giovedì 21 febbraio 2013

STOP DESAUCHIOS

L'articolo preso da Infoaut parla della consapevole decisione di alcuni lavoratori spagnoli che hanno detto di no al collaborazionismo con le autorità giudiziarie che girano per tutto il paese per eseguire ordini di sfratto nati quasi esclusivamente dalle condizioni economiche molto gravi che hanno colpito il paese iberico,situazioni dettate e comandate dalle banche che reclamano indietro i"loro"soldi.
Dopo la ribellione nata in Euskal Herria a Pamplona dove i fabbri disubbidirono agli ufficiali giudiziari non cambiando le serrature alle abitazioni sotto sfratto,anche i vigili del fuoco,dapprima i galiziani seguiti dai catalani e da quelli di Madrid e delle Canarie,hanno incrociato le braccia se chiamati a compiere tali atti che,parole del sindacato,"contribuiscono ad aumentare le diseguaglianze e le miserie della classe lavoratrice".
Lo sfratto nella penisola iberica è un incubo quotidiano per centinaia di famiglie,e la presa di posizione di queste classi di lavoratori solidali con chi è in difficoltà è una notizia molto bella e da prendere come esempio anche da noi.

Anche i pompieri di Madrid e Canarie non collaboreranno negli sfratti.

Continua con forza la lotta contro gli sfratti in tutta la penisola iberica. Dopo l'iniziativa intrapresa dai fabbri di Pamplona, che si negano di collaborare in caso di sfratti esecutivi, ora è la volta dei pompieri. Dapprima quelli di A Coruña (Galizia), sostenuti successivamente da quelli catalani. L'azione esemplare di tre giorni fa dei pompieri galiziani che hanno dato il “ben servito” all'ufficiale giudiziario incaricato di eseguire lo sfratto di un'anziana signora, rappresenta una continuità di opposizione al fenomeno degli sfratti, mentre il 16 febbraio scorso in cinquanta città iberiche sono state attraversare in contemporanea da molteplici cortei per il diritto alla casa e contro gli sfratti. Ma l'iniziativa dei pompieri non solo ha valore per il rifiuto ad intervenire ma anche per la solidarietà espressa dagli stessi che hanno esposto uno striscione contro gli sfratti sul loro camion.
Notizia fresca è invece il rifiuto di partecipare ad azioni di questo tipo anche da parte dei pompieri della Comunità di Madrid e quelli delle Canarie. Attraverso due comunicati di uno dei grandi sindacati spagnoli CCOO, i primi hanno fatto sapere che non “contribuiranno ad aumentare le disuguaglianza e la miseria che soffre la classe lavoratrice”, prendendo parte quindi all'iniziativa intrapresa dai pompieri galiziani e seguita da quelli catalani. Stesse intenzioni per quanto riguarda i vigili del fuoco delle Canarie, che ricordano come l'apertura di abitazioni da parte di questo corpo d'emergenza sono legali solo nel caso in cui esiste un rischio concreto per le persone o beni materiali che sono dentro l'abitazione in questione.
Continuano quindi ad aprirsi quegli spazi collettivi di solidarietà, frutto anche del lavoro dei comitati Stop Desahucios (Stop sfratti) che da molti mesi ormai lavorano a stretto contatto nelle realtà cittadine per difendere dagli sfratti quelle persone che continuano a perdere la casa. Un fenomeno frutto di una crisi economica e che non fa altro che mettere in crisi e contrastare concretamente chi nel nome della speculazione e dei propri interessi, non si fa scrupoli a lasciare migliaia di famiglie in mezzo alla strada.

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