Giuseppe Pegoraro,ex vigile sospeso dal lavoro per truffa e peculato(in cambio di denaro timbrava il cartellino ad alcuni suoi colleghi assenteisti),ha ridotto in fin di vita il sindaco del paese e ferito il vice sindaco,e quando è stato bloccato aveva con se un vero e proprio arsenale perché l'incursione nel comune era solo il primo passo della sua delirante vendetta.
L'articolo di antifa.org spiega il perché di questo gesto dettato dalla follia di un classico esempio di esaltato delle armi che grazie a quelle pensa di poter risolvere tutto,l'ennesimo piccolo uomo che trova sfogo alla sua rabbia con proiettili e lame,il classico stronzo neofascista.
Simpatie d'estrema destra per il vigile di Cardano ·
Indagini, arrestato non intendeva fermarsi al blitz in comune.
Sparatoria in comune: nel mirino giudici e politici
MILANO- Giuseppe Pegoraro, l'ex vigile di Cardano al Campo sospeso dal servizio che ieri ha sparato al sindaco e al vicesindaco, prima di essere arrestato, non intendeva fermarsi al blitz in Comune. Il rancore che covava comprendeva anche altri soggetti, tra cui i politici di sinistra, i giudici e i finanzieri, e la stampa.
Giuseppe Pegoraro, 60 anni, è stato interrogato ieri pomeriggio dal sostituto procuratore che si occupa del caso, Nadia Calcaterra, subito dopo essere stato portato in Procura dagli agenti del Commissariato di Gallarate (Varese) che lo hanno arrestato. L'uomo ha usato toni rancorosi anche davanti agli inquirenti, convinto di doversi "fare giustizia" a tutti i costi e che "grazie alla armi" avrebbe potuto farlo. Un'apparente quadro persecutorio, insomma, per cui ora l'autorità giudiziaria potrebbe disporre per lui una perizia psicologica per valutarne l'effettiva capacità di intendere e volere. L'ex vice comandante dei vigili ha espresso odio per i giudici che hanno emesso la sentenza di primo grado per truffa e peculato relativamente alla vicenda che lo vede coinvolto con altri sei dipendenti del Comune; per i politici, soprattutto per quelli dell'amministrazione locale, del Pd, quindi "comunisti"; per i giornalisti che lo hanno dipinto "come un mostro" e per i militari della Gdf che hanno compiuto gli accertamenti su di lui. L'uomo ha manifestato convinzioni di "estrema destra" e una mania "per le armi e le cose militari". Il rancore è comunque apparso, al momento, l'unico movente. Durante l'interrogatorio non ha confermato di avere deciso altri obbiettivi precisi, ma la sensazione è che se non fosse stato fermato avrebbe proseguito nella sua folle vendetta.
SPARATORIA IN COMUNE: RANCORE DOPO INDAGINE PECULATO - In cambio di piccole somme di denaro timbrava il cartellino al posto di colleghi assenti che, in questo modo, risultavano regolarmente in servizio e potevano lasciare l'ufficio prima dell'orario di lavoro. Per questo l'ex agente della polizia locale Giuseppe Daniele Pegoraro, che ha sparato al sindaco e al vice sindaco di Cardano al Campo, nell'ottobre del 2012 era stato condannato per truffa e peculato insieme ad altri sei dipendenti del Comune in provincia di Varese. Nelle scorse settimane l'uomo era stato sospeso per sei mesi dal servizio e, probabilmente in seguito alla decisione presa dalla commissione disciplinare del Comune, ha covato quei rancori che lo hanno portato a compiere il folle gesto. La vicenda della truffa dei cartellini risale agli anni tra il 2004 e il 2005, quando sono partite le indagini della magistratura su un gruppo di agenti della polizia locale e dipendenti dell'amministrazione comunale sorpresi mentre timbravano al posto dei colleghi 'assenteisti'. Le condanne in primo grado, dai due ai quattro anni di reclusione, sono arrivate nel 2012. Il Tribunale aveva anche disposto un risarcimento danni al Comune per oltre 60mila euro complessivi. Dipendente di lungo corso del Comune di Cardano al Campo e in passato anche comandante della polizia locale, Pegoraro, condannato a due anni di reclusione, dopo il giudizio in primo grado era stato spostato all'Ufficio tecnico dove si occupava di ecologia e ambiente. Lo scorso 17 giugno si era appellato contro la sospensione dal servizio presentando tramite il suo legale una memoria difensiva che aveva redatto egli stesso, basata anche sugli anni trascorsi al lavoro per il Comune di Cardano al Campo.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/07/02/UOMO-SPARA-CONTRO-SINDACO-VARESOTTO-GRAVE_8960867.html
Sparatoria in comune: nel mirino giudici e politici
MILANO- Giuseppe Pegoraro, l'ex vigile di Cardano al Campo sospeso dal servizio che ieri ha sparato al sindaco e al vicesindaco, prima di essere arrestato, non intendeva fermarsi al blitz in Comune. Il rancore che covava comprendeva anche altri soggetti, tra cui i politici di sinistra, i giudici e i finanzieri, e la stampa.
