sabato 14 settembre 2019
SI CONTINUA A MORIRE LAVORANDO
Avrà una bella gatta da pelare l'esecutivo,non che sia una prerogativa solo di questo governo diminuire drasticamente se non azzerare il numero delle vittime e degli infortuni sul posto di lavoro,e le cifre del primo semestre fanno presagire ad un aumento rispetto agli ultimi anni solo riguardo il numero delle vittime.
Il redazionale di Contropiano(la-guerra-sul-lavoro-ha-raggiunto-le-603-vittime )parla dell'impressionante incremento rispetto agli ultimi anni del 2018 e purtroppo questo corrente per l'appunto potrebbe battere il tragico record.
Ma non tutti gli infortuni sono denunciati,e in molti casi la tragedia ed il fato non sono gli unici fattori causa degli incidenti:l'inadeguatezza e la scarsità di formazione,la scarsa o addirittura assenza di dispositivi per la protezione dai rischi e orari e condizioni generali incompatibili con un lavoro dignitoso sono cause principali di tale strage.
Non solo,le visite dell'ispettorato del lavoro sono poche(si calcola che siano una ogni undici anni e mezzo)e quasi sempre sono concordate a tavolino con l'azienda,quindi se qualcosa non va,se ci sono macchinari che hanno difetti o che sono utilizzati senza protezioni vengono aggiustati oppure vengono semplicemente inutilizzati durante queste visite che dovrebbero essere a sorpresa.
La guerra sul lavoro ha raggiunto le 604 vittime.
di Redazione Contropiano
Un triste aggiornamento: questa mattina un operaio 38enne è morto schiacciato da una pressa. È successo oggi, venerdì 13 settembre, a Rogoredo di Casatenovo, in una azienda agricola di via Madonnina, poco prima delle 7
Dall’inizio dell’anno sono ormai saliti a 603 i lavoratori morti mentre stavano lavorando. Gli ultimi quattro sono caduti ieri in un’azienda agricola di Arena Po, nel Pavese. Si tratta di indiani sikh tra i 28 e i 49 anni, tra cui i due fratelli titolari dell’azienda dove è avvenuta la tragedia. Lo hanno confermato i carabinieri, al termine delle operazioni di recupero dei cadaveri da parte dei vigili del fuoco in una vasca di decantazione dei liquami. Il fatto è avvenuto intorno alle 12.30 in una vasca per la raccolta dei liquami in un’azienda agricola in via San Rocco 7 ad Arena Po.
Nel primo semestre del 2019 sono stati denunciati 482 infortuni mortali sul lavoro, il peggior dato dal 2016 (da quando sono iniziati i bollettini trimestrali Inail consultabili). Nel 2016 infatti le denunce di morti sul lavoro erano state 461, salite poi a 473 nel 2017 e leggermente calate a 469 nel 2018. Ma questi dati escludono i lavoratori morti in itinere cioè mentre stavano andando o tornando dal lavoro. Sulla base di questi parametri i morti sul lavoro nel 2019 erano 599 fino a giovedì alle 12.00. Con i quattro lavoratori morti ad Arena Po sono saliti a 603.
Guardando ai dati annuali, il 2018 è stato l’anno peggiore degli ultimi tre. Se, infatti, se il 2016 si era chiuso con 1.018 vittime e il 2017 con 1.029, nel 2018 si è arrivati a 1.133 morti sul lavoro (+10%).
Il 2019 rischia, alla luce dei numeri del primo semestre, rischia di diventare l’anno peggiore della guerra sul lavoro per i morti avvenuti.
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