Dopo la ribellione nata in Euskal Herria a Pamplona dove i fabbri disubbidirono agli ufficiali giudiziari non cambiando le serrature alle abitazioni sotto sfratto,anche i vigili del fuoco,dapprima i galiziani seguiti dai catalani e da quelli di Madrid e delle Canarie,hanno incrociato le braccia se chiamati a compiere tali atti che,parole del sindacato,"contribuiscono ad aumentare le diseguaglianze e le miserie della classe lavoratrice".
Lo sfratto nella penisola iberica è un incubo quotidiano per centinaia di famiglie,e la presa di posizione di queste classi di lavoratori solidali con chi è in difficoltà è una notizia molto bella e da prendere come esempio anche da noi.
Anche i pompieri di Madrid e Canarie non collaboreranno negli sfratti.
Continua
con forza la lotta contro gli sfratti in tutta la penisola iberica. Dopo l'iniziativa
intrapresa dai fabbri di Pamplona, che si negano di collaborare in caso di
sfratti esecutivi, ora è la volta dei pompieri. Dapprima quelli di A Coruña
(Galizia), sostenuti successivamente da quelli catalani. L'azione esemplare di
tre giorni fa dei pompieri galiziani che hanno dato il “ben servito”
all'ufficiale giudiziario incaricato di eseguire lo sfratto di un'anziana
signora, rappresenta una continuità di opposizione al fenomeno degli sfratti,
mentre il 16 febbraio scorso in cinquanta città iberiche sono state attraversare
in contemporanea da molteplici cortei per il diritto alla casa e contro gli
sfratti. Ma l'iniziativa dei pompieri non solo ha valore per il rifiuto ad
intervenire ma anche per la solidarietà espressa dagli stessi che hanno esposto
uno striscione contro gli sfratti sul loro camion.
Notizia fresca è invece il rifiuto di partecipare ad azioni di questo tipo anche da parte dei pompieri della Comunità di Madrid e quelli delle Canarie. Attraverso due comunicati di uno dei grandi sindacati spagnoli CCOO, i primi hanno fatto sapere che non “contribuiranno ad aumentare le disuguaglianza e la miseria che soffre la classe lavoratrice”, prendendo parte quindi all'iniziativa intrapresa dai pompieri galiziani e seguita da quelli catalani. Stesse intenzioni per quanto riguarda i vigili del fuoco delle Canarie, che ricordano come l'apertura di abitazioni da parte di questo corpo d'emergenza sono legali solo nel caso in cui esiste un rischio concreto per le persone o beni materiali che sono dentro l'abitazione in questione.
Notizia fresca è invece il rifiuto di partecipare ad azioni di questo tipo anche da parte dei pompieri della Comunità di Madrid e quelli delle Canarie. Attraverso due comunicati di uno dei grandi sindacati spagnoli CCOO, i primi hanno fatto sapere che non “contribuiranno ad aumentare le disuguaglianza e la miseria che soffre la classe lavoratrice”, prendendo parte quindi all'iniziativa intrapresa dai pompieri galiziani e seguita da quelli catalani. Stesse intenzioni per quanto riguarda i vigili del fuoco delle Canarie, che ricordano come l'apertura di abitazioni da parte di questo corpo d'emergenza sono legali solo nel caso in cui esiste un rischio concreto per le persone o beni materiali che sono dentro l'abitazione in questione.
Continuano quindi ad aprirsi
quegli spazi collettivi di solidarietà, frutto anche del lavoro dei comitati
Stop Desahucios (Stop sfratti) che da molti mesi ormai lavorano a stretto
contatto nelle realtà cittadine per difendere dagli sfratti quelle persone che
continuano a perdere la casa. Un fenomeno frutto di una crisi economica e che
non fa altro che mettere in crisi e contrastare concretamente chi nel nome della
speculazione e dei propri interessi, non si fa scrupoli a lasciare migliaia di
famiglie in mezzo alla strada.
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