venerdì 12 luglio 2019

FINANZIAMENTI ILLECITI RUSSIA-LEGA


Risultati immagini per savoini cena putin
La credibilità dei leghisti è pari a zero,ricordandoci sempre dei 49 milioni di Euro e non di Rubli ecco che lo scandalo portato alla luce da un sito statunitense sta entrando prepotentemente nei palinsesti tv dopo la scorpacciata degli sbarchi,e con Salvini che difende l'indifendibile.
Ci sono le registrazioni del leghista Savoini che è il tramite tra i razzisti lombardi e la Russia,ed i suoi tentativi andati si pensa a buon fine di finanziamenti illeciti(il reato è corruzione internazionale)con i quali si è fatta campagna elettorale antieuropeista(foraggiata anche la Le Pen in Francia ad esempio)passano come enormi balle dai capoccia di Roma,nuova capitale dell'impero del Nord.
L'articolo di Left(settimo-non-rublare )parla anche del ruolo dell'opposizione,che è quello principalmente di rompere le scatole,e che viene zittita dalla Presidente Casellati che non vuole che si parli di gossip in Parlamento,salvo esserci già un'indagine ufficiale in corso.

Settimo: non rublare.

di Giulio Cavalli 
Forti le reazioni sul caso Lega-Russia: il ministro dell’interno aveva tentato di chiudere tutto come semplice blablabla e invece, ovviamente, la cosa ieri è montata e, ovviamente, l’opposizione ha fatto l’opposizione. Così accade che nel Parlamento (che sembra diventato il paese di Bengodi) qualcuno pretenda di avere risposte e spiegazioni un po’ più convincenti dei versetti da bulletto che ha grugnito Salvini e la presidente del Senato Casellati decide che no, che in Parlamento non si deve parlare (nonostante il nome Parlamento) di pettegolezzi giornalistici.

Poiché la realtà supera la fantasia, non passano molti minuti che i pettegolezzi giornalistici diventano un’indagine. E chissà come ci sarà rimasta male, la Casellati, di questi giudici che si mettono in testa di indagare sui pettegolezzi, eh?

Ma c’è un’altra cosa curiosa nell’affare Lega-Russi che andrebbe sottolineato: Gianluca Savoini (l’uomo registrato mentre tentava di convincere i russi a finanziare la Lega) aveva smentito quell’incontro che invece oggi è costretto a confermare. Non ci credete? È tutto qui. Quindi si potrebbe serenamente dire che siano bugiardi, almeno questo.

Poi c’è la reazione di Di Maio, potentissima e decisa come al solito: “meglio Putin che i petrolieri” ha detto il ministro. Perché lui funziona così, con un ragionamento singolo: se spunta merda basta trovarne una nel passato che puzzi di più, così sarà sempre colpa di quelli prima. E fa niente se intanto ci affoghiamo dentro. E così accade che i rivoluzionari da tastiera siano passati da “e allora il Pd?” a “e allora il Pci?”. Secondo me se qualcuno osserva questo Paese da fuori si scompiscia dal ridere.

Ultimo ma non ultimo il buon Giorgetti che ci vuole convincere che quel Savoini sia solo un millantatore. E sarà per questo che il ministro dell’interno se lo porta nelle riunioni di Stato. Eh già.

Buon venerdì.

Nessun commento: