venerdì 26 febbraio 2016

L'ORGIA AL POTERE

Alla fine dopo aver posto la fiducia il governo Renzi è riuscito a far passare la legge sulle unioni civili ma a metà e con compromessi molto più di quelli storici degli anni settanta con proprio un'orgia di politicanti che spazia tra vari schieramenti politici ma che attenzione negli intenti sono molto più simili di come non lo possano sembrare.
Un voto condiviso tra Renzi,Alfano e Verdini pochi anni fa sembrava fantascienza così come far votare assieme una legge sulle unioni civili,certo con lo stralcio della stepchild adoption inclusa che ad Alfano proprio non andava giù con buon pace degli adepti del family day(vedi anche:http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2016/02/lipocrisia-del-mondo-cattolico-nel.html ).
Mentre da un lato ci saranno più diritti per le coppie di fatto ora si apre un nuovo capitolo per quanto riguarda la tutela dei minori di una famiglia in un crescendo di ipotesi alcune delle quali fanno rabbrividire,ma ci sarà da argomentare su questo quando si passerà a proposte più concrete.
L'editoriale di Senza Soste(http://www.senzasoste.it/locale/unioni-civili-alfano-e-la-rivoluzione-contronatura )parla del voto di ieri passato dopo un paio di mesi dove si è parlato solo di quello spazzando via altre notizie come la guerra e le banche giusto in secondo e terzo piano,ed ora si creerà qualche altro spauracchio per poter continuare sottobanco azioni militari e decreti ad hoc per i soliti beneficiari noti.

Unioni civili: Alfano e la rivoluzione contronatura.

