sabato 15 novembre 2014

MA A MILANO E' CAMBIATO QUALCOSA?


La situazione delle occupazioni e degli sgomberi delle case in tutta Italia e soprattutto in questo post parlo di Milano,è divenuto un tema che spesso ha risvolti di cronaca e non solo di carattere sociale viste le ultime settimane dove ad ogni tentativo di sfratto di abitazioni o di interventi con la forza ci sono altrettante resistenze da parte degli inquilini e delle persone solidali con loro.
Sembra che nel capoluogo lombardo non sia davvero cambiato nulla dai tempi dello sceriffo De Corato(vedi:http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2009/01/de-coratozona-pensiero-limitato.html )vero e proprio inquisitore dei centri sociali e delle occupazioni in senso lato,ed il suo omologo della giunta Pisapia,assessore della sicurezza(tra le altre mansioni)Marco Granelli credo che abbia proseguito il suo lavoro.
L'ex vice sindaco della giunta Moratti,fascista convinto,non sembra che sia svanito nell'immaginario milanese in quanto ci sono altri sgherri stavolta di altro colore stanno continuando a cadenza giornaliera a cercare di sbattere in strada intere famiglie soprattutto non risolvendo il problema del diritto alla casa con centinaia di abitazioni sfitte da palazzinari vari che se ne stanno vuote per motivi di loro interesse.
Solo attuando una vera politica di incremento massiccio di tasse su queste persone che posseggono decine e a volte più appartamenti si potrebbe avere un abbassamento degli affitti,ed una politica sociale più incisiva saprebbe ovviare ai pagamenti degli stessi verso le persone in difficoltà economica e sociale:articolo preso da Senza Soste.


Milano. Guerra alle occupazioni, alla guida della carica c’è il Corriere della Sera   

Offensiva del Corriere della Sera contro chi occupa le case a Milano. Sono giorni che il giornale milanese pubblica, sia sull’edizione nazionale sia su quella locale, articoli su articoli sulla situazione delle occupazioni di case popolari mettendo assieme racket, rom e centri sociali. Ovviamente si fotografa - male - il fenomeno e non si guarda la sostanza. Che è da sempre la solita: ci sono sempre più famiglie e singoli, italiani e stranieri, che non hanno la casa o che non si possono permettere di pagare un affitto perché o non trovano lavoro o il loro stipendio gli basta a mala pena per sopravvivere.
A fronte di ciò il Comune, l’Aler, lo Stato non riutilizzano vecchi immobili e non ristrutturano o non mettono a disposizione migliaia di appartamenti lasciati sfitti. Data questa situazione, visto che aver un tetto sulla testa è una condizione naturale di vita, succede di tutto. Occupano case gruppi o singoli organizzati da centri sociali, varie organizzazioni di inquilini e Asia, federata con USB, che hanno alla base un discorso sociale e politico per il quale la casa è un diritto naturale, non contrattabile ed immediatamente esigibile.
Ma ci sono anche vere e proprie associazioni mafiose che, sfruttando i bisogni di immigrati e italiani poveri e dietro esosi ricatti economici, occupano appartamenti senza guardare in faccia niente e nessuno. Una situazione che l’USB ha affrontato a Zingonia con il confronto anche duro con "occupanti" spacciatori, guarda caso lasciati liberi di sfondare porte e muri e occupare appartamenti per mesi quando ben altro trattamento è stato riservato dalle forze dell'ordine alle famiglie bisognose che li hanno cacciati. Il risultato, spesso, è che si scatena una guerra tra poveri. Una situazione che sta esplodendo. E il Corriere della Sera se ne fa cassa di risonanza. “Ma le vere responsabilità di questa situazione, lo ripetiamo, è dei Comuni, delle Regioni, dello Stato che non fanno nulla. Unica risposta è la repressione. Quindi vengono mobilitati interi reparti di poliziotti e carabinieri per far sloggiare famiglie, donne sole con prole, anziani” denuncia in una nota l’Usb. La soluzione che ha scelto anche il sindaco, “di sinistra”, di Milano Giuliano Pisapia: anche per lui le occupazioni abusive penalizzano i più deboli e si dice pronto a schierare i vigilantes.
10 novembre 2014

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