'Il verde di Crema è giovane e ricco': i risultati del primo censimento informatizzato.
Sono 5002 per 110 diverse specie arboree, gli alberi analizzati e censiti attraverso il Censimento informatizzato e verifica delle condizioni fitopatologiche e di stabilità del patrimonio arboreo della città di Crema. Lo strumento, realizzato in conformità alle indicazioni e alle specifiche contenute nei nuovi Criteri ambientali minimi (Cam) per il servizio di gestione del verde pubblico, è stato elaborato dallo studio Arboricoltura per conto della società L’Ulivo e presentato oggi in conferenza stampa. Secondo quanto emerso dal lavoro, iniziato nel 2018, sono 238 gli alberi da abbattere, 428 quelli da monitorare, 3704 in buona salute, 632 quelli da definire.
Alberi abbattuti
“Il patrimonio arboreo della città di Crema è costituito per lo più da piante giovani” spiega il curatore del progetto Andrea Pellegatta, presidente della Società italiana di Arboricultura. “Quanto agli alberi abbattuti o da abbattere si tratta per lo più di piante secche o gravemente deperite (215), solo 23 destano in condizioni precarie di stabilità. A questa conclusione si è giunti mediante indagini strumentali che rendono oggettiva la valutazione”. Quarantasei degli alberi abbattuti si trovavano presso il parco Bonaldi. “ Erano Robinia pseudoacacia, una specie infestante cresciuta spontaneamente, presentavano funghi e costituivano un vero pericolo”. Il 60 per cento degli alberi abbattuti presenta un'altezza inferiore ai 10 metri “non si tratta di alberi monumentali”.
L'importanza del verde
Sulla base di questi dati, si potrà ora procedere ad una pianificazione degli interventi. “Lo scopo di questo lavoro non è solo quello di etichettare secondo un sistema brevettato gli alberi della città, ma è soprattutto quello di aiutare nella pianificazione oggettiva degli interventi di cura del verde”. Bisogna anzitutto tenere presente che “il verde non è solo un elemento decorativo, ma una risorsa indispensabile per le città”. Secondo recenti studi “per ogni euro speso per gli alberi tre tornano in termini di benefici”. Resta, dunque, importante focalizzarsi sul rinnovo. “La compensazione non deve essere solo numerica, ma pure valutata su fattori ambientali”.
Pianificare e rinnovare
Sul punto è intervenuto anche l'assessore all'ambiente Matteo Gramignoli: “ da questo enorme lavoro abbiamo imparato molto e continueremo a farlo. Ora sappiamo che, secondo importanti studi, un patrimonio pubblico verde dovrebbe essere sostituito per il tre per cento annuo. Dal mese di marzo cominceremo a ripiantumare 100 alberi in viale Santa Maria (70 alberi) al Parco Bonaldi ed eventualmente anche in via Indipendenza. Quest’autunno sono previsti interventi più diffusi in città”. Focalizzati sull'importanza della pianificazione gli interventi di Cinzia Fontana e Fabio Bergamaschi. Secondo Fontana “oggi pianificare vuol dire promuovere un approccio integrato: tenere assieme la conoscenza, per decidere oggettivamente, con la direzione, intervenire grazie alla mappatura dell’area verde nei prossimi anni in base a quanto già previsto dal Pgt”. Bergamaschi ha elogiato l'utilità di questo nuovo strumento, anche se “le decisioni prese in precedenza non sono state assunte in modo irrazionale”. Agli alberi censiti in questa occasione vanno aggiunti 482 alberi cimiteriali già analizzati con precedente e autonomo censimento: solo sei di questi sono da abbattere.
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