giovedì 26 febbraio 2015

FONTE BUFALA PRESA DA"LA REPUBBLICA"

La notizia riportata alcuni giorni fa da Repubblica che implicava in se la foto di un uomo poco prima di una decapitazione da parte di quelle bestie dell'Isis che indossava la maglia di calcio del Napoli è frutto di una bufala presa dl sito de Il Lercio(http://www.lercio.it/ ),in Internet famoso per la sua satira.
Una sorta di Don Zauker che prendo ogni tanto come fonte,del resto cito anche articoli presi da La Repubblica come aiuto per scrivere qualche commento e per questo,e per il fatto che fortunatamente nessuna persona sia stata uccisa con la maglia del Napoli,è da ritenersi un peccato veniale.
Certo è da spiegarsi il come certi professionisti siano incappati in un simile errore a più di un anno dall'uscita della foto sul sito satirico,citazioni non completamente verificabili a volte penso di averle utilizzate anch'io anche se comunque lo faccio senza retribuzione.

La Repubblica, clamorosa figuraccia su Isis: Lercio usato come fonte. 
19 febbraio 2015: Lercio usato come fonte delle ultime notizie sull’Isis? Succede anche questo. Ed è La Repubblica a cascarci, portandosi dietro altri siti di informazione. A svelarlo è lo stesso Lercio, sulla sua seguitissima pagina Facebook. Qualcuno lì a La Repubblica ha preso per buono una “bufala” inventata da Lercio un anno fa. Ecco cosa si legge sulla pagina Facebook di Lercio:
“Avete presente la foto dell’ostaggio dell’Isis con la maglietta del Napoli che sta girando in questi giorni? Ieri Repubblica ha voluto tranquillizzare tutti rivelando che “…non si tratta di un ulteriore messaggio intimidatorio diretto al nostro Paese. Solo un caso, dunque, che la vittima indossasse la maglia del Napoli, particolare probabilmente dovuto al fatto che in quelle zone lavorano diverse associazioni umanitarie, tra cui la Onlus Dribbla la povertà, che distribuiscono le divise delle squadre più famose al mondo”.
Questa spiegazione è stata ripresa da molti siti di informazione:
Ecco, volevamo dire alla redazione di Repubblica e a tutte le altre che la Onlus “Dribbla la povertà” non esiste. Nessuna associazione distribuisce magliette di calcio nel Terzo Mondo. Ce lo siamo inventato noi un anno fa. E’ tutto scritto in questo articolo di Vittorio Lattanzi che vi invitiamo a rileggere.
Ringraziamo Matteo Bianchini per la segnalazione e Ciccio Grana per lo screen.
L’articolo in questione è presente anche nel nostro librohttp://www.rizzoli.eu/libri/un-anno-lercio/ “
20 febbraio 2015

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