Giuseppe Pegoraro, 60 anni, è stato interrogato ieri pomeriggio dal sostituto procuratore che si occupa del caso, Nadia Calcaterra, subito dopo essere stato portato in Procura dagli agenti del Commissariato di Gallarate (Varese) che lo hanno arrestato. L'uomo ha usato toni rancorosi anche davanti agli inquirenti, convinto di doversi "fare giustizia" a tutti i costi e che "grazie alla armi" avrebbe potuto farlo. Un'apparente quadro persecutorio, insomma, per cui ora l'autorità giudiziaria potrebbe disporre per lui una perizia psicologica per valutarne l'effettiva capacità di intendere e volere. L'ex vice comandante dei vigili ha espresso odio per i giudici che hanno emesso la sentenza di primo grado per truffa e peculato relativamente alla vicenda che lo vede coinvolto con altri sei dipendenti del Comune; per i politici, soprattutto per quelli dell'amministrazione locale, del Pd, quindi "comunisti"; per i giornalisti che lo hanno dipinto "come un mostro" e per i militari della Gdf che hanno compiuto gli accertamenti su di lui. L'uomo ha manifestato convinzioni di "estrema destra" e una mania "per le armi e le cose militari". Il rancore è comunque apparso, al momento, l'unico movente. Durante l'interrogatorio non ha confermato di avere deciso altri obbiettivi precisi, ma la sensazione è che se non fosse stato fermato avrebbe proseguito nella sua folle vendetta.
SPARATORIA IN COMUNE: RANCORE DOPO INDAGINE PECULATO - In cambio di piccole somme di denaro timbrava il cartellino al posto di colleghi assenti che, in questo modo, risultavano regolarmente in servizio e potevano lasciare l'ufficio prima dell'orario di lavoro. Per questo l'ex agente della polizia locale Giuseppe Daniele Pegoraro, che ha sparato al sindaco e al vice sindaco di Cardano al Campo, nell'ottobre del 2012 era stato condannato per truffa e peculato insieme ad altri sei dipendenti del Comune in provincia di Varese. Nelle scorse settimane l'uomo era stato sospeso per sei mesi dal servizio e, probabilmente in seguito alla decisione presa dalla commissione disciplinare del Comune, ha covato quei rancori che lo hanno portato a compiere il folle gesto. La vicenda della truffa dei cartellini risale agli anni tra il 2004 e il 2005, quando sono partite le indagini della magistratura su un gruppo di agenti della polizia locale e dipendenti dell'amministrazione comunale sorpresi mentre timbravano al posto dei colleghi 'assenteisti'. Le condanne in primo grado, dai due ai quattro anni di reclusione, sono arrivate nel 2012. Il Tribunale aveva anche disposto un risarcimento danni al Comune per oltre 60mila euro complessivi. Dipendente di lungo corso del Comune di Cardano al Campo e in passato anche comandante della polizia locale, Pegoraro, condannato a due anni di reclusione, dopo il giudizio in primo grado era stato spostato all'Ufficio tecnico dove si occupava di ecologia e ambiente. Lo scorso 17 giugno si era appellato contro la sospensione dal servizio presentando tramite il suo legale una memoria difensiva che aveva redatto egli stesso, basata anche sugli anni trascorsi al lavoro per il Comune di Cardano al Campo.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/07/02/UOMO-SPARA-CONTRO-SINDACO-VARESOTTO-GRAVE_8960867.html
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