domenica 28 dicembre 2008

GAZA PIANGE SANGUE

Ancora scempio,l'ennesimo perpetrato dall'esercito israeliano col beneplacito degli Usa e del'occidente(appoggiatissimo dal governo italiano),nella striscia di Gaza tristemente famosa per tenere in prigonia un milione e mezzo di abitanti in un ristretto lembo di terra.
E'come bombardare un carcere,sparare sulla croce rossa,un'atto di violenza e di guerra disumano,ed il tutto viene messo in risalto dai massmedia in maniera unilaterale appoggiando sempre e comunque Israele,il 51°stato degli Usa.
La gente deve sapere chi sono le vere vittime di questa assurda carneficina,fermo restando che io odio i bombardamenti israeliani così come i kamikaze palestinesi che ammazzano gente innocente,sottolineando pure il fatto che io sono per una Palestina libera e sovrana sulla propria terra.
Le foto presenti sono agghiaccianti e sono sia di queste ultime ore che delle conseguenze della strage di novembre di Beit Hanoun e mostrano le vere vittime dei bombardamenti,donne,bambini e civili e chi rimane a piangere le spoglie orrendamente mutilate.
Gli articoli tratti dal sito "Senza soste"sono di "infopal.com",molto esaurienti soprattutto riguardo al diverso trattamento delle due parti in guerra ricevuto dalla televisione e dalla stampa italiana.

La mattanza israeliana contro la Striscia di Gaza assediata continua senza sosta. E' giunta da poco la notizia della distruzione del Quartier generale provvisorio del governatorato di Rafah (quello originale è stato abbattuto ieri).
Sabato 27 dicembre rimarrà nella memoria dei palestinesi, degli arabi e del mondo che ha ancora un barlume di umanità e coscienza come il giorno più sanguinario della storia della Palestina degli ultimi 41 anni. Le forze israeliane si sono macchiate di crimini di guerra contro 290 persone, fatte a pezzi. Il bilancio dei feriti è altissimo: 900, molti dei quali versano in gravissime condizioni e sono a rischio di morte imminente. Ai familiari delle vittime spetta il compito orrendo di riconoscere i propri cari fatti a pezzi.Ieri, oltre un centinaio di F16 made in Usa hanno eseguito attacchi aerei in contemporanea su diversi obiettivi della Striscia: palazzine piene di civili, caserme e quartier generale della polizia, bambini che uscivano da scuola, passanti, moschee. "Colpite le basi del terrorismo", titolano i nostri media questa mattina, offrendo una mano al carnefice di centinaia di innocenti e mostrando, ancora una volta, tragicamente, che l'informazione italiana è imbavagliata.Proprio un gran coraggio sta mostrando Israele, stato sionista basato sull'apartheid, super-armato e protetto dal Gran Fratello internazionale, massacrando inermi cittadini. Il coraggio mostrato dai barbari durante le loro scorribande contro città e villaggi medioevali.La mattanza va avanti. Proseguono, dunque, per il secondo giorno consecutivo i bombardamenti israeliani contro la Striscia di Gaza assediata, il direttore del servizio di pronto soccorso del ministero della Salute di Gaza, Mu'awiya Hasanen, questa mattina ha confermato al corrispondente di Infopal.it che il numero dei morti ha superato i 290, e che i feriti sono 900, di cui 120 molto gravi. Hasanen ha confermato anche che la maggior parte delle vittime sono civili, donne e bambini.All’alba di oggi, i micidiali aerei da combattimento israeliani hanno bombardato la sede del canale satellitare al-Aqsa, per impedire che le scene dei loro massacri vengano trasmessi al mondo.Alle ore 9,00, gli aerei hanno bombardato una postazione della polizia nel quartiere ash-Shujaiyah, a est della città di Gaza, radendola al suolo e provocando diverse vittime. Hanno poi distrutto un'altra postazione della polizia marittima, e una postazione della sicurezza nazionale, a est di Rafah, nel sud della Striscia. E' stato colpito e distrutto anche un deposito di medicinali, sempre a Rafah: un palestinese è stato ucciso e altri 3 feriti. Bombardata pure, e con diversi missili, la stanza che ospita la sicurezza dell’ospedale ash-Shifa e la