giovedì 12 febbraio 2015

IL GRANDE GESTO DEL CORRIDORE BASCO FERNANDEZ ANAYA


Preso dal sito Eticamente.net(http://www.eticamente.net/7742/il-gesto-sportivo-di-ivan-fernandez-anaya-commuove-il-web.html )la bella storia sportiva del corridore basco Ivàn Fernàndez Anaya che ha detto al suo collega keniota Abel Mutai ormai prossimo al traguardo,cui invece mancavano ancora una decina di metri per raggiungerlo e che già si era fermato credendo di essere già arrivato,di proseguire per poter vincere.
Sono venuto a conoscenza di questo bel gesto di onestà grazie a Contropiano(http://contropiano.org/cultura/item/29095-i-gesti-che-salvano-l-umanità )che ha proposto questa piccola e grande storia avvenuta a Burlata,proprio nella vicinissima periferia della città di Pamplona nei Paesi Baschi:anche se è datato più di due anni fa certo piacere vederlo o rivederlo.
Il video si può vedere anche qui(http://www.huffingtonpost.it/2013/01/21/fair-play-ivan-fernandez-anaya_n_2520188.html )se non dovesse aprirsi il file di You Tube a fine post.

Il gesto sportivo di Iván Fernández Anaya commuove il web.

Un gesto sportivo che ha fatto il giro del mondo e che brinda al valore più sano e autentico dello sport. Il 2 dicembre 2012, il corridore basco Iván Fernández Anaya stava gareggiando in una corsa campestre a Burlada, Navarra, e si trovava in seconda posizione. Stava per vincere il leader della corsa Abel Mutai, già medaglia di bronzo nella 3000 metri siepi a Londra 2012. Ad un certo punto una svista da parte di Mutai: il keniano si ferma 10 metri prima del traguardo perché convinto di aver già attraversato la linea di fine corsa e quindi di essere arrivato per primo. Fernández Anaya allora, invece di sfruttare l’errore di Mutai e di “rubargli” il primo posto, si avvicina all’avversario e gli indica che mancano ancora pochi metri alla fine della corsa. Il keiniano così riesce a vincere.
Questa la dichiarazione del corridore basco: “Anche se mi avessero detto che la vittoria mi avrebbe garantito un posto nella squadra spagnola per i campionati europei, non l’avrei fatto. Perché oggi, con il modo in cui vanno le cose in tutti gli ambienti: nel calcio, nella società, nella politica, in cui sembra che tutto sia permesso, un gesto di onestà è anche più importante “.
Una vera lezione di onestà!



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