domenica 11 novembre 2018

TAV:LO SVILUPPO E IL PROGRESSO MADE IN 'NDRANGHETA


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Ieri c'è stata la grande mobilitazione del movimento Si Tav,per il presunto ed autoreferenziato progresso e sviluppo,e c'erano assieme i soliti affiliati Pd e Forza Italia(uniti anche oggi per privatizzare il trasporto pubblico a Roma),ma anche gli industriali,la 'ndrangheta,la Lega e i sindacati(articolo di Contropiano:movimento-si-tav-lo-promuove-pure-la-ndragheta ).
Un calderone vergognoso cui è stato dato parecchio risalto mediatico nonostante gli stessi attivisti non è che siano poi stati così tanti e anche per il fatto che questo movimento a favore dello scempio di un territorio siano stati assoldati dalla mafia calabrese,e così come la storia c'insegna ecco che quando si parla di grandi opere la criminalità organizzata,complici politici assecondanti e corrotti,ci arriva a piè pari(madn ennesimi-arresti-per-le-grandi-opere ).

Movimento sì Tav? Lo promuove pure la ‘ndrangheta.

di  Redazione Contropiano 
Che la ‘ndrangheta e altre mafie siano sempre state mooolto interessate ai lavori per le “grandi opere infrastrutturali” non è un segreto. Decine di inchieste, nel dopoguerra, hanno certificato che dove ci sono sbancamenti, ruspe, piloni e trasporto materiali – insomma: nelle “grandi opere” – le cosche infilano sempre le mani. E sempre negli stessi modi. Ossia tramite amministratori locali, nazionali, funzionari, partiti di destra e “democratici”, ecc.

Adesso veniamo a sapere che le cosche promuovono anche “movimenti politici”, sfruttando esattamente lo stesso personale che deve garantire loro appalti e subappalti. Movimenti “sì tav”, ovviamente, proprio come quelli che a Torino sono scesi in piazza per sostenere l’inutile sventramento della Val Susa, con pubblica apparizione di dirigenti Pd, Pdl, qualche leghista e naturalmente “imprenditori apolitici” (di quelli che pagano chiunque governi, per capirsi).

La notizia viene dai magistrati che stanno indagando sui subappalti della Tav per il “terzo valico”, tra Piemonte e Liguria. E agli atti risultano anche intercettazioni tra affiliati al clan calabrese Raso-Gullace-Albanese, originario di Cittanova. Oltre alle solite chiacchiere su come arraffare pezzi di finanziamenti pubblici tramite amici degli amici, c’è la rivelazione: “Guarda che sto facendo un movimento: Sì Tav!”, dice tal Francesco Sofio allo zio Orlando, impaziente e incazzato con “i politici” che tardano a dare seguito alle promesse, che “intascano i nostri voti” e poi si negano al telefono.

Una novità, questa della “’ndrangheta movimentista”, pienamente confermata dall’ordinanza del gip Barbara Bennato, costretta a sottolineare il ruolo positivo – di contrasto all’opera e dunque anche della malavita nella sua scia – del Movimento No Tav locale: “Sfruttando il difficile inizio dei lavori, ostacolato dalle iniziative intraprese dal comitato No Tav per il Terzo Valico, oltre che dai ricorsi alla giustizia amministrativa contro i provvedimenti di esproprio dei terreni interessati dai costituendi cantieri,  Sofio Orlando, oltre a impegnarsi ‘politicamente’ per infiltrarsi nei lavori relativi all’infrastruttura, si è schierato a favore del movimento Sì Tav per accelerare l’inizio dei lavori”.

Al centro della vicenda si colloca tal Libero Pica, “consigliere comunale Pdl di Novi Ligure nonché dipendente della ditta ‘Itinera spa’, sedente a Tortona, operante nel settore dell’edilizia industriale e stradale, con numerose partecipazioni in altre aziende, collegata al consorzio Co.Ci.V. general contractor per la costruzione del Terzo Valico”. L’azienda Itinera ora si difende definendolo “solo un fattorino”, per giunta immediatamente licenzito. Ma ci vuol poco a ripulirsi così, dopo che l’indagine ormai è arrivata a destinazione con la accolta delle prove.

Il fatto decisivo per noi resta quello evidenziato: il tentativo di inventarsi un “movimento sì tav” – come quello che sta giostrando per Torino stamattina – non può che far felici certi interessi inconfessabili, fino e oltre il limite delle mafie. Pdl, Pd e Lega dovrebbero saperlo bene…

In fondo il movimento No Tav lo dice fin dall’inizio. E anche molte altre inchieste gli hanno dato – involontariamente, certo, e anche controvoglia – dato ragione. Con qualche interessante “coinvolgimento” di alcuni dei peggiori esempi di “sì tav” antemarcia…

Qualche link per rinfrescare la memoria:

http://www.nuovasocieta.it/tav-e-ndrangheta-i-ros-inguaiano-esposito-il-senatore-non-ho-ricevuto-avvisi-di-garanzia/

https://www.linkiesta.it/it/article/2012/03/01/no-tav-il-leader-alberto-perino-denuncia-minacciato-dalla-ndrangheta/5366/

https://www.ilblogdellestelle.it/2016/07/ndrangheta_ad_a.html

https://www.lastampa.it/2015/09/25/cronaca/esposito-favor-la-ndrangheta-per-partecipare-alla-tav-KaK5PVS6PskY92gYjoXjvM/pagina.html

http://www.notav.info/post/tav-aderenze-politiche-di-imprenditore-coinvolto-in-processo-per-mafia-per-lui-interventi-del-senatore-esposito/

http://contropiano.org/news/politica-news/2014/07/04/ndrangheta-procura-e-stampa-tutti-contro-i-no-tav-025052

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