venerdì 11 dicembre 2015

IL TRIBUTO ITALIANO A JOE STRUMMER

Domani,a quasi tredici anni dalla sua scomparsa,si terrà a Bologna il tributo italiano a Joe Strummer,leader del Clash e uno dei più importanti rappresentanti del punk rock,personaggio che oltre a far musica ha dato un risvolto ideologico e sociale ai testi proposti dalla band britannica.
Dalle ore 18.30 si alterneranno gruppi più o meno famosi ma tutti con l'entusiasmo e la voglia di ricordare questo grande musicista al Sottotetto Sound Club di Bologna:l'articolo dell'evento è preso da qui(http://www.punkadeka.it/tributo-italiano-joe-strummer/ )mentre una breve storia di Joe Srummer è stata scritta da Repubblica all'indomani della sua morte(più sotto:http://www.repubblica.it/online/spettacoli_e_cultura/clash/clash/clash.html ).

Tributo italiano a Joe Strummer.

Sabato 12 dicembre, dopo un anno di pausa, torna il Tributo italiano a JOE STRUMMER. Le novità di questo anno sono che dopo anni (dal 2003 con lo Strummer Corner all’Indipendent day) e uno di stop per raccogliere energie nuove, si torna con tante belle sorprese sul palco è una nuova crew ad aiutarci in quello che per molti di voi e anche di noi è un giorno molto atteso.
Da questo anno saranno in forza con Radioclash.it e Punkadeka.it i BOLOGNA CITY ROCKERS con cui avevamo già collaborato nella X edizione  2013.
Questo anno a farla da padrona saranno le molte interazioni fra le band con altre, vedremo Rude con i Redska, i Rappresaglia con i Crooks e il ritorno per una sola volta di Franz, storica voce della Band, Filippo Andreani con i Linea, Pat atho e Gli Ultimi e poi gli imperdibili Atarassia GRÖP che hanno risposto alla chiamata e si sono riuniti eccezionalmente per l’occasione…tanto altro…giovani e meno giovani band tutte sul palco e qui ve le ricordiamo tutte (non in ordine di apparizione)
Banda Bassotti
Rappresaglia
ATARASSIA GROP
Black Mirrors
New Real Disaster
Pat Atho + Gli Ultimi
FUN – Oi from ’80s
Luchaskalientes
Temporal Sluts
Filippo Andreani + LINEA
MARCO MEZZETTI ( RATOBLANCO)
Rude & the Lickshots
 aftershow VINYL djset by Gorak/ Rev/ Lorenz
Sottotetto SoundClub -via Viadagola, 16 -Bologna
bus:
Andata: da stazione Centrale 21b (fermata San Sisto)
20 (da capolinea Pilastro-20min a piedi)
Ritorno: bus 93 / bus 20
auto: uscita 8bis e 9 (direzione Granarolo)
ORARI: dalle 18.00 apertura , inizio concerti 18.30.
INGRESSO: € 13,00 ( The Joe Strummer Foundation)
Tutte le info le trovate sul l’evento FB al link… https://www.facebook.com/events/1631177917162530/
Vi segnaliamo anche la presenza di un ospite importante, diremmo il primo fotografo che ha scattato i momenti degli inizi di JOE e dei CLASH.
In merito alla mostra di Tiziano Gerli, non sarà possibile farla per motivi tecnici. Avremo altre occasioni e ci attrezzeremo per farla
Sappiamo che per molti è attesissima la Banda Bassotti che questo anno sarà finalmente con noi a festeggiare e ricordare JOE Strummer.
Vi consigliamo di arrivare presto, per motivi tecnici e di comodità delle band gli orari di esibizione possono slittare in anticipo o ritardo secondo le varie esigenze, per questo non è fornita una scaletta di esibizione cronologica.
Segnaliamo molti banchetti interessanti di dischi e non solo…
Noi con Radioclash e Bologna City Rockers vi aspettiamo al sottotetto di Bologna

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Il fondatore e chitarrista della band nata nel '77 si è spento a 50 anni nella sua casa nel Sommerset
                 
E' morto Joe Strummer leader dei Clash

Icona del rock-punk, al musicista si devono grandi hitcome "London Calling" e "Should I stay or Should I go?"

Joe Strummer, fondatore, leader e chitarrista dei Clash, una delle storiche band del rock-punk, è morto nella sua casa a Sommerset, nell'ovest dell'Inghilterra. Aveva appena 50 anni. Il decesso di Strummer risale a ieri, ma è stato reso noto solo 24 ore dopo da un suo agente. "Joe", ha annunciato, "è morto nella sua casa di Sommerset", nell'Inghilterra occidentale. "Non conosciamo le cause", ha aggiunto l'agente, "ma presto sarà effettuata l'autopsia". Probabilmente, a quanto riferiscono alcune fonti compresa la Bbc, si è trattato di un attacco cardiaco.

