domenica 30 maggio 2021

EDUCAZIONE CATTOLICA

La scoperta di una fossa comune nei pressi di un ex istituto di "rieducazione" per gli indigeni gestiti dalla chiesa è la fine di una serie di forti dubbi da parte dei nativi canadesi e di molti compagni di classe che pensavano che i propri compagni fossero riusciti a scappare da uno delle centinaia di questi istituti che nel giro di decine di anni strappavano alle famiglie di appartenenza per essere inseriti nella nuova nazione canadese,impedendogli di parlare la propria lingua cancellando la cultura e le tradizioni dalle loro menti.
Ma si è andati molto oltre con l'eliminazione fisica di questi bambini e adolescenti molti dei quali non sono tornati alle famiglie originarie,in un sistema che è durato fino al 1998:le inchieste partite negli ultimi anni hanno portato a parlare di un vero e proprio genocidio culturale contro i nativi della Prima Nazione.
Già il governo canadese espresse le scuse formali che non sono mai venute dalla chiesa,e la scoperta di 215 bambini nella fossa comune vicino la scuola Kamloops Indian Residential School(nella Columbia Britannica a ovest del Canada)è la prova di quello che in tanti pensavano ma che non osavano che fosse reale.
Un altro episodio dove gli insegnamenti e l'educazione cattolica sono stati l'anticamera di un inferno sulle spalle di bambini e ragazzi innocenti come accadde in Irlanda in molti istituti,orfanotrofi e scuole(tristemente famoso il caso di Tuam:madn lirlandalaborto-e-la-fossa-comune-di tuam ),in una sequela di atti disumani che sono frutto ancora di una convinta e forte quanto vergognosa fede religiosa.

Canada, resti di 215 bambini in una fossa comune/ Orrore in una “scuola per indigeni”.

di Silvana Palazzo

Canada, trovati resti di 215 bambini in una fossa comune vicino un ex scuola, un istituto per indigeni. “Pensavamo che scappassero, poi cominciarono a dire che potevano essere morti”

Macabra scoperta in Canada, dove sono stati trovati i resti di 215 bambini in una scuola per indigeni. Si riapre così la pagina di uno dei capitoli più bui della storia del Paese guidato ora dal premier Justin Trudeau, il quale non a caso ha parlato di «una fase vergognosa». I bambini, infatti, venivano strappati alle loro famiglie dal governo e dalle autorità religiose affinché venissero avviati «all’educazione bianca», quasi sempre in istituti gestiti dalla Chiesa. Di fatto rimuovevano i figli degli indigeni dalla loro cultura per assimilarli alla propria. Nel giardino di una di queste scuole, la Kamloops Indian Residential School, è stata rinvenuta con l’aiuto di un radar una fossa comune con i resti. I rappresentanti della Prima Nazione (così vengono chiamati gli abitanti originari) stanno già lavorando con gli specialisti forensi per stabilire le cause e il periodo dei decessi. «Questi bambini scomparsi sono morti senza documenti, alcuni avevano appena tre anni», ha dichiarato Rosanne Casimir, capo della Prima Nazione Tk’emlups te Secwépemc di Kamloops, come riportato dal Corriere della Sera.

TRUDEAU “RESTI IN EX SCUOLA? MI SPEZZA IL CUORE”

Harvey McLeod, che frequentò la scuola in Canada per due anni alla fine degli anni ’60, in un’intervista telefonica alla Cnn ha spiegato che «è stato molto doloroso avere la conferma di quello che temevano fosse accaduto». Ricordando quei tempi, disse che «a volte le persone non tornavano, eravamo felici per loro, pensavamo che scappassero. Poi si è iniziato a dire che potevano essere morti». Tra il 1863 e il 1998 oltre 150mila bambini indigeni furono prelevati dalle loro case, quasi sempre con la forza, e inseriti nelle scuole residenziali, dove era loro vietato parlare la lingua o praticare la cultura delle proprie comunità. Nel 2008 fu istituita una commissione per documentare l’impatto di questo sistema. Così si è scoperto che in Canada un gran numero di bambini indigeni non è mai tornato nelle comunità di origine. Il rapporto, pubblicato nel 2015, affermò che questa politica equivalse ad un «genocidio culturale». Nel 2008 arrivarono le scuse del governo canadese, non quelle dei vertici della Chiesa. «La notizia che i resti sono stati trovati nell’ex scuola residenziale di Kamloops mi spezza il cuore, è un doloroso ricordo di quel capitolo oscuro e vergognoso della storia del nostro paese. Penso a tutti coloro che sono stati colpiti da questa angosciante notizia. Siamo qui per voi», scrive oggi su Twitter il primo ministro canadese Justin Trudeau. 

Nessun commento: