mercoledì 23 gennaio 2019

GUIDO ROSSA E LA CACCIA ALLE STREGHE DEI BRIGATISTI


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Forse perché ricorre una data piena,i quarant'anni,o forse soprattutto perché si è riaperta la caccia alle streghe dopo l'estradizione di Battisti contro i terroristi(rossi),sta di fatto che l'anniversario della morte del sindacalista Guido Rossa per mano di un commando di brigatisti rossi avvenuta il 24 gennaio del 1979 ha avuto un'eco mediatica tale da ricevere l'onore della presenza del Presidente della Repubblica Mattarella.
L'articolo proposto(www.ilsecoloxix.it/p/genova )propone la cronaca della giornata e la commemorazione di Rossa,ucciso dopo avere sputtanato e testimoniato contro Francesco Berardi,un operaio dell'Italsider reo di avere fatto circolare all'interno della fabbrica volantini delle Brigate Rosse e che venne arrestato e morì in carcere per un sospetto suicidio alcuni mesi dopo.
Questo ricordo in pompa magna è l'ennesimo piccolo ma pericoloso passo verso il completo sdoganamento del fascismo che sta avvenendo sotto gli occhi di tutti ma sembra che solamente in pochi si stiano allarmando.
Vedi anche:madn i-casi-di-gugliardoconcutellie-battisti .

Quarant’anni dal delitto di Guido Rossa, il ricordo di Mattarella a Genova.

Emanuele Rossi,Mario De Fazio,redazione Web

Genova - Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella è arrivato questa mattina a Genova, per commemorare la figura di Guido Rossa, l’operaio e sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse quarant’anni fa. 

È la quarta visita del Presidente della Repubblica alla città in un anno, dopo quelle al Gaslini , per le esequie delle vittime del ponte Morandi , al Salone Nautico . 

La cerimonia di commemorazione si è svolta nel padiglione 11 della fabbrica. 

Mattarella: « Guido Rossa reagì alle forze oscure» 
«Onoriamo oggi un uomo un lavoratore un militante politico e un delegato sindacale che di fronte alle forze oscure ebbe la forza di reagire e resistere. - ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il suo intervento - Il terrorismo è un attacco vile alle persone alle loro idee e alle istituzioni. Guido Rossa non indugiò e seppe cosa fare anche per gli altri».

«La democrazia prevalse e divenne più forte nel rispetto della Costituzione e grazie al movimento dei lavoratori nelle fabbriche. - ha continuato Mattarella - È con emozione che partecipo a questo ricordo qui. Non saremo mai veri protagonisti senza la memoria. Guido Rossa univa l’impegno nel suo lavoro a quello nel sindacato e nel partito comunista. Assumersi le proprie responsabilità è difficile ma è grazie a queste persone che l’Italia può progredire». «A decenni di distanza quell’impegno non è concluso. Si deve assicurare la giustizia. L’azione delle istituzioni per ristabilire piena luce, dove questa è ancora lacunosa, non può fermarsi. Così come una definitiva chiusura di quella pagina richiede che sia resa compiuta giustizia, con ogni atto utile affinché rendano testimonianza e scontino la pena loro comminata quanti si sono macchiati di gravi reati e si sono sottratti con la fuga alla sua esecuzione».

«Morti come quella di Eros Cinti sono inaccettabili, la sicurezza del lavoro è un diritto fondamentale. - ha detto anche il capo dello Stato parlando dell’operaio morto lunedì all’Ansaldo Energia. 

E ha continuato: «Genova è una capitale del lavoro e deve colmare il gap infrastrutturale evidenziato dal crollo del Ponte Morandi. La ricostruzione è una priorità nazionale».

Bucci: «La forza e il coraggio di Guido Rossa ci siano di esempio» 
«Il giorno del funerale me lo ricordo. - ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci - Ero a militare e ricordo l’orgoglio di essere genovese di fronte alle immagini di quella piazza. Questa città ha segnato la storia e anche nella tragedia che ci ha colpito con il Ponte Morandi dimostreremo che siamo capaci di fare le cose bene e al giusto prezzo. La forza e il coraggio di Guido Rossa ci siano di esempio per fare di Genova la prima città del Mediterraneo».

Toti: «I terroristi pensavano di avere vinto e invece era la loro sconfitta» 
«È la quinta volta che lei presidente viene a Genova a trovarci. Ci sono giornate in cui il presente cambia il futuro. I terroristi pensavano di avere vinto e invece era la loro sconfitta. Dopo il crollo del Ponte si è rinsaldato il patto sociale che ci fa essere tutti parte di questo paese», sono state le parole del governatore ligure Giovanni Toti.

La figlia di Guido Rossa: «Oggi preferisco non parlare» 
«Oggi preferisco non parlare». Lo ha detto Sabina Rossa, figlia di Guido, avvicinata a margine della commemorazione del sindacalista ucciso 40 anni fa dalle Br. Proprio oggi sono apparse in centro a Genova delle scritte contro l’esponente della Cgil e operaio Italsider.

