martedì 12 aprile 2016

QUANDO C'ERA LVI

Peccato per la solita rissa scatenata dai fascisti in quel di Roma durante la rassegna Romics dedicata al mondo del fumetto dove un manipolo di luridi ratti di fogna se la sono presi con lo stand della casa editrice Shockdom che presentava il fumetto satirico "Quando c'era lvi".
La storia del Dvce appeso come un salame dopo un ventennio di orrore per l'Italia che torna grazie alla genetica ma non come prima...non l'ho letto ma credo di prenderlo e se è spassoso almeno un terzo del film "Fascisti su Marte" è già un buon prodotto.
Perché il fascismo oltre che con la lotta si spazza via con ironia e la conoscenza,perché riderci su anche se memori di tutto quello che è costato è un mezzo per esorcizzare questa ideologia da prendere e gettare al volo nell'immondizia,oggi come ieri.
Articolo preso da Senza Soste(http://www.senzasoste.it/anti-fascismo/roma-i-fascisti-devastano-una-stand-a-romics-erano-irritati-da-un-fumetto )e da leggere è anche questo post del 213 che analizzando un argomento dopo l'altro della famosa serie da cui prende il titolo questo contributo odierno stronca tutto quello che Mvssolini ha fatto(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2013/11/lui-chi-e.html ).
 
Roma. I fascisti devastano una stand a Romics. Erano irritati da un fumetto.
tratto da http://contropiano.org

Domenica pomeriggio un gruppo di fascisti ha assaltato alla rassegna di fumetti Romics lo stand della casa editrice di fumetti Shockdom, lanciando i fumetti contro inermi e giovanissimi standisti, sfasciando tavoli e causando circa 500 euro di danni.
Gli autori, Stefano Antonucci e Daniele Fabbri,  se n’erano andati da poco dalla fiera dopo aver esaurito le copie del loro fumetto satirico su Casapound e dopo aver ricevuto pubblicamente minacce di querela dal loro candidato sindaco Di Stefano (delle coincidenze inspiegabili!…).
Solidarietà agli standisti, agli autori e alla casa editrice vittima di un’aggressione. Il fumetto “Quando c’era Lvi” è un mix di politica e satira antifascista, racconta di un gruppo di nostalgici del terzo millennio che decide di riportare in vita Benito Mussolini ed affidargli di nuovo le sorti di un Paese che, in fondo, lo ama ancora. Con l’aiuto di un ex ufficiale nazista esperto di genetica, Mussolini torna in vita, ma qualcosa va storto: il Dvce è tornato, ma non è più lo stesso.
La satira sul duce deve aver irritato non poco i suoi nipotini, i quali hanno reagito come solo loro sanno fare.
10 aprile 2016

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