L’approvazione per decreto delle norme sulle unioni civili pone fine a un dissestato percorso parlamentare di questa materia. Probabilmente non pone fine a controversie, ricorsi alla corte costituzionale e magari anche referendum ma è altra questione. Il parlamento, nella sua interezza, è riuscito a stare due mesi su un tema sul quale si poteva brillantemente legiferare in pochissimi giorni. E questo mentre il sistema bancario rischia di crollare, c’è il rischio guerra alle porte e la crisi dei profughi può travolgere l’unione europea come la conosciamo (lo ha detto ufficialmente il commissario all’immigrazione Ue).
Ieri il Presidente della Repubblica ha riunito il Gran Consiglio di Difesa, emanato l’ok per le missioni segrete il Libia e i passi successivi, se necessari. Tutto, secondo le fonti presidenziali, grazie ad un voto del parlamento di novembre che permetterebbe questa procedura senza passare dall’aula. Ma ci siamo abituati, durante la guerra del Kosovo l’Italia di D’Alema bombardò la Serbia dal primo minuto ma la questione arrivò in parlamento, con calma e a giochi quasi fatti, una quarantina di giorni dopo. D’altronde di parlamentari incatenati davanti a Montecitorio affinchè si parli di guerra o di banche non se ne vedono. E così nella serata dopo il voto di fiducia sulle unioni civili, in una situazione tra le più gravi del dopoguerra, Alfano si faceva mandare in onda con dichiarazioni tipiche di chi è uscito dal bar avendo abusato di Martini bianco: “Abbiamo impedito che due uomini potessero avere un figlio”. Insomma, a dar retta a Alfano c’era da qualche parte un dottor Frankenstein della procreazione e lui ne ha impedito l’uscita dalla tana. Il tutto non solo per attibuirsi il merito di aver impedito una “rivoluzione antropologica contronatura” (frase senza alcun significato ma di sicuro effetto) ma anche per parare gli attacchi di tale Gandolfini, organizzatore del Family day al quale non va bene nemmeno la versione, quella si, Frankenstein delle unioni civili passata al senato con voto di fiducia.
Dal senato, poi vedremo nel dettaglio, esce infatti un Frankenstein delle unioni civili che ricuce due concezioni diverse, entrambi contenenti anime non dovrebbero convivere nello stesso corpo. Fornendo interpretazioni diverse, di segno opposto, per i futuri ricorsi sulla stessa legge. Da una parte infatti vi è l’impianto della legge che riconosce convivenza, mutuo soccorso e reversibilità. Dall’altra si toglie il concetto di fedeltà all’unione civile, non per adeguarsi ai tempi ma per declassare questo istituto rispetto al matrimonio, e soprattutto si toglie ogni riferimento alle adozioni. Cercando quindi di minare ciò che è stato appena riconosciuto. Già diversi piddini autorevoli (Zanda) hanno detto che di revisione “forse se ne riparlerà a fine legislatura” (come no) e così abbiamo una legge che interviene in materia di unione e solidarietà tra coppie senza regolare l’istituto delle adozioni. Il che, oltre ad essere discriminante nei confronti delle coppie (sposate) che questo istituto lo hanno regolato e protetto, è assolutamente demenziale. E’ come fare un nuovo codice della strada senza adeguare alla nuova situazione il ruolo delle assicurazioni, i sinistri automobilistici, la vendita di auto e i passaggi di proprietà (ci venga consentito l’esempio). Per poi dire “però da domani si circola”. Solo un Renzi che ha il grosso dell’elettorato tenuto in stato di nirvanica separazione rispetto al mondo reale, basta vedere i tg, e dei mercenari degni di lui, è capace di dire che “è stato fatto un passo avanti” assieme a “è una giornata storica”. Certo, dopo decenni di immobilismo è stato creato un Frankenstein, incubato per mesi, quando si poteva fare una legge seria in poco tempo. Un risultato del genere è sicuramente storico. Ma nella storia del demenziale politico e dei compromessi indecorosi. Si tratterà poi di capire i passaggi sulla reversibilità della pensione. Fino ad adesso si è parlato di adeguamento alle disposizioni del 2012 sull’età e il reddito dei contraenti unione civile. Diversi tecnici del Mef hanno già spiegato come l’evenutale impatto sui conti pubblici sarà veramente limitato (poche decine di mlioni di euro tra qualche anno su una spesa di decine di migliaia di milioni, come se una famiglia monoreddito comprasse a rate una macchinetta del caffè da pochi euro e la pagasse in un paio d’anni). Bisognerà però andare nel dettaglio della legge per come uscirà sulla Gazzetta ufficiale. Per capire se si saranno norme che possono entrare in conflitto con l’attuale istituto della reversibilità provocando, in generale, una dinamica di riduzione di quel tipo di prestazione pensionistica (recentemente attaccata da Poletti). Vedremo, di sicuro dal dottor Frankenstein della maggioranza che va da Renzi a Verdini c’è da aspettarsi di tutto.
La legge nel suo complesso, come sembra uscire dal senato, contiene due logiche. Una inclusiva l’altra discriminatoria. Compresibilimente ci sarà la corsa a usare la parte inclusiva ma il peso discriminatorio si farà sentire. Soprattutto per le adozioni. Anche perchè i ricorso la giudici per il riconoscimento delle adozioni, facendo valere le sentenze precedenti e magari la proria interpretazione della legge, rischia di porre in atto un’altra discriminazione. Quella tra chi il ricorso al giudice può permetterselo e chi no. Rimane poi il fatto, anche quello storico, che in nessun paese del pianeta la maggioranza che ha approvato una legge sulle unioni civili era composta di esponenti che parlavano pubblicamente di uomini contronatura. Avvilente, certo ma nelle situazioni in cui si impone il compromesso bisogna andare a vedere la natura del compromesso raggiunto. E questa natura è contronatura nel senso che una legge che regola le unioni civili e rinvia a un futuro indeterminato le adozioni, che sono un punto nodale di ogni unione, è un giocattolo rotto. La cui parte non rovinata viene agitata dal presidente del consiglio, e dai suoi ascari, come un regalo, facendo finta di nulla.
Ora l’Italia può affrontare banche, Libia, profughi e quanto regaleranno le prossime emergenze. Con queste truppe, qualsiasi cosa accada, farsa e disastro stanno nel novero delle certezze.
redazione, 26 febbreaio 2016

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