L'epilogo è di quelli che giravano nell'aria dopo le ultime notizie che vedevano l'amministrazione comunale di Crema avanzare proposte in merito alla riqualificazione di un'opera mai finita(!)(vedi:
http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2013/02/le-balle-di-formigoni-su-crema.html e relativi links)e che dopo gli scandali riguardanti i vertici della regione Lombardia partendo da Formigoni arrivando ai finanziamenti pubblici a ospedali,cliniche e scuole targate Cielle,hanno portato alla parola FINE al progetto dell'ecomostro dei Sabbioni,a Crema.
Infatti la costola di Comunione e Liberazione che aveva in mano l'affare scuola-privata foraggiata da denaro-pubblico,ovvero la Fondazione Charis,da ieri è in liquidazione volontaria visto che di soldi pubblici,dopo tutti gli scandali venuti alla luce e che molti già sapevano da anni,me compreso,non ne percepiranno più,almeno fino a quando la labile memoria italiana si ricorderà di queste storie.
Il primo dei due articoli di Crema on-line proposti parla proprio dell'ultim'ora mentre l'altro era già in preventivo per questo blog in quanto Rete Scuole di Crema aveva fatto un sunto dei fatti che avevano portato alla nascita di questa"creautra"abortita molto presto,e fortunatamente aggiungerei:vediamo adesso che cosa si farà di questa megacostruzione,sperando proprio che torni utile all'intera collettività e non ad un ristretto numero di prescelti così come il primo progetto del"Campus Valcarenga"avrebbe voluto.
Crema. Scuola di CL addio, Fondazione Charis
in liquidazione volontaria per far fronte ai debiti. Comune e Provincia cercano
soluzioni
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di Andrea Galvani
(direttore@cremaonline.it) |
Crema - La notizia era
nell'aria, ma le indiscrezioni hanno raggiunto l'ufficialità ed un risvolto
clamoroso. Nella giornata di ieri la Fondazione Charis ha comunicato
all'amministrazione comunale di Crema "la decisione di desistere dalla
ripresa delle attività per la realizzazione dell’opera denominata
Campus Valcarenga. Contestualmente, ha comunicato la messa in
liquidazione volontaria della medesima Fondazione, allo scopo di alienare il
patrimonio per fare fronte agli impegni economici già
sottoscritti".
Cambio di programma
Come si legge in
un documento ufficiale diramato dall'ufficio di staff del sindaco
Stefania Bonaldi "l’informativa è stata immediatamente trasmessa
dal Comune di Crema a Regione Lombardia e segue di pochi giorni
la delibera della giunta comunale dell’11 febbraio 2013 che prendeva invece atto
del nuovo cronoprogramma e della dichiarata ripresa dei lavori
nel prossimo mese di marzo".
Il recupero
dell'esistente L’amministrazione Comunale, a fronte di quanto
comunicato dalla Fondazione Charis, "intende prendere immediati contatti con la
Provincia di Cremona e con la Regione al fine di tentare ogni possibile
azione per potere recuperare quanto sinora realizzato e reimpiegarlo a
beneficio della formazione scolastica superiore del nostro territorio".
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LINKS: |
Crema. Scuola di CL, vertice in Comune (archivio
Crem@online |
Le indagini di Rete Scuole "per far chiarezza sullo stato dei
lavori di costruzione" |
Cantiere fermo da oltre 1 anno
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Retescuole ripercorre le tappe della nascita
della scuola di Cielle a Crema: “Formigoni smentisce in tv? Questa è la vera
storia del regalo da 1 milione di euro”
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di Emanuele Mandelli |
Crema - Il commento dei
Roberto Formigoni che smentisce di aver finanziato una scuola
di Cielle a Crema, andato in onda durante la trasmissione di La7 L’aria che
tira di alcuni giorni fa scatena una dura presa di posizione di Retescuole
Crema.
Il coraggio di smentire
“Il governatore”,
scrivono in un comunicato, “ha avuto il coraggio di affermare che la regione
Lombardia, non ha mai finanziato la costruzione di alcuna scuola privata. La
trasmissione mostrava le immagini dell’istituto di viale Europa ormai bloccato
da più di un anno e sei mesi, mentre il sindaco Stefania
Bonaldi e una rappresentante di ReteScuole Crema spiegavano in modo
sintetico ciò che è accaduto”.
Una storia iniziata nel
2008
Per chiarezza e memoria Retescuole fa un riassunto della
questione: “ricordiamo a tutti i fatti: il 26 marzo 2008 l’allora sindaco di
Crema, Bruno Bruttomesso segnala un fabbisogno di finanziamento
di una scuola. 14 milioni è il costo complessivo dichiarato, 9,5 milioni sono le
risorse proprie della Charis (vicino a C.L.), 4,5 i milioni richiesti tramite
una legge regionale”.
Due giorni per approvare
“Dopo
due soli giorni i rappresentanti della Regione Lombardia, tra cui l’assessore
cremasco Gianni Rossoni, del Comune di Crema e della Fondazione
Charis, firmano un protocollo d’intesa che prevede la partecipazione della
Regione al finanziamento di un nuovo edificio scolastico. Il 9 aprile 2008 la
Giunta regionale approva la delibera”.
Le
interpellanze
“Tutto ciò risulta, con estrema chiarezza, dalle
numerose interpellanze fatte a livello regionale e comunale, come pure dalla
documentazione esaminata accuratamente dal gruppo di lavoro nato per denunciare
lo scandalo del finanziamento alla scuola di Comunione e Liberazione. Mentre la
scuola pubblica subisce il taglio di 8,5 miliardi e la perdita di 120 mila posti
di lavoro, la Regione Lombardia governata da 15 anni da Roberto Formigoni
aumenta sempre di più il finanziamento pubblico a chi frequenta la scuola
privata”.
La Dote scuola
“A partire dall’anno
scolastico 2008/2009 infatti è entrato in vigore il sistema della Dote Scuola,
che consente di eludere il divieto di finanziamento pubblico diretto della
scuola privata, enunciato dall’articolo 33 della Costituzione, in quanto il
contributo economico non viene erogato direttamente alla scuola, bensì alla
famiglia dello studente sotto forma di rimborso di una parte della retta
scolastica; un tetto di spesa minimo, al di sotto del quale le famiglie non
possono nemmeno fare domanda, escludendo di fatto la quasi totalità degli
studenti delle scuole pubbliche”.
Il regalo da 1
milione
“In questo modo Formigoni e l’assessore
Rossoni regalano oltre ad 1 milione di euro per la costruzione
della scuola, l’80% dei suoi fondi per il diritto allo studio agli studenti
della scuola privata, che rappresentano soltanto il 9% della popolazione
scolastica regionale. Quasi 400 milioni di euro in 9 anni, sottratti dalle
tasche dei contribuenti e gentilmente donati al 60% degli studenti delle scuole
private”.
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