lunedì 16 marzo 2015

LA CORRUZIONE INCALZA-NTE


La notizia in circolo da stamattina dell'arresto e delle denunce di decine di persone,per lo più dirigenti ed imprenditori in orbita ai progetti delle grandi opere e su tutte la Tav e l'Expo,è di quelle che alla fine ti aspetti nonostante tutti gli accorgimenti che sono stati fatti:la corruzione ed i reati in genere contro la pubblica amministrazione sono prerogativa degli italiani al potere.
Il super manager Ettore Incalza è il nome più in vista di quelli resi noti,un intermediario delle mazzette che servivano a pagare gli appalti milionari delle grandi opere,uno che ha incarichi per lo Stato ininterrottamente da sette governi e che è già uscito indenne da ben 14 procedimenti giudiziari sempre per reati contro la p.a.
L'articolo è preso da Infoaut.
 
Arrestato Incalza: cade un pezzo del sistema tav .

Questa mattina è avvenuto l’arresto di Ettore Incalza, super dirigente ai lavori pubblici, confermato dagli ultimi 7 governi che si sono succeduti. Un nome e una garanzia per la politica delle grandi opere che ha confermato uno dei suoi uomini di punta indistintamente da chi sedeva sul banco del governo.
Una garanzia già, infatti Ettore Incalza è stato inserito nel 2013 dal Ministro Lupi e il Ministro Alfano nella task force (un nome un programma) sulla Torino-Lione, con  Regione Piemonte, la Provincia di Torino, il Comune di Torino e il commissario governativo Mario Virano. Il compito designato a questo gruppo era quello di organizzare le “compensazioni” e le comunicazioni con il territorio…e sappiamo come è andata finire.
Già alla nomina Incalza poteva vantare un buon curriculum: 14 procedimenti e altrettante assoluzioni per reati contro la pubblica amministrazione, un buon soggetto insomma, gradito a tutto il sistema tav. Oggi cade sotto i colpi di un’inchiesta della procura di Firenze per vari reati legati alle grandi opere, il Tav e l’Expo. I magistrati in conferenza stampa hanno definito la cricca un “articolato sistema corruttivo che coinvolgeva dirigenti pubblici, società aggiudicatarie degli appalti ed imprese esecutrici dei lavori”.
Oltre a Incalza tra gli arrestati dai Ros c’è anche l’imprenditore Stefano Perotti che nel tempo “ha procurato degli incarichi di lavoro a Luca Lupi”, figlio del ministro Maurizio Lupi. A scriverlo è il gip di Firenze nell’ordinanza di custodia cautelare.
Niente di nuovo, ma evidentemente qualcosa è cambiato nella gestione del sistema tav, e quindi qualche affiliato va gettato nella mischia.
Sistema è il termine giusto perchè è di sistema che si tratta, quel sistema che fa incriminare i notav mentre meriteremmo una medaglia, uno per uno, al cospetto dello schifo (legalizzato o meno) che rappresenta la cricca di potere che si affanna a difendere opere inutili e dannose, utili solo ad arricchire familiari e amici indebitando l’intero Paese.

da: notav.info

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