martedì 10 ottobre 2017

ASKAPENA 30 URTE

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La splendida giornata di sabato scorso a Berriozar a pochi minuti dal centro di Iruña ha sancito la celebrazione del trentesimo anniversario di Askapena,che non è stata meramente un autoincensarsi ma che è stato un evento che non è per nulla un punto di arrivo ma un momento di riflessione,di confronto e di festa nel rinnovo dell'internazionalismo che è e sarà il principale motore che anima questa organizzazione che è stata recentemente sull'orlo dell'illegalizzazione permanente(vedi:madn il-compleanno-di-askapena ).
Un sabato speciale cominciato con balli e la presenza di Porrotx,un pagliaccio molto conosciuto e amato dai bambini,il tutto collocato in piazza Euskal Herria che per l'occasione presentava stand informativi e di propaganda.
Nella vicina scuola della musica si è avuto l'atto politico molto toccante in certe occasioni,un riuscito mix di interventi,filmati,balli e musica che hanno visto susseguirsi sul palco le varie realtà che compongono Askapena.
I filmati prettamente politici hanno mostrato le disumanità accadute nel corso del secolo scorso,da Gernika a Hiroshima passando per le guerre mediorientali ed asiatiche,c'è stato il famoso discorso di Castro all'Onu dopodiché si è reso omaggio al movimento femminista e a figure di donne che hanno inciso permanentemente nella storia come Angela Davis,Eva Forest e Rosa Luxemburg.
Poi è stata la volta del discorso del compagno Walter,che mano a mano che parlava ha invitato sul palco i fondatori di Askapena,gli attuali dirigenti,i compagni incarcerati assieme a quelli che si sono fatti in quattro(rischiando parecchio)per poterli liberare con alla fine le nuove leve.
Quindi è stata la volta delle varie associazioni di Euskal Herriaren lagunak provenienti da tutta Europa con le loro bandiere di tutti i popoli in lotta,che hanno ribadito l'importanza della solidarietà tra la gente di differente cultura e lingua,in quanto tutto quello che si da poi torna indietro e crea un legame indissolubile che nelle terre basche è un fatto quotidiano.
L'atto politico è terminato con la partecipazione di due organizzatori della giornata con un intervento interamente in euskara,quindi non è che si sia capito molto ma il senso e l'accoramento delle loro parole lo si sono capite benissimo così come l'attaccamento a Euskal Herria non solo da parte del popolo basco ma anche delle varie realtà del resto dell'Europa a partire da altri luoghi spagnoli:il momento finale con l'Internazionale e l'inno basco sono stati tra quelli più intensi.
Tornati in piazza ci sono stati giochi tipici baschi,come il salto con l'asta utilizzando un forcone ed un sacco pieno di fieno,il taglio dei tronchi con l'ascia e la sega,varie corse con pesi e tipo staffetta e alla fine il tiro alla fune dove la rappresentativa italo-occitana si è dovuta inchinare al potere basco.
Tutti poi dietro all'elektrotxaranga alla vicina Ilargi pista dove si è tenuta la comida popular dove più di cinquecento persone allietate dal funambolico Pantxo hanno mangiato e bevuto(soprattutto)in un clima di festa e di cordialità.
A margine di ciò c'è stata la riunione riservata solo ai componenti di Askapena e delle organizzazioni spagnole ed europee intervenute mentre gli altri sentivano la band itinerante che guidava tutti attraverso la cittadina per poi ritrovarsi dove si è pranzato per l'omaggio a Che Guevara per poi cominciare la serie di concerti(The Trikiteens,Bide Bakarra,Sorkun e Ahuntzape)che sono proseguiti fino a notte fonda,e per i più resistenti ultimo appuntamento col dj set allo Zulo Alai elkartea.
Una bella occasione per vedere vecchi e fare nuovi amici,in situazioni che ti fanno divertire,ti fanno riflettere e ti fanno innamorare di un posto speciale dove la lotta e la politica sono parte determinante nella vita di ogni giorno di tutta una popolazione che stringe i denti ma che sa anche dare molto.

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