moschea annessa, con un bilancio di un morto e 7 feriti.L'aviazione da guera israeliana ha continuato a bombardare la Striscia di Gaza: è stato colpito un palazzo civile a Jabalia, a nord; una fabbrica di materie plastiche a Khan Yunes; la casa della famiglia Hamid nella via Jaffa, a est della città di Gaza; un gruppo di resistenti; diverse aree aperte, in particolare intorno a Beit Hanoun e a nord della Striscia; vetture che trasportavano carburante, nel quartiere al-Jenenah, nella città di Rafah. Molti incendi si sono sprigionati a causa delle bombe. Parallelamente ai micidiali bombardamenti, l’occupazione israeliana ha cercato di terrorizzare gli abitanti di Gaza: decine di cittadini hanno ricevuto chiamate da parte dell’esercito israeliano che li informava che le loro case sarebbero state colpite.Ieri, nell'ospedale Ash-Shifa di Gaza, i cadaveri accumulati sul pavimento diffondevano odore di morte. Cadaveri mutilati, fatti a pezzi, con teste staccate dai corpi. Le camere mortuarie non riuscivano a contenere tutte le vittime.In un angolo, scrive in un reportage da Gaza Belal Badwan, inviato speciale per Gulf News, un uomo teneva ciò che restava di suo figlio di 7 anni in una scatola di cartone: l'ospedale non aveva più lenzuola dove avvolgerlo. Un altro padre guardava scioccato suo figlio, giovane poliziotto, decapitato dalle bombe d'Israele mentre partecipava alla cerimonia del diploma della scuola di polizia. Un altro gridava: "Qualunque cosa Israele ci farà, non ci sconfiggerà, non indebolirà il nostro potere".I medici di Gaza confermano che la maggioranza delle vittime degli attacchi sono civili, molti dei quali fatti a pezzi, decapitati.Le scene di orrore ricordano a molti un altro efferato crimine israeliano: il massacro delle libanesi Sabra e Shatila, nel 1982, realizzato con la collaborazione delle milizie falangiste libanesi. Crimini rimasti impuniti, per lo stato più barbaro del Vicino e Medio Oriente, ma con la propaganda mediatico-politica più forte del mondo e con una tecnologia militare tra le più micidiali del pianeta.
domenica 28 dicembre, ore 11.
Israele fa una strage a Gaza. Almeno 225 vittime, tra cui molti bambini, in 30 raid aerei simultanei
Sono almeno 225, secondo fonti ufficiali palestinesi (ma c'è chi parla già di 300) le vittime dei devastanti e indiscriminati raid aerei (oltre 30) condotti stamani da Israele nella striscia di Gaza e in particolare a Gaza City. Fra le vittime anche molti bambini mentre i feriti sarebbero almeno 500, di cui molti gravissimi. L'operazione, che il governo israeliano e i media compiacenti di mezzo mondo, definiscono "condotta contro le strutture di Hamas", in realtà ha colpito nel mucchio. E non potrebbe essere altrimenti, visto che si parla di un fazzoletto di terra di appena 360 kmq. abitata da un milione e mezzo di persone costrette alla fame da carenze di base e di forniture per un assedio che sta andando avanti da ormai troppo tempo attraverso la chiusura totale, da parte di Israele, del check-point di Erez.L'operazione, ha dichiarato in serata il ministro della difesa Ehud Barak, ha lo scopo "di cambiare radicalmente la situazione" a Gaza per ridare la quiete alla popolazione israeliana minacciata dai razzi. "E' giunta l'ora di combattere - ha aggiunto - non voglio illudere nessuno: l'operazione non sarà facile e nemmeno breve"."Non cederemo mai a Israele, non importa quale forza sia usata contro di noi - gli ha risposto il leader del governo di Hamas a Gaza Ismail Haniyeh - Noi non lasceremo la nostra terra, non alzeremo bandiere bianche e non ci inginocchieremo se non di fronte a Dio". Inoltre le milizie di Hamas hanno minacciato la ripresa degli attacchi kamikaze nelle città israeliane.Si tratta di uno degli attacchi più sanguinosi contro Gaza e il bilancio potrebbe aggravarsi ancora perché molte persone risultano ancora sotto le macerie. Un israeliano è stato ucciso e alcuni altri feriti nella successiva reazione di Hamas che ha sparato decine di razzi sui centri israeliani nel sud.
