martedì 19 febbraio 2013

BYE BYE SCUOLA DI CIELLE

L'epilogo è di quelli che giravano nell'aria dopo le ultime notizie che vedevano l'amministrazione comunale di Crema avanzare proposte in merito alla riqualificazione di un'opera mai finita(!)(vedi:http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2013/02/le-balle-di-formigoni-su-crema.html e relativi links)e che dopo gli scandali riguardanti i vertici della regione Lombardia partendo da Formigoni arrivando ai finanziamenti pubblici a ospedali,cliniche e scuole targate Cielle,hanno portato alla parola FINE al progetto dell'ecomostro dei Sabbioni,a Crema.
Infatti la costola di Comunione e Liberazione che aveva in mano l'affare scuola-privata foraggiata da denaro-pubblico,ovvero la Fondazione Charis,da ieri è in liquidazione volontaria visto che di soldi pubblici,dopo tutti gli scandali venuti alla luce e che molti già sapevano da anni,me compreso,non ne percepiranno più,almeno fino a quando la labile memoria italiana si ricorderà di queste storie.
Il primo dei due articoli di Crema on-line proposti parla proprio dell'ultim'ora mentre l'altro era già in preventivo per questo blog in quanto Rete Scuole di Crema aveva fatto un sunto dei fatti che avevano portato alla nascita di questa"creautra"abortita molto presto,e fortunatamente aggiungerei:vediamo adesso che cosa si farà di questa megacostruzione,sperando proprio che torni utile all'intera collettività e non ad un ristretto numero di prescelti così come il primo progetto del"Campus Valcarenga"avrebbe voluto.
 
Crema. Scuola di CL addio, Fondazione Charis in liquidazione volontaria per far fronte ai debiti. Comune e Provincia cercano soluzioni
di Andrea Galvani
(direttore@cremaonline.it)
Crema - La notizia era nell'aria, ma le indiscrezioni hanno raggiunto l'ufficialità ed un risvolto clamoroso. Nella giornata di ieri la Fondazione Charis ha comunicato all'amministrazione comunale di Crema "la decisione di desistere dalla ripresa delle attività per la realizzazione dell’opera denominata Campus Valcarenga. Contestualmente, ha comunicato la messa in liquidazione volontaria della medesima Fondazione, allo scopo di alienare il patrimonio per fare fronte agli impegni economici già sottoscritti".

Cambio di programma
Come si legge in un documento ufficiale diramato dall'ufficio di staff del sindaco Stefania Bonaldi "l’informativa è stata immediatamente trasmessa dal Comune di Crema a Regione Lombardia e segue di pochi giorni la delibera della giunta comunale dell’11 febbraio 2013 che prendeva invece atto del nuovo cronoprogramma e della dichiarata ripresa dei lavori nel prossimo mese di marzo".

Il recupero dell'esistente
L’amministrazione Comunale, a fronte di quanto comunicato dalla Fondazione Charis, "intende prendere immediati contatti con la Provincia di Cremona e con la Regione al fine di tentare ogni possibile azione per potere recuperare quanto sinora realizzato e reimpiegarlo a beneficio della formazione scolastica superiore del nostro territorio".

LINKS:
Crema. Scuola di CL, vertice in Comune (archivio Crem@online
Le indagini di Rete Scuole "per far chiarezza sullo stato dei lavori di costruzione"
Cantiere fermo da oltre 1 anno

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Retescuole ripercorre le tappe della nascita della scuola di Cielle a Crema: “Formigoni smentisce in tv? Questa è la vera storia del regalo da 1 milione di euro”
di Emanuele Mandelli
Crema - Il commento dei Roberto Formigoni che smentisce di aver finanziato una scuola di Cielle a Crema, andato in onda durante la trasmissione di La7 L’aria che tira di alcuni giorni fa scatena una dura presa di posizione di Retescuole Crema.

Il coraggio di smentire
“Il governatore”, scrivono in un comunicato, “ha avuto il coraggio di affermare che la regione Lombardia, non ha mai finanziato la costruzione di alcuna scuola privata. La trasmissione mostrava le immagini dell’istituto di viale Europa ormai bloccato da più di un anno e sei mesi, mentre il sindaco Stefania Bonaldi e una rappresentante di ReteScuole Crema spiegavano in modo sintetico ciò che è accaduto”.

Una storia iniziata nel 2008
Per chiarezza e memoria Retescuole fa un riassunto della questione: “ricordiamo a tutti i fatti: il 26 marzo 2008 l’allora sindaco di Crema, Bruno Bruttomesso segnala un fabbisogno di finanziamento di una scuola. 14 milioni è il costo complessivo dichiarato, 9,5 milioni sono le risorse proprie della Charis (vicino a C.L.), 4,5 i milioni richiesti tramite una legge regionale”.

Due giorni per approvare
“Dopo due soli giorni i rappresentanti della Regione Lombardia, tra cui l’assessore cremasco Gianni Rossoni, del Comune di Crema e della Fondazione Charis, firmano un protocollo d’intesa che prevede la partecipazione della Regione al finanziamento di un nuovo edificio scolastico. Il 9 aprile 2008 la Giunta regionale approva la delibera”.

Le interpellanze
“Tutto ciò risulta, con estrema chiarezza, dalle numerose interpellanze fatte a livello regionale e comunale, come pure dalla documentazione esaminata accuratamente dal gruppo di lavoro nato per denunciare lo scandalo del finanziamento alla scuola di Comunione e Liberazione. Mentre la scuola pubblica subisce il taglio di 8,5 miliardi e la perdita di 120 mila posti di lavoro, la Regione Lombardia governata da 15 anni da Roberto Formigoni aumenta sempre di più il finanziamento pubblico a chi frequenta la scuola privata”.

La Dote scuola
“A partire dall’anno scolastico 2008/2009 infatti è entrato in vigore il sistema della Dote Scuola, che consente di eludere il divieto di finanziamento pubblico diretto della scuola privata, enunciato dall’articolo 33 della Costituzione, in quanto il contributo economico non viene erogato direttamente alla scuola, bensì alla famiglia dello studente sotto forma di rimborso di una parte della retta scolastica; un tetto di spesa minimo, al di sotto del quale le famiglie non possono nemmeno fare domanda, escludendo di fatto la quasi totalità degli studenti delle scuole pubbliche”.

Il regalo da 1 milione
“In questo modo Formigoni e l’assessore Rossoni regalano oltre ad 1 milione di euro per la costruzione della scuola, l’80% dei suoi fondi per il diritto allo studio agli studenti della scuola privata, che rappresentano soltanto il 9% della popolazione scolastica regionale. Quasi 400 milioni di euro in 9 anni, sottratti dalle tasche dei contribuenti e gentilmente donati al 60% degli studenti delle scuole private”.

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