sabato 16 dicembre 2017

DISFATTE ANNUNCIATE


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Mentre si sta delineando una sconfitta a sinistra alle prossime elezioni ancor prima che si scelga la data della tornata elettorale,il Pd(per inciso non rientra in tale categoria)non è riuscito nell'intento di accaparrarsi alcuni partner che avrebbero potuto dare qualche piccola percentuale di voti.
Fassino,colui che era stato investito da mediatore,pompiere e paciere tra le varie anime della sinistra moderata,i vari Pisapia con Campo Progressista,Articolo Uno e per ultimo Grasso con Liberi e Uguali,ha fallito su tutti i campi.
Certo non solamente per colpa sua ma di chi rappresenta,i vari Renzi,Boschi e Gentiloni che come scritto nell'articolo riportato sotto(left.it/2017 )sembra vivano al di fuori della realtà sotto una cupola di vetro così come profetizzò amaramente Berluscojoni nel 2011.
C'è solo una piccola schiera con qualcuno dei verdi e del Psi a dare manforte al Pd che è destinato ad una totale batosta a scapito delle destre che approfittano del pessimo lavoro svolto da quelli del Patto del Nazareno per avere una volata facile.

E così a sinistra Fassino ha partorito il topolino.

di Giulio Cavalli
Avrebbe dovuto essere il “grande mediatore” in grado di ricucire i rapporti tra il Partito democratico e le diverse anime a sinistra e invece Piero Fassino si porta a casa una “coalizione” spelacchiata che assomiglia terribilmente alle tante liste civetta che fino alle prossime elezioni spunteranno un po’ dappertutto. Ieri è stata presentata la lista “Insieme” (con tanto di simbolo di ulivista memoria) che comprende i Verdi, il Psi di Riccardo Nencini, l’ex ministro Giulio Santagata, vicino a Romano Prodi, e probabilmente qualche esponente ex di Sel (si sussurra il nome di Dario Stefàno).

Una lista che, bisogna dirlo, riesce a lasciare addirittura perplesso uno come Tabacci, storicamente sempre forte di stomaco, che con il suo partito (?!) Centro democratico ha deciso all’unanimità di non prenderne parte. Il deputato Capelli (che di Tabacci è il braccio destro, nell’enorme galassia della sua formazione politica) ha detto che il vero problema è Renzi: «Nulla di personale ma anche alla luce delle sue ultime dichiarazioni, “prenderemo oltre il 30 per cento, saremo il primo gruppo in Parlamento”, sembra di risentire il Berlusconi del 2011 che diceva che tutto andava bene e che la crisi non c’era perché i ristoranti erano tutti pieni».

Sparito Campo progressista di Giuliano Pisapia. Addirittura “perplesso” Casini. Qualcuno lancia l’idea di una “lista civica Gentiloni” (cosa c’è di più civico di un presidente del Consiglio, del resto).

Avanti così.

Buon venerdì.

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