lunedì 20 settembre 2010

AVANTI CON I TAGLI DI BRUTTOMESSO

Nel giro di pochi mesi ecco un'altra ingiustificata interruzione di denaro per una manifestazione culturale che la giunta del sindaco di Crema Bruttomesso ha negato,e stavolta parliamo della kermesse tra le più importanti non solo in Italia"Dadi.com"specializzata nell'aggregare migliaia di appassionati di giochi di ruolo e di wargames.
Dopo il caso di Artshot tenutosi lo stesso grazie all'attivazione di numerose persone ecco che chi di dovere non ha voluto elargire i diecimila euro necessari per la realizzazione dell'evento(già dimezzati lo scorso anno)e le parole dell'ideatore Lorenzo Sartori fanno pensare proprio che la prossima edizione di Dadi.com si terrà(se nel poco tempo rimasto si riuscirà ad organizzarsi)in un altro luogo che non sia la capitale della Repubblica del Tortello.
E mentre centinaia di migliaia di euro verranno stanziati per l'illuminazione di Piazza Duomo ecco che non si trovano nemmeno i 5ooo euro questuati la passata stagione,i grandi lampi di genio di Bruttomesso e dei suoi scagnozzi che litigano sempre ma soni ancora incollati ai loro scranni mentre fan tanto per promuovere il turismo a Crema e stroncano sul nascere un'ottima possibilità di riuscire a portare il nome della città(e non solo visto gli introiti che Dadi.com ha sempre portato)al di fuori della Lombardia e dell'Italia.
Di seguito sempre tratti dal sito"Crema online"a firma di Riccardo Cremonesi e della redazione gli interventi di Giacomo Fedele,un dirigente di una nota casa di giochi di ruolo,poi l'intervento di Lorenzo Sartori e per finire uno di Attilio Galmozzi.

Dadi.com. Giacomo Fedele, della 'The Camelot Company', una delle maggiori case produttrici di giochi di ruolo, ha scritto una durissima lettera al sindaco di Crema.

Crema - "Gentile Sindaco, ho ricevuto con disappunto la notizia che quest'anno la manifestazione in oggetto, non si terrà per, a dire da quanto riportato dai giornali, mancanza di volontà politica nel sostenerla. In breve, per l'impossibilità da parte del comune di supportarla con i 10.000,00 € necessari od almeno con i 5.000,00 erogati lo scorso anno". Così si apre la lettera inviata ieri al sindaco di Crema Bruno Bruttomesso da Giacomo Fedele, dirigente della The Camelot company, una delle maggiori case produttrici italiane di giochi di ruolo.

"Importo ridicolo"
"Mi spiace - si legge nella missiva - che le casse comunali siano ridotte in un simile stato di indigenza anche perché, pur essendo la mia una delle principali ditte italiane del settore ed essendo per noi la cifra di cui stiamo parlando di poco superiore a ciò che mediamente spendiamo nei tre giorni di presenza tra vitto, alloggio e spese accessorie, ritengo che il suo importo sia semplicemente ridicolo per un comune specie considerando la ricaduta economica che esso provoca sulle attività commerciali residenti nel vostro comune".

La stoccata politica
Ma è nella considerazione prettamente politica che Fedele tira una dura stoccata all’amministrazione cremasca: “in qualità di elettore del PdL mi rendo conto di come e perché molte persone decidano di cambiare bandiera e tornare a votare per la sinistra ed spero comprenderà come sia difficile per me esimermi dal dare il massimo risalto alla decisione della forza politica che lei rappresenta e consigliare a tutti i miei contatti, sia residenti all'interno del suo collegio elettorale che in altri di rivolgere le loro preferenze politiche ad altre realtà, solitamente più disposte a supportare manifestazioni culturali ed economiche”.

FILES ALLEGATI:
La lettera indirizzata al sindaco Bruttomesso sul taglio di Dadi.com 2010
Annullata l'edizione 2010 di Dadi.com, la manifestazione dedicata ai wargame. L'amministrazione comunale ha tagliato i fondi, l'amarezza di Lorenzo Sartori.

