mercoledì 22 ottobre 2008

MAGDI "CRISTIANO" ALLAM

Appena nato il post"neuro deliri",inaugurato con Pansa,ecco subito la possibilità di una succulenta doppietta con l'infame internazionale Magdi "Cristiano" Allam(questa aggiunta mi sembra messa come il soprannome di un pugile!).
Sono passati i vecchi tempi da mangiapreti di quando scriveva per "Il Manifesto"e "La Repubblica",ora dopo la crisi mistica e passando al "Corriere della sera"(una volta leggermente di sinistra ora alla mercè di chi governa)ci regala un'altra perla letteraria,"Grazie Gesù-La mia conversione dall'islam al cattolicesimo".
Wow!Io rispetto ogni credo religioso,ma credo di non mi sbagliarmi affermando che mai tanto clamore,pubblicità e risonanza mediatica abbia suscitato una conversione religiosa.
Questo atto di fede,spirituale e personale,è stato venduto sia economicamente con i libri che mediaticamente con la conversione in diretta televisiva,in una maniera talmente prestabilita ed accurata da allibirmi.
Allam è stato infatti battezzato(padrino Maurizio Lupi,deputato di Forza Italia e affiliato alla cosca di Comunione e Liberazione)durante la veglia pasquale di quest'anno nientemeno che da Papa Nazinger,e non certamente da un pretino di periferia,ha ostentato il suo nuovo credo in mondovisione il furbetto.
E la gente compra i suoi libri,legge i suoi editoriali,viene sommersa dalla merda che spande la sua bocca come"al di là della contingenza che registra il sopravvento del fenomeno degli estremisti e del terrorismo islamico a livello mondiale, la radice del male è insita in un islam che è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale".
Come quasi tutti i suoi compari l'ormai cattolicissimo Allam ha figli nati da madri diverse(e non viene scomunicato se riceve la comunione!)ma di questo non si vergogna(ma non lo ostenta nemmeno come le sue imprese religiose).
Domani a questo figliol prodigo(di cazzate)che tornerà a Crema al teatro San Domenico per questuare qualche dindino reclamizzando l'ultima fatica librifera consiglio di prestare attenzione al comitato d'accoglienza e non dimenticare di farsi accompagnare dai suoi amici in divisa.




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