martedì 26 gennaio 2021

MA QUANTO FANNO SCHIFO

L'arroganza e la determinazione con la quale si ribadiscono menzogne da parte della Lega sulla questione degli errori(e non riqualificazioni come dicono loro)in merito ai dati sbagliati della regione Lombardia che hanno determinato quest'ultimo lockdown spero che siano state ben recepite dalle persone,di qualsiasi ideologia politica esse appartengano,per ribadire lo schifo che gente come Salvini e Fontana facciano,in pensiero presente e futuro quando saranno davanti ad una scheda elettorale.
In questi giorni per quello che è possibile fare c'è stata una forte contestazione a Milano appunto per denunciare tutta la gestione della pandemia fin dallo scorso anno,con processi che si stanno imbastendo in più luoghi contro gli orrori commessi nella prima fase dell'emergenza coronavirus ma anche fino ai giorni nostri quando evidentemente anche un poco più di esperienza la si avrebbe dovuta avere.
Perché nel resto d'Italia questi errori sul calcolo dei malati,dei sintomatici,dell'RT(l'indice di trasmissibilità di una malattia)non si sono avuti,ma purtroppo gli altri governatori delle giunte leghiste e della destra hanno comunque difeso in maniera ignobile le bugie raccontate da Salvini e dai ladroni che rappresenta.
L'articolo di Left(e-la-lega-bellezza )parla di quest'ultimo caso che mette la Lombardia dietro la lavagna in Italia e in Europa,con una caccia alle streghe,ricorsi al Tar(chi li paga?)che anche se cassati avrebbero dato comunque la stessa sentenza del fine settimana scorso,la regione in zona arancio senza nessun impugnamento,con ancora danni milionari alle attività che hanno dovuto tenere chiuso(con ora relative denunce di risarcimento danni)per non parlare del prezzo di vite umane.
Un partito proprio così,nato per destabilizzare la Prima Repubblica per poi riuscire a sostituire i partiti allora con la loro cialtroneria e le ruberie che siamo avvezzi a leggere ogni giorno,i loro inteci con la malavita ed il malaffare,criminali che danno degli incompetenti agli altri,un partito di furbi che viene votato da fessi.

È la Lega, bellezza.

di Giulio Cavalli

Lombardia in zona rossa: nonostante una mail che conferma l’invio di dati errati da parte della Regione, anche Matteo Salvini, dopo il presidente Fontana, dà la colpa al ministro Speranza. E lo seguono i governatori leghisti che chiedono una «revisione immediata delle procedure». Che finora hanno sempre funzionato

Altra giornata convulsa ieri per Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, il suo capo Matteo Salvini e la distintissima Moratti, assessora al Welfare che non sta per niente bene dalle parti della Lombardia. Mentre Salvini si sbraccia e arranca e si affanna per dare la colpa dei dati sballati della Lombardia al governo nazionale ora ci sono anche le mail che testimoniano come proprio la Regione non avesse compilato tutti i campi che doveva compilare nei moduli da inviare all’Istituto superiore della sanità, esattamente come quelli che non leggono le noticine dei contratti che firmano e poi si ritrovano la casa debba di enciclopedie.

Il 22 gennaio il direttore generale del Welfare in Regione Marco Trivelli invia una mail all’Iss che dice chiaramente:

«Gentilissimi, tenuto conto della integrazione nel flusso dati trasmesso mercoledì 20 us rispetto al flusso trasmesso mercoledì 13 us, effettuata a seguito del confronto tecnico tra Iss e Dg Welfare e relativa alla riqualificazione del campo stato clinico da assenza di informazioni in merito alla presenza di sintomi in stato asintomatico nei casi con data inizio sintomi, si chiede la rivalutazione dell’indice Rt sintomi per la settimana n.35 ora per allora. Cordiali saluti».

Quella che Trivelli chiama “riqualificazione” è semplicemente un errore. E a causa di quell’errore l’Rt della Lombardia risultava 1,4 invece che 0,88 poiché a causa del mancato aggiornamento dello stato clinico risultavano molti più sintomatici.

In un Paese normale il presidente di una Regione che commette un errore del genere (l’erronea zona rossa sarebbe costata 600 milioni alla Lombardia, di cui ben 200 solo a Milano) avrebbe provocato le immediate dimissioni dei cialtroni al governo. E invece?

Invece la Lega, per bocca del suo prode Salvini, decide di buttarsi sulla strada della menzogna e addirittura rilancia. Sentite cosa ha detto Salvini ieri: «C’è stato un clamoroso e drammatico errore di calcolo sulla pelle dei cittadini fatto dal ministero della Salute. Speriamo che Speranza sia ministro ancora per poco. Di danni ne ha fatti abbastanza». Tutto falso, ovviamente, nessuna prova a supporto della tesi, niente di niente. E se pensate che sia un comportamento solo del segretario vi sbagliate di grosso: ieri tutti i presidenti di Regione leghisti sono accorsi al fischio del padrone firmando tutti insieme una lettera in cui chiedono una «revisione immediata delle procedure» per determinare il colore dei territori in modo da «affrontare con serenità maggiore una grave situazione». Fa niente che quelle stesse procedure funzionino dall’inizio della pandemia, fa niente che solo la Lombardia abbia sbagliato mentre le altre regioni non hanno avuto problemi. Niente di niente. Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), Christian Solinas (Sardegna), Nino Spirlì (Calabria), Donatella Tesei (Umbria), addirittura Fontana (Lombardia) e Luca Zaia (Veneto) hanno deciso di esporsi al pubblico ludibrio. Ah, a proposito: proposte? Nessuna.

È il metodo leghista: dire una bugia, ripeterla, farla ripetere a tutti gli scherani, gridarla in coro, insistere fino a ammaestrare i propri elettori; ridurre una questione tecnica a una barzelletta di propaganda; non entrare mai nel merito delle questione ma rilanciare sempre un nuovo nemico da additare, senza nemmeno passare dalla verifica dei fatti. Poi c’è il viscido gioco delle loro amicizie perverse: Matteo Salvini, quello che indossa la mascherina che raffigura il giudice Borsellino, ha avuto il coraggio di proporre Berlusconi presidente della Repubblica. Per dire cosa riescono ad essere, dove riescono ad arrivare. Ora chiudete gli occhi e immaginate al governo delle persone così.

Buon martedì.

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