giovedì 18 agosto 2016

ULTERIORI RESTRIZIONI PER NICOLETTA DOSIO

Sia dopo l'elezione a sindaco di Torino della candidata cinque stelle Appendino che dopo la fine del Festival dell'alta velocità di Venaus ecco che prosegue la rappresaglia,le minacce e le intimidazioni sotto forma di restrizioni alla libertà personale sempre più gravi volute dai giudici che si occupano della mortificazione di un'intera valle.
Ecco che ad inizio mese l'attivista tra le più famose dei No Tav,Nicoletta Dosio,già candidata per le elezioni europee del maggio 2014 per L'altra Europa con Tsipras ha visto la sua condizione di perseguitata peggiorare dall'obbligo di firma mai ottemperato all'obbligo di dimora dalle 18 alle 8 del mattino,cosa che non ha intenzione comunque di accettare.
Perché la sua disobbedienza arriva da un percorso di vita,di lotta e di resistenza che vede nel non adempiere a rispettare dei provvedimenti ingiusti di leggi sbagliate l'unico modo di esprimere la propria idea e la voglia di libertà.
Sostegno massimo a Nicoletta incontrata a Ombriano(Crema)all'Arci proprio un paio di anni fa raccontando la sua esperienza di militante No Tav e che ora è a rischio di arresto visto che ha deciso di proseguire con la propria linea su questa ingiustizia e continuerà a disobbedire alle ordinanze restrittive che le sono state notificate in una piena coerenza di ideali e di lotta.
Articolo di Senza Soste:www.senzasoste.it/istituzioni-totali .


Ulteriore ordinanza restrittiva ordinata dalla magistratura torinese nei confronti di Nicoletta Dosio, storica attivista e portavoce del Movimento No Tav, che nelle scorse settimane, insieme ad altri esponenti del movimento che si batte contro la devastazione della Val Susa, aveva deciso di non rispettare l’obbligo di firma impostole. La nuova restrizione dettata prevede l’obbligo di dimora dalle 18 alle 8 del mattino presso la sua abitazione di Bussoleno. 
Nicoletta Dosio ha commentato l’ulteriore giro di vite ai microfoni di Radio Onda D’Urto: “Sono venuti prima delle sette a consegnarmi la decisione del tribunale di Torino ma me l’aspettavo perché non avendo ottemperando mai all’obbligo di firma è chiaro che si sarebbe arrivati prima o poi ad un aggravamento delle condizioni restrittive. Hanno aspettato la fine del “Festival dell’alta felicità” pensando così di far seguire i dolori alla gioia però per me non cambia niente perché ho deciso di non rispettare le nuove misure, l’obbligo di dimora nel comune di Bussoleno con l’ingiunzione di non allontanarsi dall’abitazione di residenza dalle ore 18 alle ore 8 del giorno successivo. Avevo già dichiarato e lo ribadisco che non accetterò alcuna limitazione perché rivendico il diritto alla resistenza e alla lotta che non è solo una diritto ma diventa un dovere quando le leggi sono ingiuste. Sono all’interno di un movimento dignitoso e coraggioso e devo essere degna di questa nostra lotta. Facciano un po’ loro, se aggraveranno ancora le misure restrittive vedremo. Finché avrò gambe per camminare cercherò di fare come sempre la mia vita e di muovermi in questo mondo in cui bisogna pur prendere delle decisioni”.
A Contropiano Nicoletta Dosio ha detto invece: “Non sprecherò certo il tempo che mi resta, mi prendo intero il diritto a resistere e anche ad esistere”.
Di seguito invece l’intervento di solidarietà di Giorgio Cremaschi
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Il giudice di Torino ha emesso contro Nicoletta Dosio, da sempre una delle anime del movimento e del popolo NoTav, un pesante provvedimento di restrizione della libertà personale. A Nicoletta è stato notificato l’obbligo di soggiorno a Bussoleno con il divieto di lasciare il territorio del comune e dalle 18 alle 8 del mattino il domicilio coatto nella propria abitazione. Un provvedimento gravissimo, una rappresaglia per la coraggiosa decisione di Nicoletta di non accettare l’obbligo di firma quotidiana, cui era stata precedentemente sottoposta da un altro scandaloso atto repressivo. Il soggiorno obbligato è un provvedimento che viene dal fascismo e che spesso è stato utilizzato nel passato contro la criminalità mafiosa. Che oggi sia rivolto contro una limpida figura di militante per la democrazia, quale è Nicoletta, la dice lunga sulla portata autoritaria e liberticida che ha assunto la repressione contro il movimento NoTav.
Nicoletta, scrive il giudice, è una “personalità negativa” e la sua vita libera e piena di insegnamenti e solidarietà per tanti va posta sotto sequestro.
Ma negativo, per tutto ciò che c’è di civile e democratico, è solo l’orientamento poliziesco con cui il governo e la magistratura torinese difendono un’opera inutile e devastante e con essa l’occupazione militare di una valle e della sua comunità, che non vuole sottostare allo scempio del territorio e dei soldi pubblici.
Sono dei burocrati repressori, ma sono anche dei furbastri vili, perché per colpire Nicoletta hanno aspettato che si concludesse il Festival dell’Alta Felicità di Venaus , dove con migliaia di giovani molti esponenti della cultura e dello spettacolo avevano espresso il loro sostegno alla lotta del popolo della Valle Susa. Spenti i riflettori, i burocrati repressori hanno dato il via al nuovo giro di vite e alla nuova vendetta contro la libertà di chi lotta.
So che Nicoletta non ne ha bisogno, sia per la sua forza e dirittura morale, superiore in misura imparagonabile a quella di chi la giudica persona negativa. Sia per la stima e l’affetto che la circondano nel popolo NoTav e ovunque si lotti per i diritti e la democrazia. Ma voglio comunque esprimere alla compagna della cui amicizia mi onoro tutta la mia solidarietà e condivisione.
Forza Nicoletta sono, siamo, con te. Ora e sempre No Tav!
Giorgio Cremaschi

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