Crema - “DADI.COM, il più importante evento nazionale dedicato al mondo dei soldatini e uno dei più importanti festival nazionali dedicati al gioco quest'anno non si terrà”. A darne notizia, attraverso una nota ufficiale, Lorenzo Sartori, ideatore ed organizzatore della manifestazione. “Dopo 10 anni – scrive Sartori - l'Assessorato alla Cultura di Crema non ha più i fondi (poco più di 10 mila euro) per coprire i costi organizzativi di una manifestazione tra le più importati per la vita culturale della città, l'unica capace di richiamare visitatori da tutta Italia e anche dall'estero (circa 7000 presenze a edizione)”.

Risalto nazionale
Secondo l'organizzatore Dadi.com è “l'unica in grado di ottenere ampia attenzione di testate come Canale 5, Rai3, Corriere della Sera, La Repubblica, Il Giornale, Il Giorno, Avvenire, Radio Rai 2, Radio 24, per non parlare dell'ampia copertura della stampa locale, che da sempre ha seguito con interesse l'evolversi della due giorni di gioco cremasca”.

L'indotto
“Crema perde DADI.COM perché non trova 10.000 euro per organizzare l’evento. Un budget ridicolo rispetto a quello di eventi con cui DADI.COM si confronta a livello nazionale ed europeo, soldi con cui non si mette nemmeno in piedi un mediocre spettacolo di fuochi d'artificio. Eppure DADI.COM non mandava in fumo 10 mila euro in pochi minuti, ma generava alla città un indotto turistico di almeno 90 mila euro, quindi un ritorno economico nove volte superiore all'investimento. Già dallo scorso anno il contributo era stato dimezzato: un taglio comunicato a soli due mesi dall'evento che è costato non poco in termini economici all'organizzazione, che tuttavia è stata ripagata da un decima edizione di grande successo”.

“Scelta dolorosa”
“Appena è trapelata la notizia che DADI.COM 2010 sarebbe stato a rischio, il mondo del wargame si è subito mobilitato animando forum e siti di settore e offrendo diverse proposte agli organizzatori per ospitare DADI.COM in un’altra città. Una scelta dolorosa – conclude Sartori - per chi, cremasco come me ha portato avanti per 10 anni un progetto che ha fatto di Crema la capitale di un mondo, ma forse una scelta necessaria per dare continuità a DADI.COM, che in Italia è punto di riferimento di un intero settore”.


Dadi.com, intervento di Galmozzi, SeL: "Dal Comune negato il finanziamento ad una manifestazione d'eccellenza ma sperperato denaro per palcoscenici indecorosi".

Crema - "Non sappiamo se sia stato per miopia politica o una scelta premeditata: sicuramente Dadi.com non si farà. Dopo 10 anni e migliaia di presenze, Dadi.com scrive per quest'anno la parola Game Over". Così Attilio Galmozzi, Sinistra Ecologia Libertà.

Finanziamento negato
"Dieci mila euro: tanto gli organizzatori hanno richiesto all'Amministrazione per preparare l'evento, che richiamava appassionati da tutta l'Italia e che produceva negli anni passati almeno 9-10 volte in termini di valore indotto in città, per attività commerciali, alberghiere. Quest'anno la Giunta ha negato 10 mila euro e la rassegna ha chiuso i battenti".

Sperperi e palcoscenici indecorosi
"Una rassegna prodotta in loco, grazie alla passione degli organizzatori, fiore all'occhiello per la città, che s'è guadagnata per originalità e particolarità le prime pagine dei TG nazionali. Uccisa da un'Amministrazione che ha preferito sperperare denaro pubblico per palcoscenici indecorosi, rassegne partecipate da quattro gatti come CremArena, deludente kermesse costata un sacco di soldi e che ha prodotto un impatto pressoché impercettibile e spettacoli di dubbio valore".

Luci da un milione
"Però - conclude Galmozzi - chissà perché quando si tratta di buttare un milione di euro per le luci del Duomo nessun assessore piange miseria".

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