domenica 24 aprile 2016

LA SOLIDARIETA' RECIPROCA TRA PD E CAGA POVND A FIRENZE

A Firenze c'è stata molta polemica per un'inaugurazione di un giardino avvenuta nel quartiere di San Jacopino alla presenza del presidente del quartiere di zona,l'assessore all'ambiente ed il leader di Ca$$a Povnd fiorentino Saverio Di Giulio.
Una disputa sia interna al Pd fiorentino col sindaco Nardella su tutte le furie ma con anche tutti i rappresentanti della sinistra vera e antagonista che hanno ormai fatto l'abitudine con i continui favori tra i "democratici" ed i fascisti.
Mentre il primo articolo preso dal Corriere nella sezione dedicata al capoluogo toscano parla delle diatribe di cui sopra(http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/politica/16_aprile_17/firenze-pd-inaugura-giardino-insieme-leader-casapound-nardella-furioso-resa-conti-dem-ea65e7d2-04a4-11e6-bb83-c9d162c89906.shtml )quello successivo di Contropiano(http://contropiano.org/news/politica-news/2016/04/24/istituzioni-pd-fascisti-qualcosa-giornali-non-pubblicheranno-mai-078271 )approfondisce di più il legame Pd-Caga Povnd con relativi esempi di solidarietà reciproca.
Non dimentichiamoci che nel dicembre 2011 Firenze fu teatro del più tragico fatto di sangue legato all'estremismo del gruppo di estrema destra quando Gianluca Casseri fece una strage ammazzando due senegalesi al mercato d San Lorenzo e ferendone diversi altri(vedi:http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2011/12/caa-pound-fogna-da-chiudere-il-prima.html ).

Firenze, il Pd inaugura un giardino(insieme al leader di Casapound):Nardella furioso, resa dei conti dem.

Una foto su Facebook con gli amministratori di Palazzo Vecchio e il leader di estrema destra fa scoppiare il caso, a pochi giorni dalla Liberazione

di Claudio Bozza

FIRENZE - Il Pd inaugura un giardino, ma lo fa tagliando il nastro assieme a Saverio Di Giulio, leader fiorentino degli estremisti di destra di Casapound. E il sindaco Nardella va su tutte le furie, mentre tra i democratici scatta la resa dei conti. Sabato mattina, per l’apertura dell’area verde di via Felice Fontana, nel quartiere di San Jacopino, sono arrivati il presidente del Quartiere 1 Sguanci, l’assessore all’ambiente Bettini ed il presidente dell’omonima commissione, Ricci. Tutto assieme ad un gruppo di residenti, per una piccola grande festa. Nel gruppo del centrosinistra anche Di Giulio, noto per le sue posizioni non proprio tolleranti verso immigrati ed altro.  
Sorrisi, fotografie e cordialità. Fino a quando la foto di gruppo non finisce su Facebook. Apriti cielo. Perché, pur in tempi di larghe intese, appena qualche esponente dem ha notato la presenza dell’estremista di destra è scoppiato un putiferio. «Vergogna. Sono profondamente indignato», tuona Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2, dirimpettaio di Sguanci. I telefoni del Pd diventano subito bollenti e scatta la resa dei conti interna. Poco dopo la foto delle “larghissime intese” viene pure rimossa da Facebook, ma la frittata è fatta e specie a pochi giorni dall’anniversario della Liberazione diventa impossibile rimediare. Anche con il sindaco Nardella sceso in campo a rimettere ordine.

«Apprendo con stupore la polemica interna al Partito Democratico per una foto che mi ritrae assieme ad alcuni cittadini, al Presidente del Quartiere 1 Sguanci e all’Assessore Bettini durante l’inaugurazione del giardino di via Felice Fontana - dichiara Saverio Di Giulio, Responsabile di CasaPound Firenze -La mia presenza in rappresentanza di CasaPound in quel contesto era non solo normale, ma addirittura dovuta, considerato che CasaPound è una realtà operante nel quartiere da diversi mesi e che personalmente mi ero occupato di quel giardino solo poche settimane fa, quando molti residenti mi avevano segnalato la necessità della realizzazione di un’area cani nel quartiere, ipotizzando a questo scopo proprio quello spazio. Ho quindi presenziato all’inaugurazione innanzitutto per verificare la qualità della riqualificazione di un giardino che sorge a pochi metri dalla nostra sede» continua Di Giulio «ma anche per interrogare i rappresentanti delle istituzioni presenti sulla disponibilità a realizzare, a questo punto in altro luogo, uno spazio esclusivo per gli animali».
 
