venerdì 20 aprile 2018

TORNANO I CINEMA IN ARABIA SAUDITA...E LA DEMOCRAZIA QUANDO?


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Sulla carta l'Arabia Saudita è amica dell'occidente per opportunismi e non per una cultura medievale che è ancora ancorata in un paese maschilista all'inverosimile e dove i diritti umani più basilari vengono negati soprattutto alle donne.
Solo il fatto della notizia della riapertura dei cinema dopo 35 anni ci deve far pensare che questa popolazione,o almeno i reali che li comandano,siano solamente dei presuntuosi arricchiti e guerrafondai,(non dimentichiamoci lo Yemen dove siamo complici:madn nello-yemen-si-uccide-col-made-in-italy )e che governano con il terrore una popolazione giovane che anche se vorrebbe ribellarsi sa che andrebbe incontro a punizioni corporali,carcere e morte.
Nemici giurati di Assad(madn ma-chi-ferma-i-veri-stati-canaglia? )assieme a tutte le petrolmonarchie arabe,hanno tacciato il Qatar(madn qatarun-capro-espiatorio )in una sensazionale quanto ipocrita la campagna di finanziamento dell'Isis,proprio loro che sono i principali foraggiatori dell'esercito del terrore islamico,l'Arabia Saudita si conferma nazione falsa che però è d'importanza strategica enorme nonché terra d'investimento da parte degli Stati dell'occidente.
Articolo di Rai news:cinema-arabia-saudita .

Dopo 35 anni riaprono i cinema in Arabia Saudita, Black Panther è il primo film proiettato.

È un evento storico nel Paese, dove nei primi anni '80 la famiglia reale aveva bandito i cinema .

Tra un mese in Arabia Saudita si potrà andare di nuovo al cinema. Il regno ha revocato l'anno scorso un divieto durato 35 anni concedendo alla statunitense AMC Entertainment la prima licenza per gestire sale cinematografiche. Ieri a Riad, nel distretto finanziario King Abdullah, ci sono state le prove generali con una proiezione a inviti cui hanno partecipato uomini e donne. La scelta del film non è stata casuale: Black Panther, blockbuster americano, terzo film di supereroi più visto in assoluto, racconta la storia di T'Challa (Chadwick Boseman), che dopo la morte del padre, re di Wakanda, ritorna a casa, una nazione africana isolata dal mondo però con uno straordinario potenziale tecnologico.

Si tratta di un evento che "segna un momento chiave nella trasformazione dell'Arabia Saudita in una più vibrante economia e società", ha affermato il ministro della cultura e informazione, Awwad Alawwad. Nel corso degli ultimi anni, l'Arabia Saudita ha progressivamente allentato le forti restrizioni alle proiezioni cinematografiche, consentendo lo svolgimento di festival di film locali e proiezioni in cinema improvvisati. Molti religiosi sauditi ancora considerano i film occidentali, e persino i film arabi realizzati in Egitto e Libano, come peccaminosi.

La nuova politica interna
Dietro le aperture sociali a Riad, c'è il principe ereditario Mohammed bin Salman. Il trentaduenne figlio di re Salman, che ha assunto l'incarico nel giugno 2017, recentemente ha messo in discussione anche il rigoroso codice di abbigliamento per le donne, ​per cercare di soddisfare i desideri dei giovani, che formano la maggioranza della popolazione del Paese. Nonostante le riforme introdotte, le ragazze in Arabia Saudita non hanno la possibilità di vivere una vita indipendente: secondo la legge, un membro maschio della famiglia, normalmente il padre, il marito o un fratello, deve concedere il proprio permesso a una donna perché questa possa studiare, viaggiare o eseguire qualsiasi altra attività. "MbS", come è più conosciuto, ha invece una politica molto aggressiva sulle questioni estere e ha avuto un ruolo importante nella devastante escalation della guerra nello Yemen, dove già sono morte oltre 10.000 persone.

Investimenti nella cultura
Il 21 febbraio scorso, l'Autorità per l'intrattenimento generale (GEA) dell'Arabia Saudita ha annunciato il proprio calendario di eventi 2018, che prevede "oltre 5.000 diverse occasioni di intrattenimento dal vivo e eventi culturali progettati per attrarre tutte le componenti della società saudita". Riad investirà 64 miliardi di dollari in 10 anni nel settore dell'intrattenimento: secondo gli analisti, in tre anni, potrebbe ricevere 1 miliardo di dollari di nuove entrate dal settore del cinema ed entro il 2030 il regno arabo potrebbe essere tra i primi 10 maggiori mercati cinematografici del mondo. AMC ha raccolto la sfida: dovrebbe aprire 40 cinema in 15 diverse città nei prossimi cinque anni; i sauditi non dovranno dunque più mettersi in auto e guidare per ore per andare a vedere un film in un Paese limitrofo. Inoltre, a maggio, l'Arabia Saudita parteciperà per la prima volta nella sua storia al Festival di Cannes, presentando una selezione di cortometraggi. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/cinema-arabia-saudita-riapertura-primo-film-black-panther-d8a17c5c-1d23-4376-9f0f-d0c626306fd4.html

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