Le parole degli operai  
Maestripieri (Cisl): «Da Mattarella parole che fanno riflettere» 

«Le parole del Capo dello Stato, che ha ricordato il sacrificio consapevole di Guido Rossa, fanno commuovere, ma anche riflettere. Ha detto che la fabbrica, il luogo di lavoro, ha avuto un ruolo centrale nella sconfitta del terrorismo e che ancora oggi ha un ruolo centrale nella vita di ciascuno di noi», spiega Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria che aggiunge: «Sergio Mattarella ha voluto onorare Eros Cinti, l’operaio che lunedì ha perso la vita, schiacciato dal carico di una gru. Sentiamo il Presidente della Repubblica al nostro fianco, baluardo solido e fondamentale dei diritti dei lavoratori. Crediamo che decidendo di citare nel suo discorso questa tragedia aggiungendo che “la sicurezza sul lavoro e’ un diritto fondamentale” abbia inteso mettersi al fianco dei lavoratori, del sindacato, per chiedere tutele e scuotere una politica che non se ne fa carico. Ringraziamo il presidente Mattarella per essere venuto a Genova, per la quarta volta in pochi mesi, in un momento cruciale per questo territorio che ha bisogno di attenzioni non comuni da parte dello Stato mettendo al centro prima di tutto il lavoro», conclude Maestripieri 

Palombo: «Un onore la presenza del Presidente Mattarella»  
Il primo a parlare nella commemorazione è stato il rappresentante Fiom Armando Palombo: «È un grande onore la presenza del Presidente Mattarella che salutiamo con profondo affetto. Questa è la fabbrica di Guido Rossa ma anche una fabbrica con una lunga storia di battaglie sindacali, dal 68 alla riqualificazione ambientale. Negli ultimi 6 anni di amministrazione straordinaria abbiamo difeso il lavoro. Questa fabbrica è stata acquistata dal primo gruppo mondiale dell’acciaio e vogliamo sperare ancora di potere essere orgogliosi di questa fabbrica e di questa città».

Jehl (Arcelor): «I valori di Guido Rossa come un faro che ci guida» 
Dopo di lui è intervenuto l’amministratore delegato di Arcelor Mathieu Jehl: «La storia di questa fabbrica è grande e noi siamo qui da poco ma vogliamo rispettarla. Erano anni difficili ma la storia di Guido Rossa ci insegna i valori che devono essere il faro, anzi la Lanterna che ci guida».

Don Franco Molinari: «Guido Rossa non ha mai agito per interesse personale» 
Il cappellano del lavoro Franco Molinari ha ricordato i suoi 40 anni di servizio in Ilva, la visita di Papa Francesco e l’amicizia personale con Guido Rossa: «Ricordo un uomo che non ha mai agito per interesse personale ma per spirito di servizio e impegno sociale, sindacale e politico».

Ivano Bosco e il ricordo di Eros Cinti morto lunedì all’Ansaldo Energia 
Il segretario della Camera del lavoro metropolitana Ivano Bosco ha ricordato Eros Cinti, l’operaio morto lunedì in Ansaldo Energia . «Incidenti del genere non devono ripetersi. - ha detto Ivano Bosco - Ogni giorno in Italia 3 persone non tornano a casa dal lavoro. Finiamola di parlare di tragica fatalità, la vita delle persone deve venire prima del profitto. Alcune normative inserite in legge di stabilità vanno nel senso opposto». «Genova è ricordata come una delle capitali del terrorismo ma in quegli anni fu anche la capitale della lotta al terrorismo, grazie ai sindacati», ha continuato. «La democrazia ha gli anticorpi senza bisogno di spettacolarizzazioni. - ha aggiunto Bosco - E senza lasciare morire a poche miglia dalle nostre coste centinaia di esseri umani». 

Martina: «Qualche ministro studi la storia» 
«La memoria è futuro e qui c’è la storia tragica ma incredibile di un sindacalista che ha lottato contro le Br e che ha avuto il coraggio di denunciare. È questa la nostra storia, di un Paese che ha reagito con organizzazioni popolari, sociali, alla deriva del terrorismo brigatista. Qualche ministro dovrebbe studiarla questa storia», ha detto il candidato alla segreteria del Pd Martina oggi a Genova per la commemorazione del sindacalista della Cgil Guido Rossa ucciso 40 anni fa dalle Brigate rosse. «Non si calpesta la storia di persone che hanno dato la vita per questo Paese combattendo nelle fabbriche, nelle città da sinistra, contro i brigatisti e contro il terrorismo» ha concluso Martina.

La targa 
Dopo la cerimonia è stata scoperta una targa alla presenza di Mattarella. Ecco la scritta che compare sulla targa: “Contro ogni terrorismo, unità fratellanza e accoglienza fra tutti i lavoratori senza distinzione di provenienza, di religione e nazionalità. In occasione della visita del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, la rappresentanza sindacale unitaria a nome dei lavoratori di ArcelorMittal Genova pone questo ricordo in memoria del compagno della Fiom Guido Rossa barbaramente ucciso dalle Brigate Rosse il 24 gennaio 1979”.

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