E come da pronostico al ballottaggio si vedrà l'Ump del presidente uscente contro i socialisti di Hollande e si sta già tramando per assicurarsi la vittoria,con le solite tresche e promesse che già sappiamo molto guardandoci a casa nostra.
Holland potrà contare sui partiti di sinistra dei vari Mélenchon,Poutou e Arthaud oltre che quelli della verde Joly,con Sarkozy che avrà i voti del Fn e dell'ex Ump Dupont-Aignan,mentre ago della bilancia sarà il bottino del 9% ottenuto dal moderato Bayrou,che è troppo di sinistra per stare con l'attuale presidente e troppo di destra per stare coi socialisti,insomma un Casini francese che va dove tira il vento.
Interessante è lo speciale offerto dal Corriere della sera (http://www.corriere.it/esteri/speciali/2012/francia-elezioni-presidenziali/ )con un altra utile scheda che porta i risultati delle votazioni divisi in regioni e province,dove si evince che la destra trionfi nelle zone di confine con Italia e Germania oltre che nel Champagne-Ardenne e la Corsica,con la provincia meridionale di Gard che risulta sia la più affezionata a Marine Le Pen,mentre le zone pirenaiche,quelle della costa sud che si affacciano sull'Atlantico e tutte quelle costiere del nord sono socialiste,con zone tipo quelle basche dove invece il FN non è proprio di casa.
Francesi alle urne: affluenza all'80%, boom dell'estrema destra di le pen al 17,9%
Ballottaggio Hollande-Sarkozy per l'Eliseo
Il candidato socialista al 28,6%, il presidente uscente crolla al 27,1% e dice: «Voto di crisi, ma la battaglia continua»
francesi alle urne: affluenza all'80%, boom dell'estrema destra di le pen al 17,9%
Ballottaggio Hollande-Sarkozy per l'Eliseo
Il candidato socialista al 28,6%, il presidente uscente crolla al 27,1% e dice: «Voto di crisi, ma la battaglia continua»
MILANO - Il primo turno delle presidenziali francesi ha sì registrato l'umiliante, per Nicolas Sarkozy, sorpasso dello sfidante socialista, Francois Hollande ma ha anche reso evidente che il cuore della Francia è sempre di più conservatore e batte a destra. Lo dimostra il successo personale di Marine Le Pen che con il 17,9 ha numericamente superato l'autentico trionfo del padre, Jean-Marie che nel 2002 raccolse il 17% ma scavalcò il premier socialista Jospin e andò al ballottaggio con Chirac.
Sommando - formalmente un gioco improponibile per la 'conventio ad excludendum' dell'intoccabile destra - il 27,1% del presidente uscente al 17,9% di Le Pen si raggiunge il 45,0% contro il 41,9 % dell'addizione - lecita per non dire scontata - del 28,6% di Hollande con il 11,1% di Melenchon e il 2,2% di Eva Joly. Sarkozy ancora di più dovrà sedurre i voti della destra e dovrà farlo senza troppe preoccupazioni se vorrà avere una chance di restare all'Eliseo. Ago della bilancia il centristra Francois Bayrou: nel 2007 riuscì ad arrivare a sorpresa terzo con il 18,57% ma oggi il suo più magro 9,13%, spostandosi da una parte all'altra può essere comunque decisivo.
Sarkozy non molla: Al ballottagio con fiducia» «TUTTI CONTRO SARKOZY» TRANNE LA MERKEL - I dati dimostrano che il popolo francese è «ben deciso a voltare pagina dopo gli anni di Sarkozy», ha detto Jean-Luc Melenchon, che ha totalizzato l'11,1% delle preferenze. Il leader del Front du Gauche ha sottolineato che «il totale dei voti della destra in tutte le sue componenti si è ridotto rispetto al 2007», riconoscendo tuttavia che «l'estrema destra ha avuto un ottimo risultato». Da qui, l'appello ai suoi elettori di «venire tutti il 6 maggio a battere Sarkozy, senza compromessi». Nel frattempo «Angela Merkel continua a sostenere Nicolas Sarkozy», ha detto il portavoce del governo tedesco Georg Streiter a Berlino in conferenza stampa a proposito degli esiti delle urne francesi. «I risultati sono preoccupanti - ha aggiunto - ma aspettiamo che le elezioni si chiudano il 6 maggio».
Hollande: «Con me si apre fase nuova» «LA BATTAGLIA CONTINUA» - Jean-Francois Copè, il segretario generale dell'UMP, il partito di Sarkozy, ha ammesso di aver pienamente compreso il messaggio di «un voto di crisi», lanciando un appello a continuare «la battaglia» in vista del secondo turno delle presidenziali perchè «nulla è ancora perduto». «Il messaggio dei francesi - ha detto Copè su Tf1 - lo comprendiamo in pieno. È il messaggio di un voto di crisi». Ma per Nicolas Sarkozy, ha detto, nulla è ancora perduto, «la battaglia continua in condizioni che saranno diverse». «I due candidati ora hanno un dovere di verità e coraggio - ha proseguito Sarkozy - il momento cruciale è arrivato, il paragone tra i progetti, si tratta di designare colui che dovrà proteggere i francesi per i prossimi 5 anni. Per gli ultimi 5 anni ho esercitato queste funzioni, ne conosco il peso e i doveri». Queste prossime due settimane fino al ballottaggio, «dovranno permettere a tutti voi di fare la propria scelta senza ipocrisie», ha aggiunto Sarkozy, convinto che «possiamo affrontare il secondo turno con fiducia».
Le Pen: «La battaglia è cominciata» «CON ME LA FRANCIA VOLTA PAGINA» - «Questa sera sono il candidato di tutte le forze che vogliono chiudere una pagina e aprirne un'altra»: lo ha detto Hollande visibilmente soddisfatto del risultato del primo turno: «Il primo risultato è che stasera sono primo e sono nella situazione migliore per diventare il prossimo presidente. Ora - ha proseguito - Sarkozy userà la leva della paura per ribaltare il risultato».
Melenchon: «Ora fermiamo le destre LA POLEMICA SUI DIBATTITI IN TV - Nicolas Sarkozy ha sfidato il rivale Francois Hollande a tre dibattiti tv rispettivamente su questioni «economiche, sociali ed internazionali». Hollande ha però rifiutato la proposta dello sfidante e sottolinea che ne intende fare uno solo.
IN VISTA DEL BALLOTTAGGIO - Secondo un sondaggio dell'istituto Ipsos al secondo turno Francois Hollande batterebbe Nicolas Sarkozy 54% a 46%.
22 aprile 2012 (modifica il 23 aprile 2012)
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