venerdì 11 gennaio 2019

IL CAMALEONTISMO LEGHISTA


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Fin dagli albori la Lega Lombarda,così si chiamava allora,più che un partito propositivo ha sempre cercato un nemico per fare proselitismo alle spalle dei più deboli e degli emarginati della società,cominciando con i meridionali...effettivamente già i piacentini lo erano perché in principio il fiume sacro Po era il confine tra la"Padania"ed il sud Italia,anzi guai a sentirsi dire italiani.
Dai primi manifesti della gallina dalle uova d'oro del settentrione che ingrassava la Roma ladrona il passo da essere secessionisti a nazionalisti è stato breve,tutta la politica del bruciare la bandiera italiana è andata a farsi fottere e l'avvicinamento sempre più progressivo verso il fascismo ha fatto sì che ora guai a toccare il tricolore.
Ad essere odiati furono poi i vu cumprà,i primi migranti arrivati dal nord Africa,beh con la pelle non scurissima e quindi quasi tollerati,poi gli zingari,ed ora tutti gli immigrati meglio se con la pelle scurissima e se ci aggiungi la fede islamica è proprio il top dell'oggetto(perché nono sono persone per loro,sono cose da sfruttare sia a casa loro che a casa nostra)da mettere nel mirino delle loro armi.
Sono il problema numero uno degli italiani!
L'articolo di oggi è un contributo preso da Facebook e narra in maniera semplicemente veritiera tutto quello che è stata la Lega Nord e l'andazzo verso l'estrema destra che ne sta caratterizzando i pochi argomenti politici cui il loro cervello possono partorire.
E più rincoglioniti sono i milioni di italiani che hanno creduto a questi ladri,perché ci sono sentenze che lo hanno palesemente dimostrato come nel caso dei 49 milioni di Euro frodati allo Stato(madn salvini-salva-bossi-per-i-propri-comodi ),che ancora complice un'ignoranza medievale e un bombardamento dei mass media fanno sì che ci si trovi ovunque quella faccia di merda di Salvini.

Ciao, sono un Leghista semplice.

Per un quarto di secolo ho creduto fortemente che ogni mio problema fosse causato dai meridionali. L’ho creduto perché così mi dicevano i capi del mio partito, che erano tutti onesti. Non come i terroni.

Poi però i capi del mio partito sono stati beccati di nuovo con i nostri soldi in tasca, e sono crollati al 4%. Così i capi del mio partito proprio in quel momento si sono ricordati che i meridionali votano. E sempre in quel momento hanno scoperto che i meridionali non sono poi tanto male.

Così mi hanno detto che per un quarto di secolo si sono sbagliati, e che ora devo credere nell’esatto contrario. Che l’Italia non la devo più odiare ma amare. Che con la bandiera italiana oggi non ci puliamo più il culo, ma anzi la baciamo. E spero che almeno nel frattempo l’abbiano lavata, anche se dubito visto quanto è stato repentino il passaggio tra quando dicevamo “Padania is not Italy” e oggi che diciamo “Prima gli italiani”. Un paio di anni forse.

I miei capi mi hanno detto che la causa dei miei mali ora sono altri. Allora ho pensato subito ai potenti, ai privilegiati, ai padroni. A quelli che ci sono da sempre e rubano da sempre migliaia di miliardi.

Ho pensato agli evasori, i corrotti, i corruttori, i falsi invalidi, gli incapaci, Cosa Nostra, la Camorra, la ‘Ndrangheta, la Scu, il traffico di droga, il pizzo, gli appalti truccati, la burocrazia inefficiente, il divario tra Nord e Sud, i terreni avvelenati, la giustizia lenta, i raccomandati, i truffatori, i bancarottieri, e tutti gli altri problemi e italiani che mi fottono la vita da decenni, e che hanno causato disoccupazione, precarietà, tasse altissime e servizi pessimi.

Invece i capi del mio partito mi hanno detto che mi sbaglio, che non sono loro la causa di ogni mio male. Anzi, che siccome loro sono italiani loro vengono "prima". "Prima gli italiani".

Il mio problema ora sono i morti di fame che arrivano sulle barche. Quando arrivano. I miei capi mi hanno detto che è colpa loro se pago troppe tasse, se le vecchiette rovistano nella spazzatura e i divorziati dormono in macchina.

Che loro in realtà stanno bene, e rischiano la vita per divertimento. Soprattutto i neri. Anche se non lo possiamo dire ad alta voce. E pensiamo che siccome alcuni neri sono delinquenti e maleducati - e lo sono sul serio - allora sono tutti così. E vanno cacciati tutti. Anche quelli che non ci hanno ancora fatto nulla.

Ho pensato che questo sia razzismo. Che etichettare una persona non per quello che ha fatto, ma per il popolo a cui appartiene sia razzismo. Ma mi hanno detto di no.

Così come ho pensato che anche noi italiani siamo migranti economici. Siamo quelli che emigrano di più. A centinaia di migliaia ogni anno. Soprattutto giovani (anche palestrati e con l'iPhone). Andiamo negli altri paesi a cercare lavoro, non scappiamo da alcuna guerra. Ma mi hanno detto che noi siamo "cervelli in fuga". Loro invece sono parassiti. Come i meridionali che vengono dal Sud a rubarc... ah no scusate, mi sono distratto.

E' che sono un leghista semplice. E non riesco a stargli dietro. Ma ci provo. In fondo mi accontento di poco: un padrone da seguire qualsiasi cosa dica e che indossi felpe e mangi arancini per farmi sentire che lui è come me; un popolo da odiare e a cui addossare la colpa di ogni mio problema. E sto bene così. Mi accontento.
L'ho detto. Sono un leghista semplice.

by Emilio Mola

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