martedì 28 novembre 2017

IL CHE,MIO FRATELLO

Nell'importante cornice del centro congressi di Bergamo la scorsa domenica si è tenuta la presentazione del libro di Juan Martìn Guevara edito in Italia da Giunti"Il Che,mio fratello",che racconta la figura che rappresenta l'archetipo del rivoluzionario dello scorso secolo,un'icona tra mito e leggenda che ha contribuito a cambiare il corso della storia.
Il fratello minore,che assieme agli altri dopo la morte del Che avevano stretto un patto per non parlare pubblicamente di lui,ha sciolto tale accordo nel 2009 in quanto nel corso degli anni(questo è il cinquantesimo dalla sua dipartita:madn il-che-sempre-dattualita )la sua storia è stata sviscerata più volte con biografie più o meno attinenti ad una verità troppe volte ribaltata.
Come l'origine della sua famiglia che alcuni danno per essere ricca propriamente dell'alta borghesia,nel novero del ristretto numero dell'oligarchia dei possidenti terrieri,fatto più volte negato dall'autore che precisa la natura nomade della famiglia che continuava a spostarsi in Argentina,dove ad ogni città nasceva un nuovo componente,vivendo sempre in affitto precisando senza aver posseduto nemmeno un pezzo di terra.
Questi dettagli,oltre ad essere stati forniti dalla sua reale esistenza,sono stati corroborati dalle frequenti missive che"Ernestito"spediva durante i suoi primi viaggi in tutto il subcontinente americano,soprattutto quello in sella alla Poderosa col suo amico Alberto Granado che però si era concluso presto in Cile.
Nonostante la differenza di quindici anni in meno di Ernesto,Juan Martìn tiene ben vivo in se il ricordo del fratello e ne traccia un profilo privato e familiare togliendolo dal piedistallo della storia,riuscendo a fornire tre tratti caratteriali distintivi.
Il primo è l'ironia che lo ha contraddistinto sin da bambino,dai primi tempi in cui divorava letteralmente i libri in quanto costretto tanto tempo in casa per la cagionevole salute anche se non perdeva tempo per giocare a rugby o uscire per strada,un modo di affrontare la vita col sorriso non prendendosi mai troppo sul serio.
Altro tratto del Che era la sua tenacia che spesso sfociava in una testardaggine che contribuiva a fargli raggiungere i suoi scopi superando difficoltà apparentemente insormontabili,un essere sempre in prima linea che era sia un suo pregio che anche un difetto.
La sua criticità verso gli altri ma anche verso se stesso era un'altra peculiarità del suo essere:questo era l'eredità del carattere materno preciso e puntiglioso che ben si fondeva nel Che con l'indole da sognatore del padre che era un'artista,caricaturista,pittore e amante della poesia.
La serata,un evento nel contesto del Bergamo Festival-Fare la Pace,è stata introdotta dalla coordinatrice generale e collaboratrice alla direzione Chiara Boffelli mentre la traduttrice Maria Bruzzone ha permesso a chi non ha la dimestichezza con il castigliano di poter capire appieno quello che Juan Martìn,persona affabile,sorridente e spiritosa,ha descritto fornendo numerosi aneddoti,ricordi e curiosità,davanti ad una sala piena di gente attenta.
Un bel periodo di tempo trascorso parlando di un libro che a breve leggerò,scritto con l'aiuto della giornalista francese Armelle Vincent,che spedì la bozza con più di trecento pagine del lavoro all'autore che però non sapeva il francese,che fidandosi rispose che l'importante era aver scritto il vero e senza errori di ortografia!
Nel finale dell'incontro ci sono state domande da parte del pubblico incentrate soprattutto sull'importanza del Che nella liberazione di Cuba e sul legame con Fidel Castro,ma anche sulla sua morte e sui presunti tradimenti che ne hanno portato all'uccisione.
Più volte Juan Martìn ha sottolineato che la presenza del Che nel cuore ancora di milioni di persone è dovuta al fatto che tante cose per cui ha combattuto ancora non si sono avverate o almeno in parte,e la realizzazione di ciò per cui ha lottato tutta la vita fino alla morte spettano ancora alle generazioni future che vedono in Ernestito un esempio ed un maestro con il suo messaggio sia di teoria che di vita.

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