giovedì 5 febbraio 2015

PESTAGGI A MAGHABERRY

L'articolo di Infoaut(http://www.infoaut.org/index.php/blog/conflitti-globali/item/13844-irlanda-la-polizia-massacra-i-prigionieri-repubblicani-nel-carcere-di-maghaberry )parla di un vero e proprio massacro della polizia penitenziaria britannica contro i detenuti politici repubblicani in carcere a Maghaberry in Nord Irlanda.
Questo posto dove negli anni passati si sono avverati fatti tragici e inimmaginabili e che i media inglesi hanno sempre tentato di insabbiare,ha visto ad inizio settimana un accanirsi verso alcuni prigionieri,molti condannati per appartenenza all'Ira,e un detenuto in particolare ha subito fratture e traumi dovuti ai ripetuti calci in faccia e in tutto il corpo.
Non conosco bene la situazione dei prigionieri politici irlandesi come quella dei baschi,ma tuttavia so che le torture inflitte possono essere atroci e portare a decessi o a menomazioni permanenti,senza parlare del dolore e del terrore psicologico.

Irlanda. La polizia massacra i prigionieri repubblicani nel carcere di Maghaberry.

Ieri mattina, si è verificato un gravissimo episodio all'interno del carcere di Maghaberry, in Irlanda del Nord. All'interno della prigione infatti, la squadra di agenti antisommossa è entrata in azione all'interno di Roe House, l'area in cui sono detenuti i prigionieri politici repubblicani, picchiandoli duramente e trascinandoli selvaggiamente lungo i corridoi. La notizia si è diffusa dopo che un prigioniero repubblicano ha chiamato, nel momento del blitz, un responsabile dell'Irish Republican Prisoners Welfare Associatiom (IRPWA) il quale ha potuto udire in modo molto chiaro le urla di dolore dei prigionieri che in quel momento stavano subendo le percosse da parte della polizia.
Dopo l'irruzione selvaggia della polizia contro i prigionieri repubblicani, almeno una persona, Martin Kelly (prigioniero repubblicano di Belfast) ha subito la frattura di un braccio, oltre a seri traumi al volto e a numerose escoriazioni su tutto il corpo. Dopo il pestaggio, l'uomo è svenuto ed è stato trascinato all'interno della sua cella, dove è rimasto per oltre un'ora e mezza prima di vedere un infermiere che gli ha somministrato un semplice paracetamolo, di fronte all'evidenza delle gravi condizioni in cui Martin Kelly versava. Dopo il pestaggio, tutti gli altri prigionieri repbblicani sono stati rinchiusi in diverse aree del carcere fin dalla mattina: alcuni sono rimasti chiusi nelle docce, nel cortile, nella cucina di Roe House, nelle aule etc., mentre altri non hanno la possibilità di utilizzare i bagni. Nessun prigioniero repubblicano ha ricevuto il pranzo. Dopo alcune ore, Martin Kelly è stato portato fuori dalla sua cella per essere visitato da un dottore, chi ha potuto vederlo mentre veniva portato fuori dalla sua cella, riferisce di un volto tumefatto ricoperto di sangue, oltre alle condizioni fisiche evidentemente disastrose. Ma fanno ancor più rabbrividire quelle poche parole che Martin è riuscito a dire ai suoi compagni di carcere: la squadra antisommossa, durante il pestaggio, ha infatti "ballato sulla sua testa". Con queste parole, Martin descrive le ragioni delle sue condizioni, soprattutto al volto.
Dopo essere stato visitato presso l’ospedale della prigione, Martin Kelly è ritornato nell’ala repubblicana. È stato medicato con cinque punti provvisori per una profonda ferita ad una guancia, che secondo il medico sarebbe provocata dal tacco di uno stivale. Martin Kelly è in attesa del trasferimento in ospedale, dove gli ingesseranno il braccio fratturato e sostituiranno i punti di sutura provvisori.
Intanto per la serata di ieri, l'IRPWA ha immediatamente indetto una manifestazione fuori dal carcere alla quale hanno partecipato centinaia di persone che hanno voluto dimostrare la propria vicinanza non solo a Martin e ai prigionieri politici ma anche denunciare il comportamento criminale della polizia all'interno del carcere che con inaudita violenza ha fatto irruzione nelle celle, andando a massacrare decine e decine di prigionieri politici repubblicani.
L'episodio di ieri, dall'irruzione premeditata (con la conseguente mattanza all'interno del carcere) alla risposta che vi è stata in serata, richiama all'attenzione ancora una volta l'importante e mai risolto tema dei prigionieri politici irlandesi. In un'Irlanda pacificata ma al cui interno sembra ancora accendersi di tanto in tanto qualche fievole fuocherello, i prigionieri politici continuano ad essere rinchiusi nelle carceri irlandesi subendo episodi di questo tipo che non sono accettabili, non solo per la crudezza insita negli stessi, ma anche per  l'evoluzione storica che il conflitto irlandese ha avuto, ma che ora più che mai sembra rivelarne le lacune.
Il video della manifestazione di ieri sera fuori dal carcere di Maghaberry

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