giovedì 6 febbraio 2020
IL SALARIO MINIMO GARANTITO DI CITTADINANZA
La Spagna,con il governo da compromesso storico al potere,ha alzato il salario minimo di cittadinanza a 950 Euro,compresa la quattordicesima(quindi da correggere il dato posto sopra nel grafico)con un intento di aumentarlo nei prossimi anni,o almeno entro la fine del mandato che peggio di noi ha visto una durata degli ultimi esecutivi assai precoce.
Questo dopo l'aumento delle pensioni mentre in Italia dopo il tanto discusso reddito di cittadinanza si scopre ai più che siamo una delle poche nazioni che in Europa non ha un reddito minimo di cittadinanza,che è prassi comune con cifre che variano attorno al 60% del valore di uno stipendio medio,ovvio che esistono differenze enormi all'interno dell'Ue,vedi Lussemburgo e Ungheria.
L'articolo di Left(non-il-reddito-il-salario-di-cittadinanza )parla di questo caso prettamente italiano,se si fa caso i paesi scandinavi aderenti all'Ue non lo hanno anche perché la loro politica sociale è assai diversa dalla nostra,e del disimpegno assoluto del governo italiano almeno ad intavolare un discorso serio su esso,aumentando allo stesso tempo al diseguaglianza e l'ingiustizia sociale.
Non il reddito: il salario, di cittadinanza.
di Giulio Cavalli
Il governo spagnolo ha aumentato del 5,5% il salario minimo: era uno dei più bassi in Europa, l’aumento porta la remunerazione a 950 euro per 14 mensilità. L’ambizione del governo, che nei giorni scorsi aveva annunciato anche un aumento delle pensioni, è quella di fissare il salario minimo al 60% dello stipendio medio entro la fine del mandato, il che equivarrebbe in termini pratici a circa 1.200 euro. In Francia Macron (sempre contestato perché in Francia hanno questa abitudine di manifestare facendo qualcosa in più di lagnarsi sui social) è stato costretto a ritoccarlo al rialzo: il salario minimo è di 1.521 euro. La Germania ha introdotto il salario minimo da poco e l’anno scorso l’ha ritoccato verso l’alto.
L’Italia? In Italia ogni volta che si discute di un salario minimo sembra che debba cascare il mondo. E non è un caso che siamo uno dei pochi Paesi europei a non avere un salario minimo. Forse varrebbe la pena considerare che la dignità passa attraverso un reddito dignitoso, benché questi ci vogliano convincere che bastino belle parole e buoni propositi.
In Europa si continua ad assistere a governi che hanno il coraggio di prendere decisioni che qui da noi risultano impraticabili. Se qui qualcuno proponesse un salario minimo ci sarebbe una schiera di politici amici di certa imprenditoria che ci disegnerebbe un futuro nero e un’invasione delle cavallette.
Non so se vi accorgete che su molti temi che qui vengono blindati con la solita frammetta del “non c’è alternativa” le alternative invece continuano a esserci e essere praticate nel resto del mondo. Forse ci sarebbe proprio bisogno di un partito che rilanci sul salario minimo per i lavoratori, sul diritto alla casa e su tutte quelle cose che negli ultimi anni sembrano diventate antiquariato politico (perché sono stati bravissimi a convincerci che è così) e che invece disegnerebbero un Paese attento davvero ai più poveri. Forse sarebbe anche un argomento su cui si potrebbe ritrovare la maggioranza che è al governo.
Ma ci hanno insegnato a fare sogni bassi, piccoli, stretti stretti.
Avanti così.
Buon giovedì.
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