sabato 15 dicembre 2018

IMPRENDITORI ASSASSINI


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Questo non è il primo caso e purtroppo nemmeno l'ultimo di un lavoratore in nero ucciso ed abbandonato,capita soprattutto nel mondo dell'edilizia ed in quello dell'agricoltura,e la fine del giovane moldavo Vitali Mordari è frutto dello schiavismo e del capitalismo imprenditoriale che sfrutta in questo caso fino alla morte i lavoratori.
Nel ricco nord est ecco che un imprenditore senza scrupoli viene avvisato del grave infortunio dell'operaio che ha avuto la testa colpita da un cavo tranciato di una piccola teleferica usata per trasportare il legname.
Ancora agonizzante è stato spostato di qualche centinaio di metri dal luogo dell'incidente e avvenuto il suo ritrovamento da subito si è capito che qualcosa non andava:infatti in poche ore il padrone assassino viene riconosciuto come responsabile della morte ma non è finito in carcere essendo stato denunciato per omicidio colposo e truffa.
Una vergogna che forse rimarrà tale grazie alla politica di sfruttamento aumentata paurosamente col decreto Salvini che nei prossimi mesi farà aumentare il numero di clandestini e di conseguenza sia un possibile incremento di criminalità ed un sicuro più ampio sfruttamento di questi disperati disposti a fare di tutto in cambio di pochi Euro.
Articolo di Contropiano:litalia-dellorrore-imprenditore .

L’Italia dell’orrore. Imprenditore schiavista butta nel burrone il corpo del lavoratore ucciso.

di  Giorgio Cremaschi (Potere al Popolo) 
Una storia di ferocia imprenditoriale, di quel mondo che sicuramente fa parte dell’Italia che piace al leghista Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del consiglio.

Un padrone di Belluno assumeva clandestini in nero per tagliare i boschi nel trentino e uno di loro é stato ucciso dall’ennesimo incidente sul lavoro per mancanza di sicurezza. A questa feroce normalità quotidiana il padrone ha poi aggiunto la sua lurida infamia: per nascondere le sue responsabilità ha buttato il corpo del povero operaio morto in un dirupo.

Vitali Mordari ha concluso così la sua giovane vita, ucciso e poi gettato via come un ramo secco. Se questo è un uomo.

Questo porco padrone alla fine è stato scoperto, però é stato solo denunciato a piede libero, per omicidio colposo e truffa. Eh no! questo è un assassino che ha nascosto il cadavere della vittima del suo sfruttamento schiavista, questo imprenditore andava messo in galera.

Ma la realtà é che nell’Italia di oggi la ricerca del massimo profitto giustifica tutto, anche infierire sul povero corpo di una persona uccisa sul lavoro. E anche i magistrati finiscono per far propria questa vergognosa attenuante di mercato; e così derubricano questo delitto orrendo, come se fosse un incidente stradale senza assicurazione.

Non troverete traccia di questo assassinio nella fiera degli orrori ospitata sui social del ministro Salvini, questa é riservata solo a chi ha la pelle scura. Il delitto contro un immigrato di un bianco, in più veneto, in più imprenditore, non rientra certo in ciò su cui il leader leghista è solito urlare. E poi il Decreto Sicurezza non solo ignora la prima sicurezza violata in Italia, quella sul lavoro, ma alimenta lo schiavismo.

Decine di migliaia di migranti diventeranno clandestini grazie a quel decreto e quindi padroni come l’assassinio dei boschi di Trento avranno altre persone da sfruttare con il ricatto: o fai lo schiavo o ti denuncio. Ricatto che sicuramente sarà stato esercitato anche sui compagni del povero boscaiolo ucciso. Per farli tacere.

Alla fine grazie al Decreto Salvini padroni della peggior specie potranno continuate a fare gl imprenditori nel solo modo che conoscono: quello schiavista. E sicuramente di questo lurido regalo mostreranno riconoscenza elettorale.

Questa è l’Italia che non ci piace, anzi ci fa orrore.

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