Nonostante le vibrante protesta di tutti gli amici dei vari comitati di amicizia col popolo basco di tutta Italia e non solo,i giudici hanno deciso questa assurda estradizione figlia di un'ancor più assurda condanna di un ragazzo che è stato punito per aver venduto dei biglietti di una lotteria in cui si presumevano favori economici all'Eta(vedi:http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2012/06/lander-askatu.html ).
L'articolo preso da Infoaut spiega la cronaca della giornata di ieri e di quella odierna ed ospita un comunicato di Euskal Herriaren Lagunak che continuano la loro lotta per questo ragazzo e non solo in quanto il calpestamento dei trattati internazionali da parte di Madrid per un'ipotesi di reato tra parentesi anche prescritto,è palese,con la stampa iberica che già alcune ore prima della lettura della sentenza ne sapeva già i contenuti.
Solidarietà a Lander! No all'estradizione!
Questa mattina la
Corte di Cassazione si è trovata a decidere se confermare la decisione presa il
16
gennaio scorso dalla Corte d'Appello di Roma, riguardo all'estradizione del
militante basco Lander Fernandez, tutt'ora agli arresti domiciliari. L'udienza
iniziata nella tarda mattinata di oggi si è conclusa, mentre bisognerà aspettare
ancora prima di avere un responso. Intanto questa mattina, mentre nelle aule dei
tribunali, la Corte si trovava a discutere ancora una volta sul caso Lander,
fuori dall'edificio è stata organizzata una conferenza stamapa e un presidio di
solidarietà da parte del Comitato "Un caso basco a Roma". Numerose le realtà
cittadine presenti in piazza che hanno fatto sentire la propria vicinanza a
Lander.
Anche in altre città italiane, come Napoli e
Torino, i comitati di solidarietà con i Paesi Baschi (Euskal Herriaren Lagunak)
hanno organizzato in contemporanea azioni di solidarietà nelle diverse città.
Molti gli striscioni appesi in luoghi simbolici della città, anche qui per non
far sentire Lander solo e per dire no all'estradizione.
Qui sotto, il comunicato di solidarietà da parte della rete Amici e Amiche dei Paesi Baschi
Qui sotto, il comunicato di solidarietà da parte della rete Amici e Amiche dei Paesi Baschi
Come compagne e compagni della rete italiana dei
comitati di amicizia col popolo basco EHL ITALIA, siamo a fianco di Lander, dei
suoi compagni e dei suoi familiari nel giorno in cui la Corte di Cassazione
dovrebbe esprimersi sulla richiesta di estradizione verso lo Stato Spagnolo, il
16 di Aprile. Da oltre dieci mesi infatti, Lander Fernandez Arrinda cittadino
basco, è costretto a subire gli arresti domiciliari, da quando il 13 Giugno
scorso,venne arrestato a Roma nella sua dimora con un’imponente, quanto
grottesca, operazione di polizia e trasferito nel carcere di Regina Coeli dove
fu costretto a trascorre due giorni in completo isolamento giudiziario, senza
ora d’aria né pasti per il primo giorno; un fenomenale sequestro di persona
eseguito dalla polizia e dalle autorità italiane sotto le pressioni dello Stato
spagnolo, che poi si convertirà in mesi di domiciliari, con un mandato
internazionale che lo accuserebbe di terrorismo.
Conosciamo sin troppo bene la cieca violenza
repressiva che le autorità madrilene, e sovente quelle francesi, rivolgono al
popolo basco per tentare di far tacere, impaurire e disgregare un movimento che
rivendica il diritto del proprio popolo ad autodeterminarsi, a vivere in un
territorio libero da speculazioni e devastazioni ambientali, che è costretto a
subire la militarizzazione forzata da parte di Francia e Spagna, che lotta per
costruire un Paese Basco libero, non solo dall'occupazione straniera, ma anche
dalle logiche di profitto e sopraffazione.
Per questo non ci stupiamo delle accuse
inconsistenti, faziose e false che dipingerebbero Lander come un criminale
terrorista, che si basano addirittura su alcune dichiarazioni estorte sotto
tortura a un suo conoscente nel periodo di isolamento che segue all’arresto,
un'altra pratica aberrante più volte denunciata da numerosi organismi
internazionali nonché dagli attivist* basch*. Lander era già stato perseguitato
nella sua Euskal Herria, sequestrato e minacciato dalla polizia spagnola, così
come aveva già subito processi dai quali era stato assolto.
Ribadiamo la nostra vicinanza a Lander, ai suoi
compagni di Roma e di Euskal Herria, denunciando ancora una volta lo stato di
eccezione permanente e di criminalizzazione verso chi lotta nel Paese Basco.
Cammineremo a fianco di Lander sino alla sua liberazione, per dire con forza che
la repressione non scalfisce la solidarietà, che siamo e saremo sempre a fianco
di chi lotta, in Italia e in Euskal Herria.
No all'estradizione! Lander Libero! Libertà per i
prigionieri politici baschi!
Rete EHL Italia (Euskal Herriaren Lagunak-Amiche e amici del Paese Basco)
Rete EHL Italia (Euskal Herriaren Lagunak-Amiche e amici del Paese Basco)
Nessun commento:
Posta un commento