venerdì 6 settembre 2019
MACCHIETTA NERA
Devono proprio aversela fatta nelle braghe i fascistelli romani che oltre ad essere appartenenti a questa idiota ideologia sono di professione criminali,vista la figura da poveraccio di uno di loro,Fabio Gaudenzi detto Rommel,che nella famosa videoconfessione fa la figura di un ometto piccolo piccolo.
A cagare fuori dalla tazza ci si rimette la vita come al"collega"ultrà di sponda laziale Fabrizio Piscitelli detto Diabolik,assassinato più di un mese fa in pieno stile mafioso.
E proprio come una macchietta(nera)e con la coda tra le gambe questo omuncolo affiliato a Massimo Carminati(per fortuna sua in galera,vedi:madn finalmente-vi-hanno-preso),veri fascisti alfieri delle loro cazzate da bimbiminchia,parla di demonio e di altre farneticazioni,una pessima figura,l'ennesima di un'appartenente alla"fiera"schiera degli appesi a testa in giù(articolo:contropiano.org ).
I fascisti romani “se la fanno sotto”. La mala non perdona.
di Federico Rucco
Le ipotesi sono due: il noto fascista romano Fabio Gaudenzi, detto “Rommel”, o è uscito di testa oppure se la sta facendo sotto perché nei rapporti tra fascisti e malavita nella Capitale devono aver pestato qualche cacca di troppo. L’esecuzione di Piscitelli a Roma alcune settimane fa, deve aver fatto suonare tanti campanelli d’allarme in quella storica zona grigia delle connessioni tra neofascisti e gruppi della criminalità organizzata. I fatti, al momento, sono questi.
Coperto da un passamontagna, una pistola 357 magnum in mano, alle spalle un poster di “Opposta Fazione”, Fabio Gaudenzi, esponente dell’estrema destra di Roma, ritenuto vicino a Massimo Carminati, condannato nel gennaio 2017 a 2 anni e 8 mesi nel processo d’appello su Mafia Capitale, è apparso in un video su youtube in cui annuncia: “Mi sto consegnando al Questore di Roma e parlerò del mandante dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli e di tanto, tanto altro”.
Nel filmato Gaudenzi così riassume quello che ha da dire: “Ho pochi minuti perché stanno arrivando, mi stanno per arrestare. Vorrei fare delle dichiarazioni: mi consegnerò come prigioniero politico. Mi chiamo Fabio Gaudenzi, sono nato a Roma il 3-3-’72. Appartengo dal 1992 a un gruppo elitario di estrema destra, denominato ‘I fascisti di Roma Nord’, con a capo Massimo Carminati. E ora vi do la lista: Fabio Gaudenzi, Fabrizio Piscitelli, Luca Caroccia, Fabrizio Caroccia, Elio Di Scala, Maurizio Boccacci, Brugia Riccardo e Massimo Carminati”.
“Mi consegno – prosegue – consapevole di subire dei processi, ma vorrei essere processato e se giusto condannato per banda armata, come dovrebbe essere per Massimo Carminati e Riccardo Brugia. Noi non siamo mafiosi, ma siamo fascisti: lo siamo sempre stati e lo saremo sempre. A Massimo Carminati la mafia e la droga fanno schifo, e anche a me. Ma ne parleremo presto: mi sto consegnando al Questore di Roma e parlerò del mandante dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli e di tanto tanto altro, ma solo con il dottor Gratteri, perchè questa è la mafia vera, non quella del 2014. Grazie e a presto”.
Gaudenzi è stato arrestato ieri dalla polizia a Roma per detenzione di armi da guerra, dopo la pubblicazione del video. Nella mattinata un vicino di casa aveva sentito rumori simili a spari e ha chiamato i carabinieri. All’arrivo dei militari Gaudenzi si è chiuso nell’appartamento e ha chiesto di parlare con la polizia, alla quale poi si è consegnato. In casa gli agenti hanno trovato la 357 che appare nel filmato e una mitraglietta tipo Uzi. Gli investigatori hanno acquisito il video e sono in corso accertamenti sulle dichiarazioni di Gaudenzi.
Fabio Gaudenzi è un notissimo fascista romano. Nel 1994 rimase ferito durante la rapina alla Banca Commerciale Italiana di via Newton in cui venne ucciso Elio Di Scala “Kapplerino”, altro fascista pesante della Capitale. Uscito dal carcere nel 2012, negli anni successivi è rispuntato fuori come curatore degli affari immobiliari di Massimo Carminati in Italia, Gran Bretagna e paradisi fiscali, finendo coinvolto nell’inchiesta su Mafia Capitale. Gli investigatori lo intercettano il 29 aprile 2014 mentre pianifica un viaggio in Africa per un’operazione speculativa connessa all’acquisto di un’ingente partita di oro e preziosi. La pista dei diamanti neri è sbucata fuori più volte nelle indagini che riguardano le connessioni tra fascisti e malavita.
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