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Istituzioni, Pd, fascisti e qualcosa che i giornali non pubblicheranno mai!



questi giorni sui media locali ha tenuto banco la polemica interna al Pd fiorentino dopo la foto che immortala alcuni suoi esponenti con il capetto di Casapound Firenze. Chiaramente la notizia è stata trattata con la solita superficialità. Ci sembra il caso di contestualizzarla con alcuni esempi per ricondurre il fatto su un piano più generale.
A Firenze Pd e Casapound si sono espressi solidarietà più volte: il Pd lo ha fatto per condannare le azioni antifasciste contro la libreria il Bargello a Coverciano, Casapound all’indomani dell’approvazione del Jobs Act quando sindacati di base, collettivi e centri sociali organizzarono una manifestazione davanti alla sede del Pd a Novoli. Già nel dicembre del 2011, dopo la strage di piazza Dalmazia avevamo sottolineato questo tipo di convergenza. Renzi, allora sindaco di Firenze, stemperò subito gli animi parlando del “gesto isolato di un folle” e Casapound, sempre per bocca del suo capetto, disse che non poteva esser fatto il test di igiene mentale a tutti coloro che erano simpatizzanti del suo movimento. In ogni caso, anche se per motivi diversi, Pd e Casapound tennero posizioni identiche individuando nella possibile risposta degli antifascisti il solo ed unico problema
da cui guardarsi.
Altro fatto, altro gruppo neofascista: il Progetto Dinamo, legato al circuito Hammerskin, nazisti in odor di malavita ospitati a Firenze in un locale di proprietà dei Gesuiti, organizza un serie di incontri sulla storia toscana con il professor Giacomo Cipriani dell’Università di Firenze e in virtù dei rapporti con Jacopo Alberti, candidato come governatore dalla Lega nord alle ultime regionali, ha ottenuto il patrocinio della Regione Toscana.
Sempre la Regione Toscana, durante l’ultimo consiglio, ha approvato una mozione di Fratelli d’Italia con il voto favorevole di Pd, Lega e Toscana a Sinistra per organizzare gite scolastiche in occasione del Giorno del Ricordo alla foiba di Basovizza, eretta a monumento nazionale nonostante in quella foiba non sia mai stato trovato nemmeno un corpo e questo la dice lunga sull’ “operazione foibe”.
A Firenze a tirare le fila del revisionismo è proprio Casaggí con Fratelli d’Italia e Giani, nel ruolo di presidente del consiglio comunale, è arrivato addirittura a partecipare alle manifestazioni del 10 febbraio organizzate dagli stessi soggetti che il 25 aprile saranno a Trespiano in “onore ai caduti della Repubblica sociale”.
Quella sulle foibe fa parte di un’operazione ben più ampia di riscrittura della storia inaugurata dal vecchio Pds e Alleanza Nazionale per creare un clima di riconciliazione e pacificazione nazionale. Non scordiamo quando Violante, dai banchi del parlamento, intervenne per dire che “in fondo ci saremmo dovuti sforzare di comprendere le ragioni dei ragazzi di Salò perché i morti sono tutti uguali”.
La pacificazione e la riconciliazione non sono elementi che ci appartengono: sono utili solo alla classe dominante per sdoganare ancora una volta chi nella storia ha difeso il capitale nei suoi momenti di crisi più forte e per attaccare i valori e la pratica della Resistenza Antifascista: lotta di classe, solidarietà e internazionalismo, oggi più attuali che mai.
Sempre in questi giorni, stavolta a Bruxelles, il parlamento europeo ha votato un finanziamento di ben 600 mila euro alla “coalizione paneuropea”, un’accozzaglia di partiti e partitini neofascisti, il cui capofila è Roberto Fiore, ex Nar, fondatore di Forza Nuova.
Mettendo insieme questi pochi elementi – ci saremmo potuti dilungare molto di più – crediamo che il vero problema sia il rapporto tra fascisti e istituzioni, il crescente livello di complicità e complementarità specialmente in una fase in cui la propaganda istituzionale e quella neofascista ormai si sovrappongono e parlano la stessa lingua in materia di guerra, repressione, sicurezza e immigrazione.
Alla luce di tutto questo la foto scattata ai giardini di via Felice Fontana sbiadisce, anzi quasi la potremmo considerare “normale” o “naturale”, figlia del clima in cui sono cresciuti e sono stati selezionati dirigenti e quadri del Pd. Il problema è tutto di chi crede ancora che il Pd sia un partito antifascista. E’ ora di aprire gli occhi su questa realtà e attrezzarsi di conseguenza, come fanno quotidianamente coloro che come noi lottano non rassegnandosi a ingiustizie, guerre, sopraffazioni e sfruttamento…
Iniziamo dal 25 Aprile! Alle 17.00 tutti al corteo antifascista in Piazza Santo Spirito, contro fascismo, guerra e repressione!

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