lunedì 13 marzo 2017

CAOS AL SOLE 24 ORE


Risultati immagini per sole 24 ore indagati
Il caso della guardia di finanza nella sede del giornale principe in Italia per la diffusione delle notizie per quanto riguarda l'economia è una notizia che potrebbe far ridere ma se si parla comunque di posti di lavoro a rischio non c'è molto da essere allegri.
Lo sciopero ad oltranza dei giornalisti del Sole 24 Ore in un clima dove si sta decidendo in queste ore il futuro della direzione(comunque l'ormai ex direttore Napoletano in aspettativa per sei mesi con la nomina ad interim Gentili)con la riunione del consiglio di amministrazione che entro tre settimane sceglierà il nome del nuovo direttore.
I giornalisti al quarto giorno di sciopero proprio per allontanare Napoletano(quindi domani il quotidiano dovrebbe essere in edicola)sono competenti come scritto nell'articolo preso da Contropiano(news/politica )anche se il Sole 24 Ore è un giornale di nicchia con un target fisso di lettori.
Più che loro ed il loro lavoro il dito è puntato contro la proprietà(tutti sanno che è Confindustria)e gli amministratori che a vario titolo sono stati indagati per false comunicazioni e per appropriazione indebita per aver gonfiato i numeri degli abbonamenti digitali per mantenere alte le tariffe pubblicitarie per le inserzioni.

Sole24Ore, la finanza in redazione è vestita da guardia.

di Redazione Contropiano
I“moralizzatori” sotto inchiesta, perquisiti per quella che a tutti gli effetti può essere definita una mezza truffa.
Succede al Sole24Ore, primo giornale economico italiano, e probabilmente anche il miglior giornale di questo paese. Zeppo di giornalisti davvero competenti, capaci di riportare le notizie per quel che sono. Soprattutto in materia di economia e finanza, con grandi momenti anche nella politica estera.
Purtroppo proprietà (Confindustria) e amministratori sono un po’ meno rispettosi delle regole dello Stato e soprattutto sono finiti in rosso fisso, perdendo oltre 50 milioni solo negli ultimi sei mesi (dati della relazione semestrale obbligatoria per tutte le aziende quotate in borsa). Non proprio un successo per chi esercita il ruolo di maestro dell’informazione economica e finanziaria, distribuendo pagelle a destra e a manca su come andrebbero gestiti i conti pubblici, le aziende a partecipazione statale o comunque pubblica.
E stamattina la vergogna deve aver avvolto come un drappo rosso la sede centrale, quando la Guardia di finanza si è presentata per eseguire le perquisizioni ordinate dal magistrato nei confronti di Benito Benedini (ex presidente del Gruppo editoriale), Donatella Treu (ex amministratore delegato), e l’attuale direttore Roberto Napoletano. Il reato contestato dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale è false comunicazioni sociali. Altri dirigenti del gruppo, o di società collegate, sono invece indagati per appropriazione indebita. Come un funzionario pubblico qualsiasi…
Al centro dell’indagine la società Di Source Limited, sospettata di aver gonfiato le cifre degli abbonamenti online per poter mantenere un alto livello di prezzi per gli spazi pubblicitari (nell’editoria l’appetibilità di un media per l’advertising è ovviamente dipendente dalla sua diffusione). Indagati in questo filone dell’inchiesta l'ex direttore dell'area digitale del gruppo, Stefano Quintarelli, (ora deputato di Scelta Civica), suo fratello Giovanni, Massimo Arioli (l'ex direttore finanziario), Alberti Biella (ex direttore dell'area vendite), Filippo Beltramini, Stefano Poretti (commercialista).
La crisi generale dell’editoria ha coinvolto pesantemente anche un giornale molto specializzato, rivolto a un pubblico fatto prevalentemente di imprenditori, professionisti, studiosi di economia e dintorni. Il valore delle azioni oggi segna una una perdita del 95 per cento del valore rispetto a sette anni fa.
I dati di diffusione – anche secondo alcuni giornalisti del quotidiano – sarebbero stati falsificati almeno a partire dal 2012. Oltre 100mila abbonamenti digitali fasulli sarebbero stati “sottoscritti” da società riconducibili a manager ed ex manager del gruppo.
Un caso da manuale della distanza che può intercorrere tra la capacità di predicare e quella di razzolare…

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