mercoledì 3 marzo 2021

CREMA ED IL GRAVE PROBLEMA DEL VERDE PUBBLICO

A Crema se ne parla da settimane se non da anni facendo riferimento a Via Bacchetta e al tanto discusso taglio di imponenti bagolari(vedi:www.conalpa.it/la-strage-dei-bagolari-in-via-bacchetta-a-crema )della controversa gestione del verde cittadino.
Negli ultimi periodi in molte zone della città si è visto un indiscriminato abbattimento di alberi in alcuni casi anche secolari che ha lasciato perplessi molti concittadini a parte l'amministrazione che dietro l'inderogabile sicurezza dei cittadini ha abbattuto centinaia di piante molte delle quali sane e che però potevano creare ostacolo a parcheggi,a privati,o tanto che ci siamo facciamo tabula rasa.
L'articolo proposto(hwww.cremaonline.it/politica )parla di una presa in giro in quanto si decanta Crema come una città che ha un "verde giovane e ricco" e nel ricordo recente c'è il taglio di numerosi alberi presso il Parco(ormai ex)Bonaldi molti dei quali si vedono sani,46 in totale con ben 40 robinie definite oltre che pericolose anche "infestanti cresciute spontaneamente" e chiunque passi dai Sabbioni ha visto questo spettacolo di orrore passando dal Viale Europa ed entrandovi.
Nel progetto illustrato in Comune ci si è dati tante pacche sulle spalle tra vari assessori e il curatore che come tutti i professionisti può svolgere un eccellente o un disastroso lavoro,propenderei per la seconda ipotesi,promettendo di piantumare molte zone devastate dalla cieca incompetenza e parandosi le chiappe dietro la sicurezza dei cittadini(e poi se un albero ahilui non è alto almeno 10 metri non è "monumentale" quindi non meritevole di cura ed attenzione).
Nell'ultimo caso dei Sabbioni il tutto è avvenuto nel massimo riserbo,da nascundù come si dice qui,e da un giorno all'altro ci si è trovati con quello descritto sopra anche per evitare polemiche come nel caso di Via Bacchetta.
La giunta a maggioranza Pd,il partito contro il consumo del suolo,quello dell'ecologia e dell'ambiente, che forse non sa che parlare di questo senza la lotta di classe è solamente giardinaggio(cit.),sta facendo scempio della città sia in materia di nuove costruzioni che di gestione di ecomostri o di intere aree industriali lasciate abbandonate e altri edifici di importanza strategica che sono senza futuro,chiunque abiti o bazzichi in città sa di cosa parlo.
Oggi che è la giornata mondiale della fauna selvatica creata dall'Onu otto anni fa,il WWF l'ha dedicata all'habitat e alle foreste,al patrimonio silvestre e arboreo mondiale cui penso che pure Crema faccia parte e non troverei strano che personaggi citati nell'articolo nelle bacheche dei loro profili social mettano messaggi peace & love riguardo la Terra mentre nel loro piccolo contribuiscono a devastarla.
Per concludere recentemente nell'ambito dei Luoghi del cuore Fai(Fondo ambiente italiano)i Giardini pubblici di Crema sono stati votati da centinaia di persone tanto da arrivare all'84° posto su tutto il territorio nazionale,ed il comitato per la difesa dei giardini stessi ha chiesto un incontro con l'amministrazione comunale per la tutela ed il recupero(anche qui ci sono stati molti tagli nel corso degli ultimi tempi)...gli alberi si stanno toccando le radici!

'Il verde di Crema è giovane e ricco': i risultati del primo censimento informatizzato.

Sono 5002 per 110 diverse specie arboree, gli alberi analizzati e censiti attraverso il Censimento informatizzato e verifica delle condizioni fitopatologiche e di stabilità del patrimonio arboreo della città di Crema. Lo strumento, realizzato in conformità alle indicazioni e alle specifiche contenute nei nuovi Criteri ambientali minimi (Cam) per il servizio di gestione del verde pubblico, è stato elaborato dallo studio Arboricoltura per conto della società L’Ulivo e presentato oggi in conferenza stampa. Secondo quanto emerso dal lavoro, iniziato nel 2018, sono 238 gli alberi da abbattere, 428 quelli da monitorare, 3704 in buona salute, 632 quelli da definire.

Alberi abbattuti

“Il patrimonio arboreo della città di Crema è costituito per lo più da piante giovani” spiega il curatore del progetto Andrea Pellegatta, presidente della Società italiana di Arboricultura. “Quanto agli alberi abbattuti o da abbattere si tratta per lo più di piante secche o gravemente deperite (215), solo 23 destano in condizioni precarie di stabilità. A questa conclusione si è giunti mediante indagini strumentali che rendono oggettiva la valutazione”. Quarantasei degli alberi abbattuti si trovavano presso il parco Bonaldi. “ Erano Robinia pseudoacacia, una specie infestante cresciuta spontaneamente, presentavano funghi e costituivano un vero pericolo”. Il 60 per cento degli alberi abbattuti presenta un'altezza inferiore ai 10 metri “non si tratta di alberi monumentali”.

L'importanza del verde

Sulla base di questi dati, si potrà ora procedere ad una pianificazione degli interventi. “Lo scopo di questo lavoro non è solo quello di etichettare secondo un sistema brevettato gli alberi della città, ma è soprattutto quello di  aiutare nella pianificazione oggettiva degli interventi di cura del verde”. Bisogna anzitutto tenere presente che “il verde non è solo un elemento decorativo, ma una risorsa indispensabile per le città”. Secondo recenti studi “per ogni euro speso per gli alberi tre tornano in termini di benefici”. Resta, dunque, importante focalizzarsi sul rinnovo. “La compensazione non deve essere solo numerica, ma pure valutata su fattori ambientali”.

Pianificare e rinnovare

Sul punto è intervenuto anche l'assessore all'ambiente Matteo Gramignoli: “ da questo enorme lavoro abbiamo imparato molto e continueremo a farlo. Ora sappiamo che, secondo importanti studi, un patrimonio pubblico verde dovrebbe essere sostituito per il tre per cento annuo. Dal mese di marzo cominceremo a ripiantumare 100 alberi in viale Santa Maria (70 alberi) al Parco Bonaldi ed eventualmente anche in via Indipendenza. Quest’autunno sono previsti interventi più diffusi in città”. Focalizzati sull'importanza della pianificazione gli interventi di Cinzia Fontana e Fabio Bergamaschi. Secondo Fontana “oggi pianificare vuol dire promuovere un approccio integrato: tenere assieme la conoscenza, per decidere oggettivamente, con la direzione, intervenire grazie alla mappatura dell’area verde nei prossimi anni in base a quanto già previsto dal Pgt”. Bergamaschi ha elogiato l'utilità di questo nuovo strumento, anche se “le decisioni prese in precedenza non sono state assunte in modo irrazionale”. Agli alberi censiti in questa occasione vanno aggiunti 482 alberi cimiteriali già analizzati con precedente e autonomo censimento: solo sei di questi sono da abbattere.

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