martedì 3 febbraio 2015

LIVORNO,CREMONA,ITALIA


A distanza di una settimana dagli scontri di Cremona mai arrivati al contatto fisico tra antifascisti e celere intervenuta per proteggere l'ormai ex sede di Caga Povnd ecco il comunicato del Centro Politico 1921 di Livorno che rispecchia fedelmente quello che è successo e che dovrebbe succedere nel caso malaugurato di un altro massacro di un compagno.
Testo che non fa una piega e spiega l'antifascismo militante,non quello degli schieramenti politici che appoggiano per farsi vedere e che condannano al primo petardo scoppiato:l'articolo preso da Senza Soste sono le belle parole per i compagni di tutta Italia,grandi bimbi!

Emilio Resisti! Il comunicato del CP1921 dopo il corteo di Cremona. 
E' passata una settimana dalla manifestazione antifascista a Cremona, abbiamo letto di tutto e di più, condanne, critiche, giudizi, analisi, condivisioni.

Noi del Centro Politico 1921 abbiamo aderito alla manifestazione cancellando il consueto corteo per la nascita del Partito Comunista d'Italia a Livorno, e lanciando un appello a tutti i comunisti di rinunciare a questo appuntamento e portare solidarietà al Dordoni.
E mentre il Partito Comunista di Rizzo riuniva i suoi a Livorno, e in nostra assenza sfilava lo stesso in città nonostante il nostro appello, noi eravamo a Cremona, perchè è là che abbiamo scelto di essere e di celebrare la nostra appartenenza comunista, a fianco dei compagni di Cremona e della famiglia di Emilio, ridotto in fin di vita dai fascisti di Casa Pound, ai quali viene permesso in tutta legalità di aprire sedi in tutta Italia. Quando la democrazia crea ingiustizie, quando la polizia copre i fascisti, quando le forze antifasciste e democratiche ti abbandonano per paura, forse, di esporsi troppo, per paura di perdere la loro bella facciata, quando chi ti dovrebbe difendere ti da contro, non rimane altro che un senso di ingiustizia profonda, di isolamento, di rabbia. E quando l'ennesima aggressione si svolge indisturbata e protetta, si crea un blackout nella democrazia che spinge a ribellarsi, e la ribellione causata dal perdurare dall'ingiustizia, spesso è violenta e prorompente.
Eravamo al corteo di Cremona e siamo scesi in piazza con le regole decise da chi lo ha organizzato, perchè portare la nostra solidarietà ci sembrava più importante di mille parole, di mille regole, di mille discorsi, di mille "se" e mille "ma". Noi livornesi, che tanto abbiamo lottato, ogni qual volta che nella nostra città fascisti, leghisti, rondisti ecc provavano ad uscire allo scoperto. Ognuno agisce in base a quello che subisce, in base a quello che è costretto a sopportare ogni giorno, in base alle ingiustizie senza fine che passano sulla propria pelle. E quando le ingiustizie si moltiplicano, e anche l'indifferenza generale ti circonda, non si può chiedere nè pretendere che le azioni che ne conseguono siano sempre pacifiste, indolori, coerenti con un'idea di società che portiamo dentro di noi .Istituzioni, questure, prefetture: chiudete le sedi di Casa Pound e di tutti i covi fascisti; smettete di coprirli e farli agire indisturbati; alla fine non si chiede altro che applicare le Costituzione che vieta la ricostruzione del Partito fascista e prevede il reato di apologia di fascismo. Ma già sapete quanto avete disatteso queste regole, già dal 1946 quando avete permesso la nascita del Movimento Sociale italiano fondato dai reduci della Repubblica di Salò; già sapete quanto a voi torna comodo che loro esistano e quanto sono stati funzionali alla vostra "strategia della tensione" per stroncare i movimenti di lotta autonomi e anarchici, il movimento operaio e i comunisti.
A Sel, Cgil, Anpi, Arci: smettete di indignarvi, di condannare, di isolare coloro che lottano contro i fascisti e ne denunciano e ne subiscono le nefandezze e le atrocità. Vi chiediamo per lo meno di riuscire a fare delle analisi più approfondite e contestualizzate, che riescano ad andare al di là dell'indignazione e della condanna. Ai cittadini di Cremona: probabilmente non avete capito quel che succedeva, probabilmente alcuni di voi non sono riusciti ad arrivare a casa a causa dei lacrimogeni lanciati a fiotti dalla Polizia. Capiamo il disagio e la paura, ma provate a pensare se fosse stato ridotto in coma qualcuno a voi caro, e che non fosse nemmeno la prima volta, e che la Polizia difendesse la casa del colpevole..Non entriamo nel merito della manifestazione, non ci interessa recriminare su come si è svolta e su come poteva invece andare in alternativa. E se ritenessimo importante farlo, lo faremo parlandone direttamente con gli organizzatori. Sappiamo che ci sono tanti buoni motivi che determinano la scelta di una azione. E per quanto lo svolgimento di un corteo possa indignare tanti benpensanti per i metodi di lotta scelti, noi siamo più indignati ogni giorno per lo sfruttamento, le guerre, le disuguaglianze sociali e i fascisti liberi di agire politicamente. E per l'ennesimo compagno aggredito.
Emilio Resisti!
Centro Politico 1921
1 febbraio 2014

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