L'informazione di regimeE parallelamente agli attacchi degli aerei, come abbiamo accennato in apertura di articolo, ci sono anche quelli giornalistici con il ribaltamento, la deformazione e la manipolazione della verità. Come riporta correttamente il sito www.infopal.it, "un giornalista di punta, della tv pubblica (Claudio Pagliara, n.d.r.), comodamente seduto nel suo studio, a Gerusalemme, ha 'raccontato' la guerra di Israele contro Gaza. Neanche la briga di 'essere sul posto'. Nulla. Le notizie, era ben chiaro, arrivavano da media e esercito israeliani. Il giornalista ha parlato di 'basi di Hamas distrutte' quando invece si tratta della sede della polizia del ministero degli Interni, che oggi ospitava un corso di addestramento per nuove, giovani, reclute delle forze dell'ordine. Dunque, non c'erano resistenti o combattenti vari, ma ragazzini disoccupati che si erano arruolati in polizia, come fanno molti italiani nel nostro sud economicamente depresso.Il corrispondente ha parlato di 150 miliziani uccisi e di qualche civile: si tratta, invece, di poliziotti, di bambini che uscivano da scuola e di altre persone prese alla sprovvista dai 30 e oltre attacchi aerei simultanei contro la Striscia. Ha parlato di 'risposta' ai lanci di razzetti Qassam dalla Striscia contro Israele, ma, contraddicendosi, forse senza neanche rendersi conto, ha affermato che il piano di attacco israeliano era in gestazione da mesi... Dalla tregua, dunque, rispettata da Hamas ma quotidianamente violata dalle forze di occupazione. Va ricordato, infatti, che la ripresa del lancio di missiletti artigianali è coincisa con la strage condotta a novembre dall'esercito israeliano. Non prima. Sostenere, come ha riportato il giornalista, che il piano di attacco era in studio da mesi implica necessariamente il fatto che Israele, nonostante la tregua, volesse trovare la scusa per bombardare Gaza e distruggere Hamas.Il giornalista avrebbe dovuto parlare di crimini di guerra, ma non l'ha fatto, e ha fornito a milioni di telespettatori italiani la versione dell'esercito di Israele, della propaganda sionista.La TV disinforma e manipola la verità. In Italia la libertà di informazione, la dignità di informare, sono definitivamente defunte. Ormai ci troviamo all'interno di un grande, pericoloso video-game globale e apocalittico, dove l'Umanità è piegata, torturata, uccisa per mano di bande di criminali, i cui capi controllano le principali corporation mondiali. Media compresi. I colleghi che hanno ancora un po' di coscienza, s'indignino per favore.I tg serali della tv pubblica, quella mantenuta con il denaro dei contribuenti, hanno nuovamente mandato in onda servizi che rispecchiavano fedelmente la propaganda israeliana. Il solito corrispondente, questa volta sistematosi al confine con la Striscia, ma dalla parte israeliana, ha spiegato molto chiaramente e dettagliatamente il 'punto di vista di Israele', cioè le giustificazioni per il disumano eccidio, guardandosi bene dall'informarci sulla cronologia degli eventi degli ultimi mesi o settimane - le bombe israeliane che continuavano a cadere e a fare morti e feriti, nonostante la tregua, il continuo assedio, ecc..A condire ancora di più il panino, sono stati sentiti due 'esperti di Medio Oriente': la parlamentare Fiamma Nierenstein (dichiaratamente 'portavoce dei coloni israeliani' in Italia), senza che la didascalia del servizio ne spiegasse agli spettatori il ruolo pubblico, ufficiale, di membro del Parlamento italiano, e Fouad Allam, islamologo. La prima ha, ovviamente, illustrato gli 'obiettivi israeliani' secondo quanto già diffuso dalla grancassa mediatica; il secondo ha sottolineato che, tutto sommato, l'esito dei bombardamenti potrebbe portare alla distruzione di Hamas e quindi 'alla ripresa dei negoziati israelo-palestinesi'.La tv pubblica non dovrebbe essere "equilibrata" e non parziale?Per onestà di cronaca, riportiamo con un sospiro di sollievo che il tg de La7 delle 20 ha mandato in onda un servizio realistico e non menzognero sui bombardamenti israeliani contro la Striscia. E' possibile che la condanna internazionale, il numero spropositato di morti causati da Israele a fronte dei razzetti palestinesi, e la diffusione di notizie e video via internet abbiano convinto qualche direttore di testata a veicolare informazioni più corrette".
Simile il commento di Gennaro Carotenuto, che dal suo blog scrive: "[...] Vediamo la scientifica volontà di torturare un milione e mezzo di persone a Gaza fino a renderle pazze di disperazione, di odio, di fame. [...] Se riduci un popolo di un milione e mezzo di abitanti a cercare da mangiare nella spazzatura rinchiudendolo nel più rigido embargo della storia per dare una spallata di più alla classe dirigente di questo e renderlo pronto all’esodo, alla diaspora come liberazione, non sei la vittima del lancio di razzi, per quanto folli essi siano, ma sei il carnefice.Con la complicità dei sicari informativi come Claudio Pagliara, corrispondente da Gerusalemme per la RAI, Tsahal ha reagito ad un lancio pesante e forse intollerabile (sicuramente inefficace), ma provocato da mesi di assedio del governo israeliano. Lancio che non ha provocato morti ma al quale Tsahal si è sentito libero di rispondere con una rappresaglia di proporzioni bibliche. Ha causato 200 morti e, immediatamente dopo aver tirato il sasso, ha nascosto la mano, 'non ci sono vittime civili' recitano i comunicati ufficiali. Balle, nel formicaio umano di Gaza.Solo i Pagliara del giornalismo mainstream possono credere ai comunicati ufficiali, da qualunque parte essi provengano. E bisogna essere davvero un guitto del giornalismo per non usare neanche il condizionale. I comunicati israeliani per i Pagliari sono verità di fede, ma è difficile credere alla buona fede del governo Olmert/Livni. Tantomeno in una campagna elettorale dagli umori sordidi come quella in Israele e dove cavalcare il sangue, quello palestinese e quello israeliano, è senz’altro un buon affare". (t.s.)

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