lunedì 17 agosto 2015

LA MORTE DI ANDREA SOLDI NON E' UN'INCIDENTE


Sono quasi passate due settimane dalla morte di Andrea Soldi,avvenuta durante un trattamento sanitario obbligatorio ordinato dal proprio psichiatra e rivelatosi fatale per l'intervento violento dei vigili urbani che hanno eseguito le operazioni in modo inappropriato causando la strangolamento del quarantacinquenne torinese.
L'articolo preso da Infoaut non si limita a cercare nella causa della morte la colpa fisica degli agenti di polizia urbana ma anche quella morale dell'intero sistema psichiatrico italiano che ha delle evidenti lacune in questo ambito.
I tso sono sia voluti dai familiari della gente che ha disturbi mentali che dagli psichiatri che li stanno curando ma anche da agenti delle forze dell'ordine che spesso scambiano i sintomi di quello che potrebbe essere un'assunzione di droghe o alcol con altri problemi legati alla sfera psichiatrica e viceversa.
La maggior parte delle persone che soffrono di tali patologie non sono tutelate dallo Stato e sono alla mercé di medici che sembrano più che altro alla ricerca di cavie piuttosto che essere di vero aiuto con farmaci e trattamenti adeguati.

Andrea Soldi, nessun 'incidente' ma un rapporto tra causa e effetto.

Si continua a cercare la verità per la vicenda che ha portato alla morte di Andrea Soldi, un uomo di 45 anni che nel pomeriggio di mercoledì 5 agosto ha trovato la morte per mano di due vigili urbani e grazie alla connivenza dello psichiatra dell'Asl che lo aveva in cura, presente nel luogo dove si è consumato l'ennesimo omicidio per mano delle forze dell'ordine. Una morte violenta, aberrante, inflitta ad Andrea mentre era su una panchina della piazzetta vicino a casa, dove trascorreva la maggior parte dei suoi pomeriggi.
Con il passare dei giorni, altre verità escono allo scoperto e cercano di fare chiarezza sull'episodio per andare ad attribuire responsabilità precise nei confronti di quella morte. Solo di due giorni fa infatti risalgono le intercettazioni delle telefonate fatte dal personale sanitario che era all'interno dell'ambulanza. Verità scomode per gli assassini di Andrea e chi tende ancora a coprirli, così come per chi ha ordinato l'ennesimo Tso, lo psichiatra che aveva in cura Soldi. Attraverso le intercettazioni, riaffiora infatti una ricostruzione nitida della vicenda: lo psichiatra che da tre anni ha in cura Andrea chiama i vigili urbani per prelevarlo e portarlo all'ospedale Maria Vittoria. Una scelta precisa da parte dello psichiatra che decide di usare la forza nei confronti del paziente per eseguire il Tso. La pattuglia speciale "Pegaso 6" interviene subito, di fatto strangolando Andrea, come riportato nel verbale dell'autopsia: "è stato trattenuto per il collo troppo a lungo". L'uomo sviene e nonostante questo, viene caricato nell'ambulanza ammanettato e a testa in giù. Durante il tragitto muore. Il dialogo stesso riportato su alcuni quotidiani mainstream, fanno capire bene la dinamica dell'omicidio di Andrea Soldi, e a leggerlo non possiamo che provare raccapriccio e disgusto per il modo in cui è stato ucciso Andrea.

Ne sono usciti di commenti e di articoli a proposito, tra una dichiarazione e l'altra, ma la verità su questa vicenda era già chiara agli occhi dei più, evidentemente non abbastanza per la Procura che continua a investigare e ad indagare su quanto successo. Così come è chiara la responsabilità del medico psichiatra che aveva in cura Andrea, che nonostante si dica innocente, scaricando tutta la responsabilità all'intervento subumano e "incompetente" dei vigili, ha ordinato il trattamento sanitario eseguendolo con la forza, ricorrendo alle forze dell'ordine.

Non risulta essere meno colpevole chi autorizza e ordina un Tso, e allo stesso modo non risulta meno colpevole chi fa caricare il proprio paziente sull'ambulanza ammanettato e a pancia in giù. Quello che si è verificato è un rapporto causa-effetto dove ancora una volta ad ordinare la morte vi è un dottore, un sistema psichiatrico allo sbando e dove ad eseguire la morte vi sono i tutori dell'ordine che attuano con libero arbitrio nelle diverse situazioni.

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