anni 70,bei tempi mica la merda attuale!).
A voi l'articolo di Yuri Daltetto tratto dal sito Infoaut.com:17.12.2008

Accade a Bologna... PD solidarizza con CasaPound

"Bologna laboratorio del PD" l'ho sentito dire in molte assemblee pubbliche, lo si legge in volantini recenti e meno recenti, sui blog dei partiti, sui giornali a firma di editorialisti, o in interviste a quello o quell'altro politicante. Ma non è questa l'occasione per ragionare complessivamente sul cofferatismo o sulla questione della "legalità", oggi vorrei soffermarmi su altro prendendo spunto da alcuni episodi di cronaca politica cittadina. Sabato scorso l'associazione Casa Pound aveva organizzato presso un'osteria la presentazione di un libro di Giuseppe Ardica, "Io, l'uomo nero" dedicato al signor Pier Luigi Concutelli, confermandone la presenza in sala oltre ad altri relatori come una certa Francesca Giovannini (responsabile regionale di CasaPound) e il ben più noto a Bologna Massimiliano Mazzanti dello stesso Ardica e del sig Concutelli. Dopo alcune pressioni, l'osteria ha deciso di non ospitare l'iniziativa dei fascisti, che a questo punto, confermando la presentazione del libro, si sono rivolti al quartiere Santo Stefano che senza alcun problema ha accettato la richiesta. Nel più completo silenzio, e solo a qualche giorno dall'iniziativa, il Presidente del quartiere, il Signor Forlani (anche lui impegnato come futuro candidato Pd, nelle primarie bolognesi), si rifiuta, anche grazie alle pressioni del movimento, di concedere la sala pubblica. I fascisti ripiegano quindi nella loro sede, dove di fatto presenteranno il libro con tutti gli ospiti annunciati. Il silenzio pressochè totale della politica cittadina su questo sporco evento è stato ad un tratto interrotto da un messaggio di solidarietà portato direttamente durante l'iniziativa nel covo fascista da un noto esponente del Partito Democratico bolognese, il signor Guerini, che citando Voltaire e il sacro santo diritto all'espressione si è dichirato al fianco di Casapound, maltrattata e vituperata dalla città di Bologna. Sicuramente i lettori sapranno tutto sul quel porco del signor Concutelli, su CasaPound, e sulle loro iniziative "culturali", sicuramente sapranno anche tutto ciò che riguarda la strage di Bologna e sul perchè della medaglia d'oro antifascista di questa città, quindi non mi dilungo. La cosa su cui vorrei porre l'attenzione è su questa sorpresa che il Partito Democratico ci fa nella sua città laboratorio: solidarizzare con il fascista concutelli e con chi ne diffonde le sue gesta. Pochi anni fa il Laboratorio Crash fu oggetto di un'attacco mediatico e politico inaudito per aver presentato il testo La trappola Etica di Renato Curcio, per quell'occasione capeggiati dal signor Cofferati (ormai capace solo di mascherarsi da capo treno per innaugurare la tav) segretari di partito, giornalisti, opinionisti, presidenti di associazioni si lanciarono alla mattanza di quell'iniziativa sulla questione della precarietà. Ci fu chi minacciò lo sciopero della fame, altri dichiararono di volersi tagliare le vene pubblicamente, altri ancora di voler sgomberare il centro sociale con la forza, e poi file di giornalisti aizzati dall'alta politica nel tentare di trovare qualcosa di terroristico in quella serata. L'unica cosa a cui poterono appigliarsi, anche un pò delusi, fu il murales (veramente molto ben fatto!) sopra il palco, che riprendendo il quarto stato lo attualizzava nel look e ci poneva una bandiera con, udite udite, una stella rossa a cinque punte. Questo succede a Bologna per un'iniziativa dedicata al tema della precarietà. Ma questo è successo solo a Bologna!!! I lettori sapranno, e anche questa volta evito di dilungarmi, della storia della casa editrice sensibili alle foglie, dei sui collaboratori, della sua linea editoriale e dei luoghi in cui vengono ospitate le presentazioni delle ricerche: centri sociali, sedi di partito, feste dell'unità, camere del lavoro, università. Senza clamore però, e senza isterie e sproloqui per fortuna. A questo punto visto che per natura ed esperienza sono un tipo abbastanza sospettoso e malfido, e quando si tratta di partiti e istituzioni lo sono ancora di più, qualche dubbio inizia a sorgermi: non è che per caso il linciaggio mediatico che ha subito Renato Curcio durante l'iniziativa di Crash era esclusivamente un pretesto per criminalizzare un centro sociale antagonista? Non è che per caso il sindaco sceriffo allineò partiti e associazioni contro Renato Curcio per colpire tutti i conflitti e le rivendicazioni sociali che all'epoca come oggi dicevano chiaramente "Cofferati fuori da Bologna"? Non è che per caso si scomodò l'associazione dei parenti delle vittime della strage di Bologna per attaccare un'iniziativa sulla questione della precarietà solo per tentare di delegittimare lotte e protagonismo precario e proletario a Bologna? Ad elencarli però questi dubbi si fanno certezza: a Bologna in quei giorni si scomodarono (giocandoci sopra) morti, si riesumarono cadaveri, ci si indignò come comari, si promisero roghi e pubblici processi, e in poche parole si trovò il pretesto per il solito sgombero estivo a causa di una lezione di sociologia dedicata alla precarietà. Oggi invece ed è questo che proprio non mi va giu, e come a me, credo a molti, molti altri, il Partito Democratico da un timido silenzio fa uscire un attestato di solidarietà all'iniziativa di quel porco fascista di Concutelli.Intendiamoci bene, se percaso dovesse leggere questo articolo qualcuno poco informato sulla storia di questo sito e sul suo essere un sito di informazione "di parte", qui non ci si sta lamentando di un due pesi - due misure tra due opposti estremi, no, qui si sta denunciando l'uso spregiudicato e opportunista delle vittime della strage di Bologna usate per criminalizzare l'iniziativa sulla precarietà del Laboratorio Crash, esi sta denunciando il grave gesto di solidarietà che un esponente del partito democratico ha portato ad una serata organizzata da CasaPound dedicata al sig Concutelli. L'uso variabile della religione dei diritti, e in questo caso il dogma del diritto all'espressione (a un porco fascista e alla sua associazione amica), unito all'assordante silenzio di tutto il mondo politico sono qui a testimoniare l'uso ambivalente dell'antifascismo, e permettetemi testimoniano anche il totale sfascio di un partito mai nato, morto prematuramente su quell'idiota yes we can. Sabato mentre dentro un covo fascista si presentava il libro su Concutelli, il nostro sindaco, posava la maschera da sceriffo, e si abbigliava da capo treno, strombettando con il fischietto in stazione centrale all'arrivo del primo treno della linea TAV. Non una parola da parte del signor Cofferati a proposito della presenza nella sua città così legale di un fascista stragista, non una parola da parte del presidente dei famigliari della strage, no, sta volta silenzio totale, nessuno ha minacciato di svenarsi e nessun partito si è pronunciato chiaramente contro quell'iniziativa. Anzi c'è chi gli ha portato solidarietà.Ma daltronde la Bologna della legalità è fatta così mangia cioccolate dedicate al ventennio (come da poco accaduto durante il choco fest in centro città) e beve il vino del Duce alle feste dell'unità (come ampiamente documentato da quotidiani e anpi), per fortuna che tra qualche mese questo sindaco non amato da nessuno se ne va, voglio vedere però se alla prossima iniziativa con qualche stragista fascista a tagliarsi le vene ci sarà qualcuno , se il presidente dei parenti delle vittime delle stragi dirà qualcosa o se qualche politico si prenderà cura di indignarsi. Se ci sarà lo stesso silenzio o le stesse gesta di voleteriana solidarietà vorra dire che questa povera città è stata ancora una volta il laboratorio, la cavia per gli esperimenti del PD, il cui personale tra infermiere, dottori, caposale e primarie a ben vedere sarà presto disoccupato.
Per infoaut Yuri Daltetto.

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