mercoledì 5 febbraio 2020
IL SOLITO SCIACALLAGGIO FASCIOLEGHISTA
E non si voleva scommettere sull'uso strumentalizzato volto al razzismo e alla propaganda elettorale da parte dei fascioleghisti per la questione coronavirus?
Ovviamente chi l'ha fatto ha vinto praticamente nulla tale era certa questa ennesima opera di sciacallaggio mediatico già ampiamente studiato e messo in opera in diverse occasioni da parte di Salvini & company,e l'esempio dei quattro governatori leghisti che hanno pensato di imporre un isolamento da chi rientra dalla Cina per tutti,anche per chi frequenta le scuole,è il nuovo caso creato a pennello.
A parte che questa domanda dei governatori di Lombardia,Friuli Venezia Giulia,Veneto e Trentino Alto Adige indirizzata tutti compatti al Ministero della Sanità dimostra il volere scavalcare una situazione già in atto da parte dello Stato,è un comportamento lampante di criminalizzazione dei cinesi(gli asiatici in generale visto che per loro un coreano,un cinese e un giapponese sono la stessa cosa)con un chiaro esempio di reato di procurato allarme.
Questo stato di terrorismo sanitario,diciamo così,ha già provocato decine di episodi gravi d'intolleranza verso le comunità cinesi di tutta Italia con gesti che non si sono limitati solamente agli insulti o alle ghettizzazioni ma anche a episodi di violenza fisica:articolo di Contropiano(leghisti-da-procurato-allarme ).
Leghisti da “procurato allarme”, tacciono tutti i finti “difensori della legalità”.
di Alessandro Avvisato
Lo sappiamo, dei comunisti veri non devono chiedere la galera per nessuno. Però…
Però noi abbiamo Nicoletta Dosio in carcere, condannata in via definitiva per una protesta al casello autostradale in Val Susa che ha provocato un danno di 38 euro alla società controllata da Gavio. Mentre Benetton, con 43 morti sulla coscienza per il crollo di Ponte Morandi, a Genova, non solo non vedrà un carcere neanche in fotografia (eventualmente fatta da Toscani, ci mancherebbe…), ma sta addirittura premendo – anche via Sardine – sul governo perché eviti accuratamente di prendere in considerazione una delle poche idee sensate dei Cinque Stelle: ritirargli la concessione a gestire ogni tipo di autostrada in questo paese.
Però qui tutti si lamentano dei “populisti di destra” che speculano sulle paure della gente e tutti i media “democratici” si preoccupano di rilanciare ogni loro starnuto controvento. Mentre i “politici” che dicono di condannare certe speculazioni da sciacalli non muovono un dito, terrorizzati dalla possibilità che una polemica ben fatta possa far guadagnare voti ai fascioleghisti e farli perdere a loro.
Però, oggi, noi ci vediamo rovesciare addosso da tutti i media questa stronzata: “I governatori di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige hanno scritto una lettera congiunta al ministero della Sanità chiedendo che il periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina sia applicato anche ai bambini che frequentano le scuole”.
Non sappiamo quanti bambini ci siano tra i 57 cittadini italiani fatti rientrare dalla zona di Wuhan, in Cina, dove si è acceso il focolaio di Coronavirus. Però gli stessi media ci informano che “per almeno 15 giorni, i 57 rimarranno in isolamento in una palazzina alloggi all’interno del Centro sportivo olimpico dell’Esercito. A ciascuno è stata riservata una stanza con due letti e bagno privato, tv al plasma, telefono, wi-fi, armadi e una scrivania. Sono state anche prese in considerazione particolari necessità per gruppi familiari, in alcuni alloggi c’è la cucina. Lì saranno distribuiti i pasti e sarà soddisfatta qualsiasi esigenza degli ospiti, dai giornali ai libri. Senza contare gli accertamenti medici di controllo fino a metà febbraio, con i parenti che forse si trasferiranno in alberghi della zona. Poi il vero ritorno a casa”.
