mercoledì 30 settembre 2015

SI ARRESTANO TRA DI LORO

La notizia dell'arresto a Pisa di un agente della Digos che aveva tentato il furto in un supermercato ha fatto il giro di parecchi notiziari e ha scatenato accesi dibattiti sui social network,per quel che contano:non è il primo e nemmeno l'ultimo rappresentante di chi dovrebbe tutelare l'ordine che viene ammanettato per episodi simili.
Ciò fa capire che nonostante l'aria di superiorità che certi professioni si danno sembrano molto più "terreni" rispetto a quel che si crede,con vizi(molti)e virtù(un poco meno)come tutte le persone con cui hanno a che fare,e quasi sempre per motivi non proprio belli.
L'articolo preso da Infoaut spiega il fatto di cronaca di questo agente cui evidentemente non basta un buon stipendio e che probabilmente ha vissuto al di sopra dei propri limiti senza capire che come tuti chi sbaglia paga(lo sarà davvero?).

Digos,neanche il fascino della rapina.

Da grande voleva fare il tenente Colombo ma ha fatto irruzione in un supermercato di Lucca armato di pistola, costringendo i commessi a consegnargli quasi 4000 euro di incasso, per poi finire arrestato poco dopo grazie anche all’intervento di alcuni clienti. Nel momento dell’arresto si è scoperto che il maldestro rapinatore non era altro che un agente della Digos di Pisa e che per il colpo aveva utilizzato la pistola d’ordinanza.
L’agente, soprannominato “Pasticca”, è un volto storico della Digos pisana, impresso nella memoria di molti per il risentimento e l’impegno con cui tentava di ostacolare le attività dei collettivi e le lotte sociali in città. La carriera in polizia doveva però stargli stretta. Si è così improvvisato dj nei bar più squallidi della città e negli ultimi anni ha dato poi alle stampe alcuni romanzi di infima qualità, di cui uno per l'appunto intitolato “Da grande voglio fare il tenente Colombo”. Qui la sua vicenda autobiografica di agente della squadra antiterrorismo si intreccia con quella romanzata di un gruppo di studenti pisani che decidono di intraprendere la lotta armata richiamandosi alle BR. Un vero topos letterario per le relazioni di polizia del genere “investigazione e teorema”. Ma si sa, alle vite mediocri non serve la finzione. Così, non vedendo premiato il suo estro da dattilografo della Questura, ha pensato bene di dedicarsi alle rapine a mano armata; per l'ennesima volta deve aver però sopravvalutato le proprie capacità, visto l’esito del colpaccio.
Nessun rammarico per il prelievo alle casse dei supermercati della grossa distribuzione, ma proprio non riusciamo a provare simpatia verso questo rapinatore improvvisato, ben lontano dall'acume sornione di Peter Falk e troppo sicuro della sua impunità di sbirro.

Per gli stomaci più forti, il suo blog: http://lamatibetano.wix.com/danielelama

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