venerdì 9 ottobre 2020

FINALMENTE PADRE GIGI MACCALLI LIBERO

Finalmente dopo poco più di due anni di prigionia da parte di ambienti dell'estremismo islamico Padre Gigi Maccalli assieme a Nicola Chiacchio,Sophie Petronin e Soumalia Cisse sono stati liberati in un'unica azione dietro la scarcerazione di cento miliziani di un gruppo terrorista sempre legati all'Isis(vedi:comune-info.net la-sabbia-e-la-liberta-di-pierluigi ).
Tutte e quattro con diverse storie alle spalle e diverse tipologie di sequestro,ma tutti finalmente liberati nel Mali:Gigi Maccalli(madn una-speranza-per-padre-gigi-maccalli-e nicola chiacchio )era stato rapito in Niger e prima del marzo di quest'anno non si erano avute notizie del suo stato,ma finalmente grazie alla mediazione francese(anche se Di Maio si è già autoincoronato come protagonista della vicenda)ora potrà tornare in Italia e quasi certamente ripartire per le terre che lo hanno visto operare negli ultimi anni.

La sabbia e la libertà di Pierluigi.

di Mauro Armanino 

Sono stati liberati in Mali Pierluigi Maccalli e Nicola Chiacchio, anzi sono già arrivati a Ciampino. Padre Gigi, missionario in un villaggio del Niger, era stato sequestrato da un gruppo di uomini armati poco più di due anni fa. Mauro Armanino, anche lui missionario a Niamey, celebra il ritorno della libertà e del sorriso sulla bocca dell’amico con un testo breve, come sempre assai lontano dalla retorica ma ricco di un’intensità speciale, pari alla gioia provata.


La sabbia la sa lunga. Ha i suoi tempi che non quadrano con le comuni attese dei mortali, legati come sono allo scorrere dei giorni e delle ore. Lei sa quando è il momento di muovere la storia. Un cambio di governo, i militari al comando, trattative in atto probabilmente in segreto, un ruolo probabile di regia francese ed ecco che accade lo scambio. Prigionieri di sabbia per prigionieri di sabbia.

Una libertà che arriva di notte, come il suo rapimento e d’improvviso si apre un futuro rimasto imbavagliato per anni. Persi, trovati, abbandonati, arrestati, deportati, coltivati e rimasti sospesi per anni, gli anni. In cambio di altri prigionieri, innocenti o assassini di altri per la loro libertà. 

C’è sempre un prezzo da pagare. Pierluigi tornerà libero col tempo e con la sabbia che in questi due anni l’ha fedelmente accompagnato come non mai nella sua vita. Potrà muoversi, pensare, ‘sguardare’ la sua vita come non mai prima. Fragile e immensa e vulnerabile come un grembo che si lascia attraversare da uno sconosciuto. Una vita da imparare di nuovo, come un alfabeto scritto sulla sabbia le cui lettere il vento sposta danzando. 

Scrivere la parola libertà è pur sempre l’avventura più grande che possa accadere nella storia di un uomo. Poi, in silenzio, le lettere di questa parola si cancelleranno perché sono anch’esse di sabbia. E allora Pierluigi, ostinato come sempre, aprirà la sua bocca e gli occhi, ad un sorriso.

Niamey, 8 ottobre 2020

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