Nato ad Ankara, in Turchia, vero nome John Graham Mellor, figlio di un diplomatico britannico e leader dei 101ers, Mellor adotta il nome di "Strummer" (letteralmente: "strimpellatore") dopo le improvvisate esibizioni del brano Johnny Be Good eseguite con l'ukulele nelle stazioni della metropolitana londinese. Alla metà degli anni Settanta Strummer diede vita all'esperienza dei Clash insieme a Michael "Mick" Jones, Paul Simonon e Tory Crimes, tutti provenienti dai London SS, nei quali milita anche Nicky "Topper" Headon.

Al primo concerto dell'agosto 1976 (come apripista di quell'altro gruppo icona del punk che sono i Sex Pistols), seguono altre apparizioni nel corso di diversi festival punk insieme agli onnipresenti Sex Pistols e a Siouxsie And The Banshees. Il sound ruvido e stringato, l'aggressività e la forte connotazione politica distinguono i Clash dalla scena punk rock soprattutto quando viene pubblicato White Riot, il loro primo 45 giri (marzo 1977), duro attacco alle istituzioni per gli scontri di Notting Hill a Londra dell'anno precedente tra polizia e giovani della comunità nera.

E' l'inizio di una storia che farà di Strummer e del suo gruppo una delle grandi icone del punk. Attento e meticoloso nella ricerca musicale, a Strummer si devono brani che, pur esprimendo messaggi fortemente politicizzati e attenti alla realtà sociale della Gran Bretagna di quegli anni, sono diventati di grande successo presso un pubblico più ampio di quello di riferimento, un patrimonio condiviso da tutti, anche grazie a delle trasformazioni interne al gruppo che via via porteranno i Clash a sperimentare più linguaggi e melodie. Per un sinteticissimo promemoria ecco la celeberrima London Calling, dischi cupi come Sandinista! o Give 'em Enough Rope, hit quali Should I Stay or Should I Go?, che spalancarono al gruppo dei ribelli del punk rock il mercato musicale degli Stati Uniti.

Negli anni Ottanta, un decisivo cambio di rotta: l'impegno politico si trasforma in sperimentazione, Strummer e i suoi provano il funk, il rap, la musica reggae e tendenze provenienti dalle minoranze etniche londinesi. L'idea funziona, dove si svelano le profonde radici dei quattro musicisti che vanno dal blues al jazz senza dimenticare il rock'n'roll: Spanish Bombs e Brand New Cadillac. Ancor più sorprendenti sono le ricerche di sonorità che anticipano di almeno dieci anni generi di tendenza degli anni '90 (The Guns Of Brixton, Train In Vain e Lost In The Supermarket). L'anima politica trova anche un riscontro commerciale di massa in tutto il mondo, Stati Uniti inclusi.

L'uscita, nel novembre 1981, del 45 giri This Is Radio Clash, anticipa anche la musica rap e hip-hop. La conferma viene da Combat Rock, coi singoli come Should I Stay Or Should I Go? e Rock The Casbah. È il 1982 e il gruppo è all'apice della popolarità, tanto che alla fine dell'anno suonano addirittura assieme a The Who, una delle poche formazioni degli anni '60 e '70 a godere del rispetto della generazione punk.

L'anno seguente Strummer e Jones, le due anime dei Clash, mostrano segni di insofferenza reciproca. Mick Jones forma i Big Audio Dynamite, mentre Strummer (insieme a Simonon) riprende il nome Clash e dà alle stampe il deludente e trascurabile Cut The Crap (1985). Jones e Strummer (una delle coppie d'oro della storia della musica inglese) si ritrovano nell'ottobre 1986 per il secondo disco dei Big Audio Dynamite (N. 10, Upping St.), ma la tanto desiderata reunion dei Clash rimane una delle tante leggende che costellano la storia del rock.

Quando nell'89 i Clash si sciolsero, a dodici anni dall'esordio ufficiale, Strummer intraprese una carriera solistica coronata da un certo successo. Uomo curioso e portato istintivamente a rimettersi in gioco, provò anche l'esperienza del grande schermo recitando e scrivendo partiture per colonne sonore cinematografiche.

Appena un mese fa l'ultimo concerto, con il suo nuovo gruppo, i "Mescaleros". Il prossimo anno i Clash, seconda band punk dopo gli americani Ramones, saranno inclusi nella "Rock and Roll Hall of Fame", il Ghota della musica rock.

(23 dicembre 2002)

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