In pratica, dunque, nessun concittadino – né adulto né minorenne – potrà varcare quella soglia controllata da militari armati per i quindici giorni necessari a verificare che in loro non si manifestino i sintomi del contagio.
Dunque bis: in base a quale sragionamento da imbecilli i “4 governatori 4” chiedono che i bambini (eventuali) di ritorno dalla Cina “non vengano fatti entrare nelle scuole delle regioni da loro governate?
Colui che ha avuto la faccia di provare a rispondere è il leghista veneto Luca Zaia: «Non c’è nessuna volontà di contrapposizioni politiche, né tanto meno di ghettizzare: vogliamo solo dare una risposta all’ansia dei tanti genitori visto che la circolare non prevede misure in tal senso».
Geniale… Siccome nei cittadini “c’è ansia”, noi “4 governatori 4” invece di assumere i consigli della comunità scientifica cerchiamo di moltiplicarla.
E dire che anche Andrea Ammon, direttrice dell’Ecdc (European Centre for Disease prevention and Control) si affanna a spiegare che per il momento nell’Ue «la situazione è veramente sotto controllo». Una eventuale sospensione della libertà di circolazione nell’area Schengen per contrastare il nuovo coronavirus identificato in Cina «è di gran lunga al di là delle nostre competenze come agenzia scientifica».
Insomma: non c’è ragione di bloccare la circolazione di persone e merci attraverso tutti i paesi dell’Unione Europea, ma “4 governatori 4” iscritti alla Lega “chiedono” al governo di non far eventualmente entrare alcuni bambini a scuola dopo – DOPO – che dovessero aver finito il periodo di quarantena all’interno di una struttura militare, sotto il controllo dei (giustamente) lodatissimi virologi che per primi sono stati capaci si sequenziare la struttura del virus.
Ma se non si riferiscono a questi bambini, di chi mai stanno parlando? Dei bambini cinesi che rientrano dalle vacanze di capodanno? Da qualsiasi provincia o regione di quel paese? Sorvolando disinvoltamente sul fatto che da giorni sono sospesi tutti i voli da e per la Cina? E che via mare o via terra servono diverse settimane? Insomma: si riferiscono a tutti quelli con gli occhi a mandorla?
Qui siamo ben oltre quel “giorno dello sciacallo” che diversi commentatori ricordano. Qui siamo completamente dentro il reato di procurato allarme.
Non lo conoscete? Eccolo qui, come da codice penale, al’art. 568: “Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’Autorità (1), o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio [358] (2), è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da dieci euro a cinquecentosedici euro.” Non granché, ma almeno una sanzione concreta.
Di fatto, se uno di voi lettori scrive su un social quello che “4 governatori 4” hanno chiesto “con lettera ufficiale al governo” verrebbe inquisito e (giustamente) condannato alle pene indicate nell’art. 568. Se lo fanno i “4 governatori 4”, invece, tutti riportano le loro dichiarazioni senza nulla eccepire.
Che tacciano dei gazzettieri senza più credibilità e deontologia professionale, servi specializzati nel porgere il microfono e far sbobinare dalle segretarie quelle “dichiarazioni”, è in fondo la fetida “normalità” di questi tempi.
Ma che taccia persino la famosa “magistratura”, quella che sarebbe in teoria obbligata all’azione penale in ogni caso – e mai come in questo il reato è di “pubblica conoscenza” – è in realtà la riprova che “fra loro nun s’ingrugnano”. Competono per i posti di prima fila, certo, ma non fanno mica sul serio…
Se nessuno dei vari organi istituzionali fa nulla per stoppare con la necessaria “fermezza” (come si diverte la Storia a invertire il significato delle parole…) questo gioco al massacro fascioleghista, nessuno ci venga a dire che i “democratici” sono quelli che “fermeranno il fascismo”. Al massimo si metteranno d’accordo su chi deve pagare il caffè….
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