domenica 27 marzo 2016

I FIANCHEGGIATORI DELL'ISIS

Nemmeno qualche giorno fa avevo paragonato la recrudescenza del fascismo e del nazismo in Europa con il terrorismo dei miliziani dell'Isis ed oggi ho avuto la conferma dopo aver visto l'attacco di qualche centinaia di ratti neri belgi che hanno osato affrontare qualche famiglia,con presenza numerosa di bambini,che erano presenti a commemorare le vittime degli attacchi avvenuti a Bruxelles in settimana(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2016/03/confusioni-ed-orgasmi-giornalistici.html ).
Tanta gente era riunita presso la Piazza della Borsa della capitale belga dopo l'annullamento della marcia contro la paura per motivi di sicurezza,e l'invasione di questi che sono pari pari agli attentatori che hanno e stanno sconvolgendo tutto il mondo con le loro stragi,è stata respinta dalla polizia che già era stata avvisata dell'arrivo di queste merde che avevano preso un treno in una zona delle Fiandre.
Appartenenti a gruppi ultras di estrema destra hanno creato tensione e qualche scontro nel luogo che i belgi hanno contraddistinto come centro della commemorazione delle vittime e di fatto hanno contribuito al lavoro dei kamikaze finendone il loro intento svergognando ed inficiando la silenziosa commemorazione della maggioranza della gente.
Così come a Bruxelles anche in tutta Europa e in Italia troppa gente confonde l'Islam con il terrorismo e anche a Crema durante l'ultimo consiglio comunale si è visto come la destra e altri movimenti come quello pentastellato approvano di fatto il ritorno di un fascismo e di un nazismo nonostante a volte tentino di far vedere l'opposto.
Infatti la mozione presentata che aveva per oggetto i "provvedimenti da attuare contro ogni forma di fascismo e di neofascismo e contro ogni manifestazione di discriminazione della persona" è stata approvata solo grazie al voto della maggioranza mentre la minoranza di destra colpevolmente assente ed i due rappresentanti del Movimento 5 stelle presenti che si sono astenuti dal voto hanno espresso il loro tacito assenso a questi gruppi di pseudo umani che senza ombra di dubbio apportano il loro voto a queste schiere.

DOPO GLI ATTENTATI
 
Bruxelles, tensione tra polizia e tifosi 13 blitz anti-terrorismo, 4 arrestati
Un gruppo di circa 450 tifosi di calcio di estrema destra si è radunato a Place de la Bourse nonostante il divieto delle autorità alla «Marcia contro la paura».
 
di Elisabetta Rosaspina, inviata a Bruxelles  
 
In quattrocento o pochi in più hanno preso il treno da Vilvoorde, nelle Fiandre, diretti alla capitale per dimostrare di non aver paura del terrore, ma soprattutto di poter far paura. Più che gli islamici o gli invisi immigrati, però, sono riusciti soltanto a spaventare le pacifiche famigliole che stavano raccogliendo in piazza della Borsa, a Bruxelles, davanti all’altare di fiori, omaggio alle vittime dei due attentati compiuto all’aeroporto e in metropolitana martedì scorso. Il gruppone di hooligans, formato per lo più da tifosi di calcio ammantati di ideologia di estrema destra, si sono materializzati, tutti vestiti di nero e in molti casi, con i volti coperti da passamontagna a pochi passi dalla scalinata della Borsa, facendo il saluto romano e gridando «Hooligans belgi, qui siamo a casa nostra» o «L’Isis e lo Stato sono complici». Dall’altra parte della barricata, qualche cittadino ha urlato in risposta: «No all’odio!».

Tensioni al centro di Bruxelles.

La polizia, che controlla in permanenza la piazza da sei giorni, era preparata e li aspettava schierata ai varchi: i colleghi di Vilvoorde avevano avvisato dei movimenti degli estremisti e li avevano addirittura scortati in treno, perché il sindaco della cittadina fiamminga aveva pensato che ostacolare la loro partenza avrebbe potuto provocare scontri. Le tensioni si sono così spostate nel centro di Bruxelles, dove – paradossalmente - una manifestazione civica organizzata per oggi era stata fatta annullare dalle autorità per ragioni di sicurezza. Vista l’aria che tirava, i passanti sono stati allontanati, l’accesso alla piazza è stato chiuso e anche i fast food e le birrerie di fronte alla Borsa hanno sprangato i battenti, anche se soltanto per una manciata di minuti, mentre le forze dell’ordine sono ricorsi agli idranti per respingere e disperdere gli hooligans. Senza riuscire a impedire però atti di vandalismo nelle strade laterali.
 
Dopo un’ora la calma.
 
Dopo un’ora, la calma è tornata, assieme ai visitatori, ai bambini, ai ragazzi con le bandiere di vari paesi, mediorientali ed europei, o con i gessetti per scrivere i loro pensieri. Ma nelle alte sfere politiche è scoppiata la bagarre perché è stato consentita la provocazione in pieno centro di Bruxelles, proprio nel luogo deputato al lutto nazionale.

Le reazioni.

Il borgomastro della capitale, Yan Mayeur, si è detto «scandalizzato», pretendendo una reazione immediata del governo federale, colpevole di non aver impedito l’arrivo degli estremisti. La condanna del primo ministro Charles Michel è arrivata poco dopo, ma comunque un po’ in ritardo: «Invito tutti a mantenere il sangue freddo – ha detto il capo di governo – e a lasciare fare il proprio lavoro alla polizia». Che ha fatto una decina di arresti.

Blitz, quattro arrestati.

Nel frattempo la polizia ha arrestato 4 degli 8 sospetti al momento ricercati al termine di 13 raid effettuati nella notte. Lo ha reso noto la procura federale di Bruxelles che coordina le indagini sugli attentati di martedì scorso. Le perquisizioni sono avvenute a Bruxelles e nelle città di Duffel e Mechelen a nord: «In tutto nove persone sono state interrogate e cinque di loro sono state più tardi rilasciate», ha riferito la procura.

Nessun commento: