venerdì 28 gennaio 2011

L'ULTIMO GIORNO NELLA TUA MENTE

Dopo la mia condanna la pena dello scioglimento del cuore si sta frenando,
con lo stesso dolore del primo attimo,
con l’uguale tristezza di ogni mio sentimento.

Come spesso accade
la primavera si fa attendere
anticipata da neve già esausta
e di vento che pungola la mia circolazione rimasta assopita.

Lentamente si allunga di luce il giorno che termina,
col tepore dei raggi appena nati ed insicuri
che s’incoraggiano al passare delle lune,
mentre le viole colorano e profumano
il lato della collina onorata della lucentezza del sole.

I brividi si fanno meno intensi
anche se i ricordi rimangono vividi
e pregni di memoria tattile,
e il mio senno si mantiene angosciato
perché stasera ti perderò per sempre.

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